Abstract
La resezione retto-colica per cancro del retto-sigma prevede la legatura dell'arteria mesenterica inferiore (AMI) all'origine (legatura alta dell'AMI) che consente una linfoadenectomia accurata dei linfonodi più importanti del drenaggio linfatico del sigma-retto. Durante le manovre chirurgiche, la legatura dell'AMI all'origine per eseguire la linfadenectomia potrebbe generare un danno al ganglio mesenterico inferiore ed al plesso ipogastrico superiore che hanno un ruolo fondamentale nella funzionalità intestinale, genitourinaria e sessuale. D'altro canto anche la legatura dell'AMI immediatamente dopo l'emergenza dell'arteria colica di sinistra (legatura bassa dell'AMI) è presa in considerazione per le resezioni retto-sigmoidee. Lo scopo della ricerca è di valutare il ruolo che ha il livello della legatura dell'AMI sui risultati funzionali defecatorio, genitourinario e sessuale per pazienti sottoposti a resezione retto colica laparoscopica.
Lo studio prospettico prevede il reclutamento di pazienti affetti da cancro colonrettale al II e III stadio. Tutti i pazienti saranno sottoposti ad una resezione anteriore retto-sigmoidea laparoscopica e saranno divisi in due gruppi: Gruppo 1: la legatura sarà all'origine della mesenterica inferiore; Gruppo 2: la legatura della mesenterica inferiore sarà al di sotto dell'origine della colica sinistra. Verranno confrontati tra i due gruppi gli outcomes funzionali per quanto riguarda funzionalità intestinale, genito urinaria e sessuale. La valutazione sarà eseguita mediante questionari validati internazionalmente: Fecal Incontinence Quality of Life (FIQL), Jorge'Wexner incontinence score, Agachan¿Wexner constipation score, International Consultation on Incontinence Questionnaire Urinary Incontinence Short Form (ICIQ-UI Short Form), IIEF (Internetional Index of Erectil Function) i e FSFI (Female Sexual Function Index). I pazienti saranno valutati preoperatoriamente e ad 1, 6 e 12 mesi dopo l'intervento.
La ricerca potrebbe condurre ad una più accurata selezione dell'intervento in base alle peculiarità del paziente. La popolazione che più frequentemente sviluppa il cancro del colon e del retto è rappresentata da pazienti con età maggiore dei 70 anni che presentano una aterosclerosi fisiologica legata all'età. Questa classe di pazienti potrebbe usufruire di un intervento chirurgico di resezione retto-colica associato alla legatura bassa dell'AMI, intervento adeguato oncologicamente (resezione R0 e numero di linfonodi asportati adeguato) che presenta il notevole vantaggio di una migliore irrorazione vascolare al moncone colico prossimale. Questa evidenza ha la potenzialità di ridurre le complicanze postoperatorie tra le quali, la deiscenza anastomotica che rappresenta la complicanza più temuta per questo tipo di chirurgia che espone il paziente a terapie antibiotiche prolungate, procedure invasive o reintervento.
La ricerca potrebbe verificare una tecnica chirurgica (legatura bassa dell'AMI) ad oggi non uniformemente validata. Attualmente, seppure la tecnica di resezione retto-colica con legatura bassa dell'AMI è stata validata da un punto di vista oncologico, permane una certa diffidenza legata alla fattibilità chirurgica di routine ed alla migliore ripresa funzionale dei pazienti. Il nostro studio potrebbe fornire indicazioni più accurate ed esplorare ambiti ancora non ben definiti sull'impatto di questa tecnica sugli aspetti intestinali, urinari e sessuali.
La tecnica descritta potrebbe garantire una migliore qualità di vita ai pazienti oncologici sottoposti ad intervento di resezione retto-colica. Ad oggi non è possibile, infatti, trascurare la qualità di vita dei pazienti che rappresenta una parte integrante della buona riuscita chirurgica. È pertanto fondamentale esplorare questo ambito per garantire una sempre migliore esperienza chirurgica dei pazienti che dovranno, in ogni caso, affrontare un percorso clinico-terapeutico lungo con conseguenze psicologiche difficili da gestire.
Accertare quale tecnica chirurgica (legatura alta o bassa dell'AMI) fornirà migliori risultati funzionali potrebbe produrre ricoveri più brevi associati ad un miglior turnover di pazienti aiutando a migliorare i protocolli di fast-track therapy. Questo ottimizzerebbe le risorse ospedaliere in termini economici e di soddisfazione del personale medico e infermieristico.