Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2183294
Anno: 
2020
Abstract: 

Il fine della ricerca è quello di analizzare la forma e le funzioni del peristilio, nel contesto delle domus pompeiane. Questa tipologia di struttura, scarsamente considerata dagli studi sugli ambienti delle case delle città vesuviane, è di particolare interesse non solo per la grande fortuna che essa ebbe nell'edilizia privata di epoca imperiale e post-classica, ma anche e soprattutto per l'incredibile varietà di soluzioni planimetriche adottate per la sua costruzione. A differenza infatti di altri ambienti domestici caratterizzanti la forma della domus romana - quale ad esempio l'atrio - il peristilio si presenta molto più libero nelle sue forme, permettendo di comprendere il valore delle scelte operate da architetto e committente per la sua realizzazione.
Attraverso l'analisi dei 208 peristili visibili a Pompei - il sito che per la straordinarietà del suo stato di conservazione permette meglio di conoscere le forme e soprattutto le funzioni di questo ambiente - sarà possibile realizzare una vera e propria classificazione tipologica di questa struttura, che possa valere non solo per l'ambito pompeiano, ma che sia generalizzabile a tutti i contesti domestici del mondo romano.

ERC: 
SH6_2
SH5_6
SH5_1
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2841466
Innovatività: 

L'innovatività della ricerca consiste nella inedita possibilità di creare la seriazione tipologica di uno specifico ambiente, un tipo di studio mai tentato in precedenza per una struttura domestica. La tipologia strutturale infatti, nota per quanto riguarda l'edilizia pubblica e comunque su un limitato numero di esempi, è stata raramente tentata per l'edilizia domestica (fra i pochi esempi il lavoro di X. Lafon sulla Villa Maritima), ma mai per un singolo ambiente. Uno studio di questo tipo è stato inibito probabilmente dallo spettro del trattato vitruviano che, con la sua canonizzazione, sembrava da solo aver prodotto una tipologia di alcuni degli ambienti della casa (atrio e sale da banchetto); questo rende di grande importanza analizzare proprio l'ambiente del peristilio che è stato poco o nulla trattato nel De Architectura e quindi rappresenta una possibilità unica di comprendere la genesi della planimetria di un ambiente domestico senza l'influenza delle norme vitruviane.
Questo studio, grazie ad un chiaro impianto metodologico e soprattutto per la grande quantità di strutture analizzate, rappresenterà una innovazione nell'analisi dello sviluppo del peristilio sia a Pompei che, generalizzando, nel bacino del Mediterraneo e, allo stesso tempo, sarà un apripista nello studio dello sviluppo tipologico degli ambienti domestici in genere. L'analisi del peristilio permetterà infatti, con le nuove conoscenze rispetto alle scelte planimetrico-costruttive di architetto e committenti antichi, di ragionare nuovamente anche sulle tipologie costruttive di altri ambienti che, per l'ingombrante retaggio del testo vitruviano citato, non sono stati analizzati a fondo. Questo è il caso dell'atrio che, ad eccezione di pochi lavori sulla sua forma generale e il suo rapporto col canone di Vitruvio (si veda ad esempio "The atrium complex in the houses of Pompeii" di E. M Evans, "Las casas de atrio en Pompeya. Cuestiones de tipologia" di R. Mar e "La nascita della casa ad atrio in un centro italico medio tirrenico: il caso di Pompei" di M. T. D'Alessio), non è stato oggetto di una vera e propria analisi tipologica.
Queste novità saranno esposte nella prima parte del testo, organizzata in sei capitoli: nei primi due saranno riassunti gli studi precedenti sul peristilio romano e l'analisi delle fonti antiche riguardanti questa struttura, elemento raramente preso in considerazione negli studi recenti. I due capitoli successivi tratteranno delle tipologie riconosciute, il primo esplicherà le scelte metodologiche attuate e il secondo sarà una vera e propria spiegazione dei vari tipi di peristilio riconosciuti e delle varianti, concludendosi con i confronti tratti da altri siti di età romana nel bacino del Mediterraneo. Il capitolo seguente sarà invece dedicato alla decorazione dei peristili, messa in relazione allo specifico ambiente e non decontestualizzata come spesso è stato fatto in precedenza. Particolare attenzione si presterà alla decorazione architettonica e alle terrecotte a rilievo che, per il caso di Pompei, rimangono sostanzialmente inedite e per le quali si proporrà una seriazione su base cronologica. L'ultimo capitolo sarà invece dedicato alla funzione di questi ambienti, un argomento che pur citato in lavori sulla Space Sintax e sulle produzioni domestiche, non ha avuto finora uno studio di dettaglio.
Nella seconda parte, occupata dal catalogo, sono stati raccolti invece i dati relativi alle singole domus, per ognuna delle quali è stata proposta una divisione in fasi. Ogni scheda è accompagnata da un ricco apparato grafico comprendente la pianta generale della domus, le piante delle singole fasi e sezioni in PhotoScan dell'esistente e in AutoCAD del ricostruito.

Codice Bando: 
2183294

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