La salvaguardia dell'ambiente, atta a contrastare fenomeni come l'inquinamento e l'accumulo di rifiuti in discarica, è un argomento che sempre più interessa la collettività e la comunità scientifica. Di fondamentale importanza, quindi, è trovare una valida alternativa alle componenti sintetiche che vanno a costituire i materiali compositi. Per quanto riguarda le strutture composite sandwich una valida alternativa alle schiume sintetiche è stata trovata nel sughero agglomerato. Molti studi si sono orientati alla valutazione delle proprietà quasi statiche di questo particolare tipo di strutture, ma poco è noto circa il loro comportamento dinamico. Lo scopo del lavoro proposto è proprio quello di colmare tali lacune andando ad investigare il comportamento dinamico (impatto ad alta e bassa velocità) di strutture sandwich ecocompatibili costituite da un core in sughero agglomerato e da pelli rinforzate con fibre naturali come basalto e fibre vegetali. Sughero con diverse densità e diverse granulometrie verrà impiegato nella produzione delle strutture sandwich per comprendere l'influenza che tali parametri hanno sulle performance meccaniche della struttura. A seguito dei test dinamici il danneggiamento riportato dalle strutture sarà opportunamente investigato tramite tecniche di indagine non distruttive come la microscopia, la profilometria e gli ultrasuoni. Si intende poi procedere ad una valutazione della tolleranza al danno da parte del composito tramite test a flessione a quattro punti.
I materiali compositi sandwich sono largamente impiegati sia a fini strutturali che a fini semi strutturali nei più svariati settori come ad esempio quello edile e quello dei trasporti. È di fondamentale importanza, quindi, riuscire a diminuire quanto più possibile l'impatto che tali materiali hanno sull'ambiente. Ciò può essere fatto non solo limitando le emissioni in sede di produzione delle varie componenti che vanno a costituire il composito, ma anche ampliando lo spettro di opzioni di smaltimento del materiale a fine ciclo vita. L'utilizzo del sughero come alternativa alle tradizionali schiume sintetiche e l'utilizzo delle fibre naturali come alternativa alle comuni fibre di vetro consente di incentivare entrambi gli aspetti appena citati favorendo l'ottenimento di un materiale più ecocompatibile. Gli studi presenti fino ad ora in letteratura si sono preoccupati di investigare principalmente le proprietà quasi statiche (compressione, flessione, taglio etc.) di questo particolare tipo di compositi sandwich. Solo alcuni studi si sono orientati verso lo studio del comportamento ad impatto a bassa velocità di tali strutture. È necessario considerare però che le maggiori preoccupazioni, che limitano l'impiego delle strutture sandwich, sono legate alla loro suscettibilità al danneggiamento se sottoposte ad un carico da impatto. Quest'ultimo può comunemente manifestarsi nella vita ordinaria di un materiale a seguito della caduta di attrezzature, di grandinate etc. Le maggiori problematiche sono legate al fatto che le strutture sandwich presentano un pattern di danneggiamento molto complesso che viene influenzato dal comportamento del core, delle pelli esterne e dall'interfaccia tra i due. Il lavoro proposto si impegna a colmare le lacune presenti in letteratura in merito al comportamento dinamico delle strutture sandwich con core in sughero agglomerato in modo tale da incentivarne l'utilizzo nei settori di interesse come possono essere quello edile e dei trasporti. Il progetto è, infatti, volto a valutare non solo l'effetto della temperatura sulle proprietà ad impatto a bassa velocità delle strutture sandwich proposte, ma anche il loro comportamento a seguito di impatto ad alta velocità. È fondamentale, infatti, individuare, classificare e quantificare i diversi meccanismi di deformazione del sughero e delle sue strutture una volta sottoposti a carico impulsivo così da poterne individuare punti di forza e lacune su cui andare eventualmente ad intervenire.