Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2036828
Anno: 
2020
Abstract: 

La ricerca mira ad approfondire il tema dell'informal urbanism nelle città contemporanee attraverso l'analisi comparativa di due case studies in Italia e in Brasile. La problematicità intrinseca alla definizione di informalità urbana si lega alla pluralità delle sue manifestazioni e alla specificità dei contesti in cui si sviluppa. Tuttavia, dall'osservazione delle pratiche informali emergono tratti comuni ai diversi ambienti legate al soddisfacimento di bisogni, desideri e aspettative per il generale miglioramento della qualità della vita. Il progetto sottolinea l'opportunità di effettuare un passaggio concettuale, dal subaltern urbanism come opposizione o marginalità ad una posizione che consideri l'informale in una logica di alternativa, creatività e innovazione. L'informalità si confronta con la necessità di superare gli approcci dicotomici che descrivono il formale e l'informale come due entità separate e distinte. La città informale, invece, può essere considerata come un continuum della città pianificata in un rapporto dialogico e di interconnessione. Le pratiche urbane spontanee rappresentano uno strumento euristico che può contribuire all'introduzione di elementi di innovatività nel progetto urbano. A partire dall'analisi dei punti di forza e delle criticità di alcune esperienze informali, la ricerca valuterà l'ipotesi di un flexible urban planning, una logica di pianificazione dello spazio urbano flessibile e aperta al dialogo con le componenti informali, al di fuori del dualismo che contrappone le due categorie. La sperimentazione spontanea può innescare processi di rigenerazione urbana evidenziando le potenzialità di integrazione dell'informalità nelle logiche della pianificazione. Al progetto delle città e dei territori contemporanei è affidato il ruolo di intercettare e interpretare le dinamiche urbane che attraversano i due poli, di prefigurare un disegno degli spazi inclusivo, orientando gli interventi verso una prospettiva di sostenibilità.

ERC: 
SH2_9
SH3_2
SH3_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2635525
sb_cp_is_2819699
Innovatività: 

La ricerca è orientata ad un approccio interdisciplinare che si propone di integrare gli apparati conoscitivi e i metodi di analisi della sociologia urbana, dell'ambiente e del territorio con le sfide contemporanee del progetto urbano nell'ambito dell'urbanistica e dell'architettura.
La ricerca si basa su un approccio comparativo tra Italia e Brasile in una logica di internazionalizzazione, la cui fattibilità sarà favorita dalla composizione dei membri del gruppo di ricerca.
Le potenzialità di avanzamento delle conoscenze si legano all'indagine delle pratiche informali alla luce della recente crisi sanitaria, economica e sociale che, a scala mondiale, sembra aver avuto ripercussioni soprattutto per quella fascia di popolazione appartenente alle aree urbane in condizioni di degrado e vulnerabilità. Il dibattito sull'impatto della crisi evidenzia questioni aperte sulle modalità di risposta alle misure restrittive, precauzionali e di contenimento che sembrano interessare tanto il soddisfacimento dei bisogni materiali, quanto la sfera immateriale legata alle pratiche culturali e creative. Da questo punto di vista, la ricerca potrebbe favorire l'individuazione di nuovi bisogni, desideri emergenti, strategie di risposta e adattamento nel mutato contesto socio-economico. Inoltre, in ambito progettuale, la crisi in corso ha suscitato un rinnovato interesse per le forme di architettura flessibile che sembrano rappresentare una risposta diretta anche per le condizioni di informalità urbana. La prospettiva di una società post-pandemica ha sollecitato riflessioni su nuove forme e nuovi spazi per l'abitare che siano in linea con criteri di sicurezza, accessibilità, sostenibilità e inclusione in risposta alle mutate esigenze della collettività. La sfida sottoposta ad architetti, urbanisti e studiosi della città e del territorio è quella di trovare soluzioni innovative che rendano i luoghi del vivere urbano caratterizzati da flessibilità, adattabilità, trasformabilità e reversibilità.
Le esperienze informali si manifestano spesso come pratiche generative di innovazione sociale ed istituzionale, innescando inediti processi partecipativi e di cittadinanza attiva, producendo la ri-significazione creativa di spazi abbandonati o in disuso. Queste tattiche di ri-funzionalizzazione e riattivazione della città dal basso contengono spesso un potenziale in termini di trasferibilità e scalabilità, ponendosi come best practices e, in alcuni casi, riuscendo ad incidere sulla sfera pubblica e delle politiche.
In particolare, la ricerca si propone di valutare le relazioni tra pratiche informali e vantaggi socio-economici e ambientali orientati alla sostenibilità che queste esperienze spesso manifestano, sottolineando i punti di criticità e di debolezza al raggiungimento degli stessi obiettivi di sostenibilità. Da questo punto di vista, saranno analizzati criticamente i vincoli e le variabili di contesto che intercorrono al pieno dispiegamento delle opportunità in termini di impatto sociale.

Codice Bando: 
2036828

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