Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1086727
Abstract: 

La ricerca, i cui componenti hanno competenze filologiche ed epigrafiche in latino, greco e siriaco, oltre che in storia della cultura e delle religioni del mondo tardo-romano, affronterà la produzione poetica di età tardoantica (II-VI sec. d.C.) concentrando l' attenzione su due aspetti:

1) la poesia tardoantica come espressione di codici culturali e religiosi condivisi, o, all'opposto, come veicolo di progetti potenzialmente conflittuali o concorrenti: essa sarà oggetto di analisi formale (metrica, stile), ma soprattutto contenutistica, con il fine di rilevare precise ambizioni culturali e tendenze identitarie codificate nel suo repertorio di immagini e metafore.

2) la poesia come fenomeno plurilingue, che vede emergere accanto alle classiche espressioni linguistiche in greco e latino, anche quelle del plesso aramaico, in particolare il siriaco - fenomeno letterario da inquadrarsi nella complessa dinamica socio-culturale di età imperiale che porta all'utilizzo dell'aramaico, come lingua letteraria, da parte dell'élite di Edessa pur familiare a vario grado con la lingua e la cultura greca. Mentre la poesia greco-latina rielabora e rinnova le forme e i generi tradizionali, fino a metterli in crisi, convogliandovi contenuti tradizionali e innovativi, la poesia siriaca, solo in minima parte ametrica sul modello dei salmi biblici, è in massima parte caratterizzata da una metrica isosillabica, e, in un suo sotto-settore (madrasha), da una struttura strofica; dal punto dei vista dei contenuti risente più marcatamente dei contenuti biblici, giudaici e cristiani. Essa è espressione di una élite locale (Edessa) che ha lasciato traccia della sua attività nei mosaici funerari del III sec. d.C., in pergamene documentarie, nella storiografia.

Uno degli scopi del progetto sarà il confronto fra le diverse soluzioni esperite nel mondo greco-latino e in quello siriaco, in vista di una più ampia contestualizzazione della produzione in versi cristiana fra III e VI secolo.

ERC: 
SH5_1
SH5_8
SH5_2
Innovatività: 

Le competenze dei membri del gruppo sono differenziate, ma presentano anche importanti punti di convergenza, rappresentati soprattutto dall'interesse per la poesia tardoantica (II-VI sec. e.v.), dalle forme di competizione culturale e religiosa, dal rapporto tra Oriente e Occidente. Le competenze specifiche consistono 1) nella conoscenza della letteratura greca e latina, nella loro evoluzione di età imperiale e nella fase della cristianizzazione; 2) nella capacità di affrontare edizioni critiche nelle tre lingue; 3) nella capacità di leggere e analizzare epigrafi in greco; 4) nella capacità di editare e tradurre testi in siriaco o aramaico; 5) nella conoscenza dei meccanismi e degli ambienti di sperimentazioni delle traduzioni dal greco al siriaco e di quelle dal siriaco al greco.

La ricerca è innovativa perché intende, grazie alle competenze differenziate dei suoi componenti, confrontare stilisticamente e contenutisticamente la poesia siriaca e la poesia classica greco-latina di età tardoantica. Gli universi culturali cui esse afferiscono in parte coincidono: l'élite di Edessa, come è evidente dai mosaici che ha lasciato, non ignora certo l'antichità classica; nello stesso tempo i contenuti poetici sono solo parzialmente influenzati da questa, mentre vi è una prevalenza dell'elemento biblico e di quello teologico. Da questo punto di vista la poesia greco-latina appare maggiormente attenta ai contenuti, alle immagini, al lessico del passato classico, anche in ragione della continuità linguistica, ovviamente in maniera differenziata, a seconda delle aree e dei livelli socio-culturali.
Quanto ai contenuti, rispetto alle precedenti ricerche che hanno privilegiato il paradigma dialogico e della coabitazione, il presente progetto intende mettere in luce anche la componente conflittuale che negli ultimi decenni è stata progressivamente accantonata. L'idea di base non è quella di un ritorno al paradigma del conflitto come espresso da Momigliano nel 1968, ma di valorizzare piuttosto la dimensione finora trascurata della poesia classicizzante come portavoce di idealità e progetti religiosi e sociali volti alla creazione di un'identità culturale e ideologica.
La poesia siriaca in particolare si fa portavoce di più identità religiose, come quella ortodossa, manichea, bardesanitica.

La ricerca produrrà nuove edizioni di testi (il Commonitorium di Orenzio, le traduzioni greche di Efrem, corpora della poesia epigrafica cristiana della Frigia e di Creta); parallelamente verrà prodotta una serie di studi su singoli aspetti della creazione della poesia cristiana nel mondo tardoantico, in particolar modo sulla questione della nascita del genere della parafrasi, sulla diffusione dei poeti cristiani come modelli nell'epigrafia metrica, sugli aspetti teologici e dottrinari di tale poesia.
Questi lavori consisteranno sia in articoli, sia in una monografia o un "theme issue" di una rivista, da integrare con i contributi degli studiosi esterni invitati a tenere dei seminari di ricerca a Roma. Infine si prevede un lavoro più ampio di sintesi, con approccio comparativo, sulle trasformazione della cultura (paideia) nella produzione poetica cristiana dalla tarda antichità all'alto Medioevo nel bacino del Mediterraneo

Riteniamo che anche uno sguardo alle ricerche già realizzate dimostri le potenzialità dell'attuale gruppo di ricerca. A. Camplani e G. Agosti (in collaborazione con Paola Buzi), in seguito a un progetto di Ateneo del 2014, hanno curato una pubblicazione relativa ai poemetti conservati nei codici della Biblioteca Bodmer (il cosidetto Codice delle visioni), che sono un punto di svolta nella definizione di una nuova poesia  cristiana nel IV secolo. Quel che è emerso in queste ricerche è la creazione di un nuovo tipo di linguaggio poetico cristiano sia in Oriente che in Occidente che si è prefisso il compito di rielaborare la tradizione poetica classica in un'ottica di interazione e di dialogo con i gruppi religiosi tradizionalisti.

Codice Bando: 
1086727

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma