Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2697106
Anno: 
2021
Abstract: 

Bruno Migliorini fu un linguista di fama internazionale: ricoprì il primo incarico di Storia della lingua italiana presso l'Università di Firenze (1938) e prima ancora, oltre a vari incarichi come lettore di Francese anche presso l'Università di Roma, insegnò Filologia Romanza presso l'Università di Friburgo. Negli anni `50 venne invitato come visiting professor rispettivamente presso la Columbia University e l'Italian Department dell'University of California, Berkeley e intrattenne sempre proficue relazioni scientifiche con colleghi fuori dall'Italia, anche in periodi in cui apparentemente poco spazio veniva dato alla tessitura di rapporti e all'approfondimento delle discipline straniere oltre i confini nazionali (Leo Spitzer; Matteo Viale). Proprio questo suo ruolo di promotore culturale, unito a un altissimo profilo scientifico, fa di Migliorini, nel giro di anni fra il '20 e il '40 del Novecento, un protagonista e un testimone privilegiato delle origini di quel fermento culturale intorno ai temi linguistici che investì l'Italia di metà Novecento e che proprio in quel periodo ebbe la sua origine.

Attraverso la messa in atto di molteplici strumenti metodologici (bibliografia, ricerca archivistica, spoglio documentario di riviste), sarà perciò studiata, approfondita e attenzionata la figura di Bruno Migliorini. L'obiettivo sarà quello di restituire un profilo inedito e innovativo del giovane studioso durante il periodo del Fascismo, sottolineando la forte vocazione internazionale della sua opera, che andava in senso contrario rispetto al clima di chiusura nazionalistica propria del periodo fascista. Questo aspetto, inoltre, permetterà di ricostruire l'originarietà del suo programma di studi, mettendo a valore della comunità scientifica un rilevante frammento, nella sua figura, della consapevolezza linguistica novecentesca di questo Paese.

ERC: 
SH4_12
SH4_13
SH5_11
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3520099
Innovatività: 

In termini di innovatività contenutistica e metodologica il progetto punta a restituire la conoscenza del primo periodo di produzione scientifica di Bruno Migliorini, che come abbiamo tentato di dimostrare, non è stato particolarmente attenzionato. La ricerca sarà inoltre suffragata nelle conclusioni scientifiche dal materiale archivistico che si intende raccogliere (già Rossana Melis) e dallo spoglio delle riviste.
Fra queste, particolare attenzione verrà rivolta alla già citata rivista "L'Orto. Rivista mensile di lettere e arte". La rivista venne pubblicata in diverse città d'Italia, fra cui anche Roma, ma attualmente nessuna biblioteca universitaria romana o laziale presenta nei propri cataloghi la suddetta rivista, come si evince nella tabella realizzata all'interno della sezione denominata "Descrizione obiettivi progetto, conoscenza dello stato dell'arte nel tema specifico e impianto metodologico".

L'innovatività, oltre che contenutistica e metodologica, è rintracciabile perciò nella scelta di indirizzare parte del finanziamento all'acquisizione dei fascicoli della suddetta rivista, per lo meno per quei numeri che ospitarono la rubrica "Lingua e rivoluzione". Possedere infatti all'interno di una delle biblioteche del nostro ateneo questa rivista significherebbe permettere ai futuri studiosi di avere un accesso privilegiato ai contenuti ivi pubblicati. Ciò diverrebbe occasione di approfondimento sia per gli studenti del nostro Ateneo, sia per quelli della nostra città, della nostra Regione, ma anche per i ricercatori e le ricercatrici del meridione, che come si evince dalla precedente tabella, non avrebbero molte altre occasioni di ricerca in relazione a questo argomento.

Di conseguenza l'acquisizione della rivista "L'Orto", in termini di innovatività, avrebbe in sé connaturato un forte follow up, in quanto permetterebbe il prosieguo della ricerca in prospettiva, ulteriormente rafforzato dalla volontà di pubblicare in open access. Il follow up avverrebbe anche nei riguardi della produzione scientifica, in quanto gli argomenti pubblicati sulla rivista "L'Orto", oltre che linguistici, furono anche letterari, di critica d'arte, artigianato, architettura, cinema. Implicita perciò anche una forte connotazione di innovatività interdisciplinare che il programma di ricerca propone nella sua fisionomia: puntare a restituire risultati non solo al proprio campo di ricerca, ma anche proporre stadi di avanzamento e di approfondimento per l'ambito letterario e lessicografico. Infine, si intende, la ricerca vuole essere rilevante anche per gli storici del Fascismo e per l'ambito di storia delle idee.

Codice Bando: 
2697106

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