L'aborto spontaneo ricorrente (RPL) è considerato una complicanza della gravidanza e si presenta con una percentuale del 2-3% nelle donne in età fertile.
Gli eventi relazionati alla riproduzione femminile, dall'impianto al parto, inducono tutti un assetto pro-infiammatorio con importanti modificazioni del sistema immunitario e del metabolismo materno che, solo se ben modulati, porteranno al buon esito della gravidanza .
Il processo di decidualizzazione dell'endometrio rappresenta un punto cardine per consentire l'impianto dell'ovulo fecondato e comporta un importante rimodellamento vascolare con una rilevante neo-angogenesi. In queste evenienze un ruolo fondamentale è svolto dalle citochine. La placenta, così come l'endometrio , secerne adiponectina e leptina che modulano l'invasività del trofoblasto ed hanno un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo materno-fetale . Le funzioni riproduttive sono strettamente collegate al bilancio energetico materno e qualsiasi anormalità metabolica può indurre complicanze della gravidanza .
HMGB1 è una proteina nucleare ubiquitariamente espressa ed altamente conservata che, una volta liberata nell'ambiente extracellulare è capace di esplicare le più versatili attività: allarmina, citochina pro-infiammatoria a carattere tardivo, importante fattore angiogenetico, chemiotattico e proliferativo.
Nella presente ricerca sarà analizzato il ruolo svolto dalle interazioni tra adipocitochine e HMGB1nella gravidanza a termine e nell'aborto spontaneo ricorrente.
Verrà studiato il tessuto endometriale, ottenuto da campioni bioptici, di donne fertili e già con gravidanze precedenti e donne affette da RPL in termine di capacità di sintetizzare e rilasciare adiponectina, leptina ed HMGB1.
Sarà analizzata l'espressione sugli stessi campioni dei recettori RAGE e TLRs.
Adiponectina. Leptina ed HMGB1 saranno dosate nel sangue periferico di tutti i soggetti partecipanti allo studio.
Si parla di aborto ricorrente o poliabortività in presenza di tre o più aborti consecutivi entro le 20-24 settimane di gestazione.
Questa condizione interessa il 2-3% delle donne in età fertile.
Nonostante l'intensa ed approfondita attenzione dedicata dal mondo scientifico a questa quanto mai peculiare "patologia" ancora non abbiamo conoscenze certe sui meccanismi biochimici e cellulari che ne sono all'origine.
Probabilmente, infatti, l'evento negativo finale è la risultante della concomitanza di più fattori eziopatogenetici e di condizioni ormonali ed immunologiche non appropriatamente regolate.
La gravidanza è considerata un evento simil flogistico in cui si verificano delle rilevanti modificazioni immunologiche e metaboliche che devono essere sempre modulate per aver un buon esito della stessa : molte complicanze della gravidanza sono collegate da alterazioni sia del sistema immune (Sindrome da Autoanticorpi LAC) o del metabolismo (Diabete Gestazionale).
Nel nostro progetto si analizzeranno parametri immunitari, quali la citochina HMGB1 a carattere decisamente pro-infiammatorio e due adipocitochine, adiponectina e leptina correlate sia alla risposta immunologica e sia alla regolazione del metabolismo.
L'identificazione precoce di un'alterazione tra il rapporto HMGB1 ed adipocitochine potrebbe essere di grande rilevanza per la riduzione dell'incidenza non solo dell'aborto spontaneo ripetuto, ma anche di molte altre complicanze della gravidanza (parto prematuro, preeclampsia) relazionate anch'esse ad un disordine di tipo infiammatorio/immunitario.
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