Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_986742
Abstract: 

La ricerca si inserisce nel più ampio quadro dello studio, conservazione e valorizzazione dei beni culturali ed ha come oggetto di analisi l'opera teorica e pratica di Andrea Pozzo, con particolare riferimento al suo ruolo di progettista di inedite architetture e al suo contributo alla storia della rappresentazione. Seppure la figura di Pozzo sia stata ampiamente studiata da diversi punti di vista, come dimostra la ricchissima bibliografia sul tema, in questa sede viene proposta una chiave di lettura di carattere trasversale che si sviluppa intorno al concetto di 'modello' che costituisce il filo conduttore con il quale indagare l'opera dell'artista trentino che, alla fine del Seicento, si colloca all'apice dello sperimentalismo prospettico barocco. La ricerca intende esplicitare le relazioni che sussistono tra i modelli teorici del trattato e quelli realizzati nelle architetture illusorie delle quadrature, in quelle effimere delle scenografie liturgiche o teatrali, ed infine in quelle realizzate, attraverso una loro analisi comparativa condotta per mezzo delle tecnologie digitali implementate nelle diversi fasi in cui si articolerà la ricerca. Particolare attenzione verrà dedicata alla elaborazione di modelli conoscitivi, virtuali e fisici, a cui corrispondono i diversi modelli analizzati, per arrivare alla divulgazione e disseminazione dei contenuti attraverso le nuove forme di rappresentazione prospettica digitali di tipo immersivo.

ERC: 
SH5_6
SH5_12
PE6_8
Innovatività: 

L'innovatività della ricerca va ritrovata nel suo carattere spiccatamente sperimentale applicato alla rappresentazione e documentazione del patrimonio culturale, che farà un uso integrato e consapevole degli strumenti digitali oggi a disposizione della ricerca nel settore dei beni culturali. Le rapide e turbolente trasformazioni della cosiddetta 'rivoluzione digitale' spesso non sono accompagnate da un corrispondente incremento della consapevolezza critica con la quale gli strumenti digitali insieme con le loro potenzialità possono contribuire nei diversi settori in cui vengono applicate. All'interno di questo quadro di riferimento, le nuove forme di rappresentazione digitali costituiscono un elemento di grande interesse per le potenzialità e le innovazioni che possono apportare nel settore dei beni culturali, siano essi tangibili che intangibili.
Per le caratteristiche precedentemente descritte, l'opera di Andrea Pozzo si pone al confine di questi due sistemi poiché spazia dalle opere realizzate ai contenuti teorici alla base della rappresentazione prospettica del suo trattato. È opportuno ricordare che il concetto di 'valore' nell'ambito dei beni culturali assume un significato diverso da quello strettamente economico e il ruolo cruciale è offerto dal flusso della conoscenza. È infatti la condivisione di contenuti che può essa stessa produrre valore:
- l'utente arricchisce la sua conoscenza potendo accedere ai contenuti di un bene
- con l'aumento della visibilità quel bene acquista valore culturale
- lo stesso utente che ha ampliato la sua conoscenza può arricchire di nuovi contenuti la medesima o nuova risorsa digitale.
Nel settore del Disegno, con l'aumento della potenza dei computer, si sono sviluppate nuove forme di rappresentazione, come la realtà aumentata e virtuale, che offrono un grande potenziale nella comunicazione dei beni culturali potendosi rivolgere ad un target sempre più ampio, garantendo così un importante flusso della conoscenza. A differenza dei metodi grafici, nei sistemi digitali l'utente non è più un semplice osservatore dello spazio rappresentato ma ne diventa un fruitore a tutti gli effetti. Il livello di fruizione può variare a seconda delle quantità e qualità di azioni o modifiche che l'utente può esercitare sull'ambiente circostante. A causa della velocità con cui si sono sviluppate negli ultimi anni, spesso realtà virtuale e realtà aumentata vengono confuse anche se differiscono profondamente secondo le seguenti caratteristiche (Schnabel, Wang 2009):
- Realtà aumentata (AR): aggiunge elementi virtuali alla realtà percepita e consente un'interazione in un ambiente reale, mentre l'utente riceve ulteriori informazioni visive generate o modellate dal computer per supportare l'attività avviata.
- Realtà virtuale (VR): crea un ambiente interamente simulato al computer che può essere esplorato senza alcuna necessità di un artefatto reale.
La combinazione delle entità reali e virtuali creano ambienti ibridi (Mixed Environments) che possono amplificare le potenzialità di questi processi secondo una scala graduale che vede agli estremi il mondo Reale (Real Reality) e quello Virtuale (Virtual Reality).
La ricerca intende dare un contributo originale attraverso una rilettura critica dell'opera di Pozzo fondata sull'idea di 'modello', filo conduttore dell'intera sua opera, teorica e pratica, rivisitando in questa chiave parte dei contributi dati dall'artista trentino alla scienza della rappresentazione. La coerenza fra i modelli teorici pubblicati nel trattato e i modelli realizzati delle opere corrispondenti sarà validata attraverso l'uso integrato degli strumenti digitali presenti nelle diverse fasi metodologiche, secondo un approccio di tipo sperimentale. Le elaborazioni critiche generate, insieme alle conoscenze acquisite e alle esperienze prodotte, saranno oggetto di divulgazione verso interlocutori istituzionali ed il pubblico, per alimentare i flussi della conoscenza sul tema di studio. Allo stesso tempo l'acquisizione delle opere dipinte in alta risoluzione, le riprese multispettrali per la lettura di segni non visibili (come i disegni preparatori, eventuali pentimenti, tracce di restauri ecc.), saranno oggetto di disseminazione attraverso la condivisione dei dati sperimentali con altri soggetti specializzati del settore dei beni culturali.

Codice Bando: 
986742

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