Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1570358
Anno: 
2019
Abstract: 

La ricerca si colloca sullo sfondo teorico e metodologico del naturalismo filosofico contemporaneo ed è interessata a comprendere come la rappresentazione 'anti-internalista' 'incarnata' e 'situata' della vita mentale proposta dal campo della 4E cognition e dall'ipotesi annessa della scaffolded mind si ripercuota su nozioni centrali in filosofia morale quali quelle di sé, soggettività o identità personale.

ERC: 
SH5_10
SH4_12
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2253575
Innovatività: 

L'innovatività principale della ricerca consiste nell'aggiornamento delle nozioni di soggettività e identità personale utilizzate dalla filosofia morale alla luce delle ricerche più recenti in filosofia della mente e scienze cognitive.

Infatti, il dibattito filosofico in etica si sta mostrando già interessato al modo in cui la tesi della Mente Estesa apra nuove questioni da sottoporre alla bioetica: ad esempio se la mente e il sé sono costitutivamente estesi ai nostri diari, ai computer e agli smartphone, e questi fanno dunque parte della nostra identità, in che modo vanno considerate le loro violazioni? Sarebbe forse necessario creare delle direttive anticipate che regolino l'accesso ai nostri dati virtuali oltre che ai nostri organi interni?

Eppure, come si è provato a delineare, la tesi della Mente Estesa rappresenta soltanto una delle ipotesi 'esterniste', quella che inoltre si occupa dei casi più radicali. Ciò che si propone la ricerca è allora di fare un passo indietro e provare ad offrire un modello descrittivo che chiarifichi come, più in generale, le componenti esterni (siano inanimate o animate) non solo si accoppiano eccezionalmente con il sé individuale ma contribuiscono sempre a costruirlo. Questo, a sua volta, potrebbe illuminare nuove questioni nella bioetica e nell'etica applicata, o quantomeno costringerebbe a ripensare le più tradizionali.

La potenzialità di porre qualche base a tale descrizione della soggettività è supportata dal fatto che lo stesso dibattito sulla 4E cognition sta fornendo moltissimo materiale per applicare la prospettiva di cui si fa portavoce anche al di fuori della spiegazione delle capacità cognitive per cui essa era emersa. La possibilità di lavorare con Colombetti, che è una delle esponenti della traslocazione dal piano cognitivo ad altre dimensioni (nel caso specifico all'affettiva), fornisce infine maggiori probabilità di realizzare qualche avanzamento.

Codice Bando: 
1570358

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