La via di segnalazione di mTOR riveste particolare importanza nel controllo di processi alla base della proliferazione e del differenziamento cellulare. Dalla sua compromissione dipendono molte patologie che hanno preso il nome di "mTORopatie", sindromi complesse che si manifestano tipicamente fin dall' età pediatrica con sintomatologia estremamente varia ma segnata spesso da crisi epilettiche farmaco-resistenti e un forte deficit cognitivo. Recentemente, molto interesse si è dedicato anche allo studio delle alterazioni della neurotrasmissione che spesso si riscontrano in queste patologie. In particolare, la presenza di una neurotrasmissione "immatura", ovvero conservante caratteristiche funzionali tipiche degli stadi precoci della maturazione del sistema nervoso, appare come una costante condivisa con altre patologie del neurosviluppo e potrebbe costituire un utile target per aprire nuove prospettive terapeutiche nelle mTORopatie.
In questo progetto, tessuti di pazienti con mutazioni di mTOR già in possasso di diagnosi certa dicome displasia focali corticale di tipo II o sclerosi tuberosa (in collaborazione con la Prof.ssa Eleonora Aronica, AMC, Amsterdam) verranno studiati al fine di stabilire come le alterazioni fisiopatologiche indotte dalle suddette mutazioni possano influenzare la neurotrasmissione eccitatoria ed inibitoria.
A tale proposito, in questo progetto verrà utilizzato un approccio multidisciplinare comprensivo di studio di next-generation sequencing (ampliabile ex-post con analisi qRT-PCR, immunoistichimica e western blotting) e di studi elettrofisiologici eseguiti mediante la tecnica del microtrapianto di membrane umane in oociti di Xenopus.
Mediante l' approccio proposto si mira alla comprensione della fisiopatologia alla base delle alterazioni della neurotrasmissione eccitatoria ed inibitoria riscontrate nelle mTORopatie con, inoltre, l' interessante possibilità di approfondire la conoscenza e mettere in evidenza nuovi bersagli terapeutici.
Questo progetto utilizza tecniche innovative (next-generation sequencing e microtrapianto di membrane in oociti di Xenopus) per indagare aspetti della fisiopatologia delle mTORopatie che non sono ancora compresi a fondo.
Difatti, i principali filoni di ricerca si sono concentrati sullo studio della via di segnalazione di mTOR e dei suoi inibitori che, di certo, rivestono una importanza centrale in questo campo ma, d'altra parte, non esauriscono la gamma dei possibili meccanismi fisiopatologici implicati nella patogenesi delle mTORopatie.
Con gli esperimenti proposti ci aspettiamo di dimostrare alterazioni patologiche della trasmissione inibitoria (principalmente quella mediata dai recettori GABA-A) ed eccitatoria (in particolar modo quella mediata dai recettori AMPA) che possono non solo contribuire a spiegare aspetti ancora poco conosciuti della patogenesi delle mTORopatie, ma possono anche poggiare le basi per ulteriori investigazioni mirate alla ricerca di molecole potenzialmente attive nel ristabilire una trasmissione sinaptica "matura" ed efficiente.
Un primo passo in questo verrà compiuto già grazie agli esperimenti proposti, mediante i quali sarà possibile portare alla luce grazie alle metodiche di next-generation sequencing le vie di segnalazione disregolate sulle quali agire farmacologicamente per riportare la neurotrasmissione ad uno stato più fisiologico, per ora in vitro, con l' interessante prospettiva di poter traslare i risultati ottenuti alla pratica clinica.