Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1622692
Anno: 
2019
Abstract: 

La fibrosi cistica (FC) è la più comune malattia genetica letale nella popolazione caucasica, con un¿incidenza di 1:2000¿1:3000 nati vivi in Europa, nord America ed Australia.
Classicamente caratterizzata da un fenotipo clinico multi-organo, la patologia riconosce nella malattia polmonare cronica la causa di morbilità e mortalità più importanti, essendo responsabile del decesso in oltre il 60% dei casi.
Anche il muscolo scheletrico è stato dimostrato essere un sito target della malattia, con importanti conseguenze sullo stato nutrizionale, l¿autonomia funzionale, la qualità di vita e la prognosi dei pazienti affetti. Tuttavia, l¿importanza dell¿interessamento muscolo-scheletrico in FC è spesso sottostimata sia nell¿ambito clinico che nel campo della ricerca.
Ad oggi, infatti, solo poche evidenze sono disponibili sui meccanismi alla base della disfunzione muscolare in FC, perlopiù incentrate sui processi di incrementato catabolismo cellulare. Nessuno studio sembra, invece, aver indagato il ruolo delle anomalie di differenziamento e proliferazione cellulare, potenzialmente alla base della sarcopenia in questa popolazione.
Risultati preliminari, raccolti da una casistica pilota di 4 pazienti adulti affetti da FC, mostrano come il siero di tali pazienti alteri significativamente i processi di proliferazione, differenziamento precoce e terminale e sopravvivenza delle cosiddette cellule satelliti (SC) muscolari prelevate da modelli murini wild-type, rappresentanti il compartimento staminale del muscolo scheletrico. La presenza di fattori sierici circolanti, capaci di determinare uno sbilanciamento nei fisiologici processi di proliferazione e riparazione tissutale, potrebbe spiegare l¿alterata omeostasi muscolo-scheletrica dei pazienti FC.
Il riconoscimento dei mediatori molecolari e dei segnali cellulari alla base di tale anomalia è indispensabile per elaborare delle strategie terapeutiche volte al ripristino del normale sviluppo muscolare in FC.

ERC: 
LS3_8
LS3_12
LS1_10
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2267162
Innovatività: 

Negli ultimi 20 anni, diverse evidenze hanno mostrato come il muscolo scheletrico rappresenti un effettivo sito target della FC, determinando debolezza e riduzione della massa muscolare. Tale complicanza costituisce un importante elemento nella storia naturale della malattia che, tuttavia, è spesso sottostimato sia nella comune pratica clinica che nel campo specifico della ricerca scientifica. Difatti, è ormai riconosciuto come la sarcopenia in FC costituisca un importante fattore negativo per quanto concerne qualità della vita, morbilità e mortalità dei pazienti.
Lo stato iper-infiammatorio cronicamente attivo caratteristico della FC, in parte riconducibile al quadro infettivo perenne a carico delle vie aeree ed in parte possibilmente indipendente da quest¿ultimo, è riconosciuto tra i potenziali responsabili della disfunzione delle cellule muscolari in FC. Evidenze si stanno raccogliendo sugli effetti dell¿infiammazione cronica sull¿aumentato catabolismo cellulare e conseguente muscle wasting in questi pazienti. Tuttavia, ad oggi, non è stato ancora pubblicato alcuno studio inerente ai possibili effetti sullo stato anabolico della miocellula in FC ed, in particolare, sui processi di sviluppo, differenziamento e sopravvivenza del comparto staminale del muscolo periferico.
Le terapie attualmente disponibili in FC sono perlopiù sintomatiche e volte in particolare al miglioramento della clearance delle vie aeree, della soppressione della carica batterica e del miglioramento dello stato nutrizionale. Il recente sviluppo dei cosiddetti ¿modulatori¿ del CFTR ha segnato un passo in avanti notevole nell¿approcciare la terapia da un punto di vista eziologico e non più sintomatico. Tuttavia, nessuna delle terapie disponibili sembra potenzialmente in grado di migliorare la massa ed il funzionamento dei muscoli scheletrici.
Programmi regolari di allenamento fisico possono contribuire a migliorare la sarcopenia in FC, tuttavia è noto che la compliance a questo tipo di attività sia particolarmente scarsa e che non tutti i pazienti siano candidabili, per ridotte riserve cardiopolmonari, a tali programmi riabilitativi. Inoltre, i potenziali benefici attesti dall¿esercizio fisico possono essere controbilanciati dall¿aumentata risposta infiammatoria causata dall¿allenamento stesso, in particolare durante le fasi di riacutizzazione polmonare.
Identificare i meccanismi alla base di tali anomalie rappresenta il primo passo essenziale nella ricerca e sviluppo di adeguati approcci terapeutici che possano ridurne o, addirittura, eliminarne gli effetti spesso irreversibili sull¿apparato muscolare di questi pazienti.

Codice Bando: 
1622692

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