Il progetto Atlante delle forme di vita urbane (AFoVU) si pone l'obiettivo di tracciare una mappa cognitiva - visuale e concettuale - delle nuove forme di vita urbane che caratterizzano una metropoli complessa come Roma. Lo scopo che ci proponiamo è duplice: da un lato, individuare le forme di vita che si inseriscono e compongono il paesaggio della città contemporanea; dall'altro, disegnare un atlante, non enciclopedico, ma multidisciplinare, multimediale e interattivo, che mostri attraverso montaggi di immagini, testi, suoni, video e documenti d'archivio il modo in cui le figure che meglio incarnano queste forme di vita agiscono sugli spazi della città che attraversano o in cui, talvolta anche coattivamente, stazionano; e, reciprocamente, come tali spazi condizionino le forme di vita che in essi prendono corpo.
Un progetto che mira a costruire un "atlante" di questo genere - multimediale, ricco di materiali e documenti, ma anche di riflessioni teoriche non occasionali - non è mai stato tentato in rapporto a Roma. L'atlante dovrebbe prendere corpo innanzitutto sulla piattaforma web dedicata, e poi assumere un'altra forma - una sorta di "istantanea" della configurazione dell'atlante virtuale - su supporto cartaceo, con un'apparato teorico che faccia da complemento al carattere pratico, situato e costitutivamente aperto della piattaforma web.
Nei nostri intenti, piattaforma e libro dovrebbero diventare un punto di riferimento imprescindibile non solo per chi intende studiare Roma, e in particolare le sue forme di vita nei loro molteplici aspetti, ma anche per invitare a una diversa "pratica" della città, sia tra i suoi abitanti, sia tra i suoi visitatori.
Unire la riflessione teorica alla ricerca fotografica e video, lo scandaglio d'archivio all'indagine letteraria, crediamo possa costituire un esperimento innovativo e ricco di potenzialità, certamente non ancora tentato in relazione a una città complessa come Roma, da studiosi e ricercatori che sono al tempo stesso suoi abitanti - coinvolti e partecipi in molti aspetti della sua vita di metropoli anomala e in costante "crisi".