La velocità di diffusione dell¿epidemia Covid-19 su scala regionale dipende dall¿interazione tra la risposta del sistema sanitario e altri fattori come la connettività del territorio, il livello di urbanizzazione, la risposta della popolazione agli interventi di separazione sociale, il livello di health literacy e, forse, anche da fattori ambientali quali la temperatura ed il livello di inquinamento. L¿obiettivo generale è quello di spiegare le dinamiche di trasmissione di COVID-19 nel tempo e fornire approfondimenti per applicare le misure appropriate per il controllo dell¿epidemia. In particolare, mediante tecniche innovative di webscraping e bioinformatica verrà realizzato un database integrato su scala globale che permetterà¿ di studiare l¿effetto delle variabili climatiche e dell¿inquinamento al netto delle component socio-demografiche su scala regionale, di studiare l¿effetto delle misure di distanziamento sociale sulla velocità di diffusione dell¿epidemia e di stimare il livello di health literacy della popolazione del Lazio.
Una domanda pertinente per le strategie di mitigazione COVID-19 è se il virus SARS-CoV-2 sia meno trasmissibile nei climi caldi e umidi. Alcuni studi supportano questa ipotesi ma sono viziati da un'analisi parziale e condotta senza l'inclusione di importanti variabili sociodemografiche. Il fattore limitante e' l'assenza di dati a livello regionale che associano per tutti i paesi del mondo queste informazioni. Questo progetto si propone di colmare questa lacuna e, per lo meno a nostra conoscenza, e' unico nel suo genere. Il valore aggiunto consiste nel produrre un risultato statisticamente robusto su una possibile associazione tra il virus e le condizioni climatiche, standardizzando per le variabili socio-demografiche.
Parallelamente a questo, un secondo obiettivo particolarmente innovativo e' la quantificazione della Health Literacy. Infatti, il rapido sviluppo della pandemia ha costretto le persone ad acquisire e applicare le informazioni sanitarie e adattare rapidamente il proprio comportamento quotidiano. Tuttavia, l'accesso alle informazioni grazie al web, ovvero il fenomeno di "disintermediazione" sempre più diffuso, va ri-mediato con la capacità critica dei singoli, con la specifica health literacy (HL) e con il capitale sociale-culturale-economico a disposizione (Liuccio, 2012). Affinché le informazioni siano utili non devono solo essere disponibili, ma anche comprese, accettate e applicate. Al momento mancano informazioni sul livello di HL, specialmente per le categorie della popolazione piu' fragili. Se il modello di questionario sviluppato fornirà risultati attendibili circa la HL, lo strumento verrà proposto su scala nazionale al fine di concorre alla promozione e sorveglianza della salute.
Infine, la partecipazione di ricercatori provenienti da professionalità diverse (epidemiologia, medicina, biostatistica, sociologia, bioinformatica) permette una cross-contaminazione del sapere e una sinergia multidisciplinare ai temi del progetto.