
Il coinvolgimento articolare in corso di Lupus Eritematoso Sistemico (LES) è molto frequente (fino al 95% dei pazienti) e si caratterizza per una notevole eterogeneità clinica, talora presentando similitudini con l'artrite reumatoide (AR). Numerosi studi hanno indagato la prevalenza degli anticorpi anti-peptidi ciclici citrullinati (ACPA) e del fattore reumatoide (FR) in pazienti affetti da LES, riscontrando percentuali variabili (4.4-27.3%, 17-45.4%, rispettivamente). Gli anticorpi anti-proteine carbamilate (anti-CarP) sono stati suggeriti come nuovo biomarcatore in corso di AR: in particolare, essi sono stati riscontrati nel 16% dei soggetti con AR sieronegativa (ACPA-/FR-).
Recentemente, il nostro gruppo di ricerca ha valutato la prevalenza degli anti-CarP in una coorte di pazienti affetti da LES con prevalente coinvolgimento articolare, identificando tali autoanticorpi nel 46.1% dei casi e in quasi la metà dei pazienti sieronegativi per ACPA e FR. Inoltre, la presenza degli anti-CarP si associava al danno erosivo, suggerendone un possibile ruolo come biomarcatore di fenotipi più severi. Alla luce di tali premesse, scopo del presente progetto sarà quello di valutare il possibile ruolo patogenetico degli anti-CarP in corso di LES, mediante isolamento di tali autoanticorpi dal siero di soggetti con impegno articolare e incubazione degli stessi con una linea cellulare di sinoviociti e osteoclasti umani di soggetti sani.
Ad oggi, i dati della letteratura evidenziano la positività per anti-CarP in una elevata percentuale di pazienti affetti da LES e coinvolgimento articolare. Inoltre, è stata osservata un¿associazione fra tali auto-anticorpi e lo sviluppo di danno erosivo. Tuttavia, non sono disponibili studi che ne indaghino in modo specifico il possibile ruolo patogenetico.
I dati di letteratura derivanti dagli studi sull'AR hanno dimostrato ampiamente come, nella fase conclamata di malattia, la membrana sinoviale sia posta al centro dell'interesse in quanto è in questa sede che si esplicano le principali modificazioni. Queste sono causate dalla presenza di un importante infiltrato flogistico dovuto all'accumulo di leucociti migrati a livello sinoviale anche grazie ad aumentati fenomeni di neoangiogenesi e all'attivazione ed espansione di cellule residenti, in particolare i macrofagi del lining sinoviale e i sinoviociti. Questi ultimi rivestono un ruolo fondamentale nel perpetuare la flogosi fino a cronicizzazione e a successivo instaurarsi del danno tissutale, mediante la produzione di citochine, chemochine, molecole di adesione e metalloproteinasi (MMP). La produzione di queste ultime, tra cui in particolare MMP-14 avviene prevalentemente ad opera dei fibroblasti sinoviali ed è causa di alterazioni della matrice cartilaginea con riduzione della resistenza agli stress meccanici. La membrana sinoviale nell'AR è anche una sorgente di chemochine, tra cui CXCL12/stromal cell derived factor 1 (SDF-1), CX3CL1/fractalkina e sfingosina-1-fosfato (S1P) che reclutano a loro volta precursori osteoclastici, principalmente monocito-macrofagi e cellule dendritiche.
Il presente progetto rappresenta un tentativo di definire i meccanismi patogenetici responsabili dello sviluppo di fenotipi più severi di artrite in corso di LES.