Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2244572
Anno: 
2020
Abstract: 

Durante l¿età del bronzo (2200-800 a.C.) numerosissimi gruppi di oggetti in metallo sono stati volontariamente deposti in tutta Europa in siti indicati col nome di ripostigli. A partire dal Bronzo tardo (1300-800 a.C.) i ripostigli sono costituiti prevalentemente da oggetti rotti intenzionalmente. Una parte del dibattito archeologico si è concentrato su come interpretare la frammentazione degli oggetti in bronzo: rituale o funzionale. Negli ultimi anni sono stati compiuti alcuni esperimenti di frammentazione su riproduzioni sperimentali di oggetti in bronzo: spade, lance e asce a cannone. Questi oggetti, oltre al valore simbolico e di status che talvolta rappresentano, riportano tracce di trattamenti piuttosto complessi, nello scopo di defunzionalizzarli più che frazionarli. Ha suscitato meno interesse, invece, la rottura funzionale degli oggetti. Nell¿area di studio del mio dottorato (centro-Europa) la classe di materiali più attestata è quella dei falcetti in bronzo, costituendo il 30% degli oggetti deposti nei ripostigli. I falcetti, per la loro morfologia, sembrano prestarsi particolarmente bene alla rottura in porzioni premeditate. Alcuni studiosi hanno dimostrato come il peso dei frammenti di falcetto spesso sia concentrato attorno a valori standard. È anche viva l¿ipotesi che la frammentazione sia legata a facilitare le attività fusorie e il riciclaggio del bronzo, ben attestato nel Bronzo Tardo. L¿attività che vorrei svolgere per l¿avvio alla ricerca prevede la riproduzione sperimentale di 20 falcetti delle principali tipologie (knopfsichel e zungensichel) da rompere seguendo le indicazioni raccolte in una collezione di confronto realizzata sul dato archeologico. È facile distruggere un falcetto? La rottura richiede il ricorso ad una fonte di calore, o può essere prodotta in qualsiasi momento? È possibile premeditare la porzione e il peso di un frammento? La riduzione in pezzi più piccoli costituisce un reale vantaggio nella fusione di un oggetto?

ERC: 
SH6_4
SH6_5
SH6_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2858072
Innovatività: 

Le teorie sulla frammentazione e sulla deposizione dei ripostigli sono state in gran parte già enunciate alla fine dell¿800 e le argomentazioni usate all¿epoca per foraggiarle non si discostano molto da quelle che tutt¿oggi animano il dibattito (frammentazione rituale: Worsaee 1866; frammentazione per riciclo: Evans 1881; ipotesi pre-monetale: De Rossi 1886). Il perenne rinvenimento di nuovi ripostigli e il perfezionamento delle tecniche di scavo ha consentito agli studiosi del secolo scorso di capire più a fondo la natura dei contesti di rinvenimento, in alcuni casi esplicativi del significato dei rinvenimenti stessi. Tuttavia, le specificità di un rinvenimento non necessariamente danno una spiegazione a tutti gli altri contesti e, ancora più importante, specie dal Bronzo Tardo in poi, c¿è una grandissima eterogeneità di rinvenimenti nei ripostigli. Ad accomunare la gran parte dei ripostigli di questo periodo è proprio la diffusione delle pratiche di frammentazione. Se è vero che gli aspetti più legati alla ritualità sono già stati in parte indagati con la sperimentazione su spade e lance, è altrettanto vero che la semplice rottura degli oggetti a scopi funzionali non è ancora stata oggetto di studio. Questa aporia nella ricerca è piuttosto singolare se si considera che gran parte del record archeologico è costituito proprio da questi oggetti. La sperimentazione si connota come un¿attività di verifica sul campo delle ipotesi fatte basandosi su fenomeni osservati nel record archeologico. L¿ipotesi del riciclo e quella pre-monetale vanno verificate anche provando a riprodurre le azioni e i gesti pratici degli uomini e delle donne che le compivano nel passato, cercando di capire la fattibilità e la convenienza nella riproduzione di quelle attività che non dovevano essere tanto inusuali.
De Rossi M. S., 1886 - Pezzi d'aes rude di peso definito e le asce di bronzo adoperate come valore monetale, Dissertazioni della Pontificia Accademia Romana Archeologica II, 2: 451-470.
Evans J., 1881 - The ancient bronze implements, weapons, and ornaments, of Great Britain and Ireland, London.
Worsaee J. J. A., 1866-1871 - Sur quelques trouvailles de l¿Age de Bronze faites dans des tourbiéres, in Mémoires de la Société Royale des Antiquaires du Nord: 61¿75.

Codice Bando: 
2244572

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