La ricerca si propone come sviluppo del progetto finanziato lo scorso anno, tramite il quale è stato possibile effettuare missioni e partecipare a numerosi convegni, con presentazione di contributi scientifici, approfondendo la tematica alla luce del fatto che la sottoscritta non beneficia di borsa di studio per l'attività di dottorato.
La ricerca, si propone di offrire un contributo scientifico che favorisca il progresso della conoscenza sulle misure di adattamento del territorio interessato da fenomeni di inondazioni costiera causati dall'innalzamento del livello del mare e che rappresentano uno degli effetti dei cambiamenti climatici sul territorio. La cogenza del tema nel settore scientifico disciplinare dell'urbanistica è rafforzata dalla European Environment Agency (EEA) che nel report Climate change, impacts and vulnerability in Europe 2016, manifesta la necessità, da parte dei Paesi europei, di definire strategie e piani di adattamento territoriale a livello nazionale, regionale e locale per la prevenzione e la gestione del rischio legato alla crisi climatica.
Alla luce di quanto fin ora espresso l¿obiettivo è quello di far emergere alcuni riferimenti metodologici e operativi per la pianificazione urbanistica delle città costiere soggette a fenomeni di inondazione, applicabili in contesti territoriali differenti. È stato riscontrato, infatti, che i casi di inondazione costiere presentano molteplici differenze in termini di effetti sul tessuto urbano, a seconda della collocazione geografica e della tipologia di insediamento, e che questi necessitano di interventi differenziati in termini di pianificazione urbanistica.
Il contesto di riferimento è quello Europeo, con particolare attenzione alla situazione italiana; secondo l¿ENEA, infatti, sono 33 le aree italiane a rischio a causa dell¿aumento del livello del mare, aree che la ricerca intende approfondire alla luce di alcune virtuose best practices analizzate in contesto internazionale.
L¿innovatività della ricerca risiede in primo luogo nel proposito di oltrepassare il livello strategico al quale è attualmente relegata la pianificazione di aree soggette a fenomeni di inondazione costiera in contesto Nazionale ed Internazionale, proponendo un ricongiungimento con gli strumenti urbanistici vigenti. In secondo luogo l'elaborazione delle tre macro strategie sopracitate (difesa, adattamento, ricollocazione) rappresenta un'innovazione poichè sancisce il fatto che la questione, dal punto di vista urbanistico-architettonico, non possa essere trattata in maniera univoca, ma che ciascuna area soggetta a questo fenomeno vada analizzata e trattata con strategie differenti a seconda dell'effetto prodotto dal fenomeno sul tessuto urbano.
Il risultato atteso da tale ricerca, per tanto, è rappresentato dalla costituzione di linee guida per l¿adattamento territoriale dei territori che traducano le prescrizioni fornite dalle strategie Nazionali ed Internazionali in specifiche ¿norme flessibili¿ da inserire all¿interno dei piani locali, al fine di renderli efficaci strumenti di governo del territorio anche in presenza di eventi ¿calamitosi¿. Appare interessante, oltretutto, approfondire quale ruolo giochi l¿estetica in relazione alla pianificazione urbanistica, e se, determinati interventi siano in grado di acquisire valore in tal senso considerando l¿ecologia quale disciplina da porre alla base dei nuovi sviluppi della pianificazione in relazione ai fenomeni ambientali a cui assistiamo, caratterizzandosi come "estetica ecologica". (Böhme, 2010).