Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2150417
Anno: 
2020
Abstract: 

Il progetto si propone di indagare la possibilità di estendere le questioni aperte da Warburg anche ad altre discipline umanistiche (filosofia, antropologia, psicoanalisi) e di applicare la sua metodologia alla storia della letteratura - con particolare riferimento alla letteratura tedesca - e alla storia delle arti (teatro, cinema, fotografia, danza), prediligendo un'analisi critica, non cronologica, ma dinamica, trasversale e interdisciplinare.
Attraverso la lettura e la contestualizzazione dell'opera warburghiana, erede della cultura tedesca classico-romantica, il progetto intende sottolineare l'importanza del concetto di 'energia dinamica' delle immagini e applicarlo allo studio della letteratura e di altre discipline umanistiche, per indagare la capacità dell'opera d'arte di movimento e alterazione costante nel tempo. Nell'opera - letteraria o visuale - si possono rintracciare, infatti, in forma sedimentata o latente, particolari motivi iconologici, frammenti o formule di pathos, vale a dire elementi discordanti e patologici, fantasmi che sopravvivono nel tempo e nello spazio e che, riemergendo, rivelano il significato profondo di un'intera epoca culturale.
Infrangere i confini culturali, temporali e disciplinari, seguire le tracce invisibili della memoria culturale sedimentate nell'opera, prestare attenzione agli elementi apparentemente disorganici o patologici, per ricostruire alcuni aspetti della nostra cultura e tracciare una "patografia del moderno", è l'obiettivo del presente progetto di ricerca.
Sebbene negli ultimi anni si siano moltiplicati gli studi dedicati a Warburg, sia nell'ambito della Storia dell'arte, sia in altri ambiti disciplinari, come la Germanistica o la Storia della cultura, sembra però ancora mancare uno studio che consideri l'opera warburghiana come punto nevralgico di una costellazione di idee tutta moderna e che possa servire per una analisi profonda, sfaccettata, dinamica e viva degli aspetti più intrinsechi della cultura europea.

ERC: 
SH5_8
SH5_4
SH5_2
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2760551
sb_cp_is_2758082
sb_cp_is_2778243
sb_cp_is_2757794
sb_cp_is_2720493
sb_cp_is_2725239
sb_cp_es_392547
sb_cp_es_392548
sb_cp_es_392549
sb_cp_es_392550
Innovatività: 

Quando Didi-Huberman sottolinea l'aspetto "eccedente" del metodo-Warburg, egli sembra suggerirci una metodologia di lavoro che "ecceda" il proprio campo disciplinare e le conoscenze acquisite nel proprio settore e nella propria epoca.
Sebbene le intersezioni, o interferenze, tra la Storia dell'arte e altre discipline siano evidenti nel pensiero di Warburg, esse non sempre sono state oggetto di studi approfonditi. Nella filosofia, ad esempio, è costante il riferimento alla Storia della cultura di Jacob Burckhardt, all'analisi delle forme simboliche di Ernst Cassirer, alla filosofia di Nietzsche della nascita della tragedia come frutto dell'incontro di due tendenze opposte, o al pensiero di Walter Benjamin dell'"immagine dialettica" (cfr. Alice Barale, La malinconia dell'immagine. Rappresentazione e significato in Benjamin e Warburg, Firenze 2009; e D. Stimilli [ed.], Aby Warburg. La dialettica dell'immagine, «Aut-Aut», 321-322 [2004]), mentre solo raramente viene citato Warburg come precursore di alcune tendenze filosofiche della seconda metà del Novecento (il perceptual turn o la fenomenologia di Maurice Merleau-Ponty).
Anche in ambito antropologico, se da un lato si evidenziano le influenze di Hermann Usener o Tito Vignoli su Warburg, poca attenzione viene data a Lucien Lévy-Bruhl, il cui pensiero ha, al contrario, molti punti di contatto con quello dell'autore. Sono carenti gli studi che si focalizzano sul rapporto di Warburg con la psicoanalisi di Freud e Jung, sul paragone tra il concetto di Nachleben e quello junghiano di archetipo collettivo, ma soprattutto sulla possibilità di utilizzare gli scritti di Warburg per tracciare una "psicoanalisi culturale".
Il presente progetto di ricerca intende fare un primo passo per colmare questa lacuna negli studi warburghiani e non solo, ponendo tuttavia particolare attenzione al modo in cui queste discipline - la filosofia, l'antropologia, la psicoanalisi - entrano in contatto con la letteratura moderna. Anche gli studi di carattere letterario si sono fino ad ora per lo più concentrati sul rapporto di Warburg con la letteratura classica, ponendo solo raramente le basi per un confronto con la letteratura dell'Ottocento e del Novecento. Sebbene a livello teorico molti autori abbiano sottolineato l'importanza del rapporto tra parola e immagine, letteratura e arte figurativa, che parte da Goethe e arriva alla cultura del Novecento, poca attenzione è stata data all'elemento "perturbante" o "patetico" di questo rapporto (cfr. Roberto Venuti, Aby Warburg. Sismografo tra le culture, «Moderna» 6 [2], pp. 13-21). Mostrare nell'arte e nella letteratura le forme nella loro mutevolezza implica necessariamente l'accettazione di tutti quegli elementi invasivi, estranei, non-armoniosi, "patetici", che erompono dall'opera d'arte, infrangendo la sua linearità plastica e contravvenendo ai principi di armonia e trasparenza.

Un primo ciclo di incontri dedicati a Warburg è stato organizzato questo a.a. dalla proponente, da Gabriele Guerra e Giulia Iannucci all'interno del seminario interdisciplinare del Corso di LM in Scienze linguistiche letterarie e della traduzione. Si è deciso inoltre, di dedicare a Warburg il prossimo numero della rivista "links", diretta da Gabriele Guerra.

È prevista poi, all'interno del progetto, l'organizzazione di un convegno internazionale e la pubblicazione in volume dei prodotti della ricerca.

La proponente intende, inoltre, creare un sito web bilingue (italiano / inglese) con lo scopo di raccogliere materiali su e di Aby Warburg, di diffonderlo in ambito accademico, rivolgendosi sia a docenti sia a studenti interessati, e extra-accademico (musei, biblioteche, centri culturali, scuole di secondo grado), facilitando così la "terza missione".
Si intende inoltre creare, all'interno del sito, un blog internazionale di discussione di alcune tematiche scelte, organizzato come "workshop telematico" a scadenza periodica, rivolto a studiosi e ricercatori, italiani e stranieri, interessati e competenti sulla materia. Da un lato questo permette una internazionalizzazione dinamica e orizzontale della ricerca, dall'altro l'utilizzo del sistema informatico riduce enormemente l'impatto ambientale, favorendo l'ecosostenibilità della ricerca.

Codice Bando: 
2150417

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