Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2064255
Anno: 
2020
Abstract: 

Il termine cognizione spaziale include tutti i processi cognitivi volti all'acquisizione, al mantenimento e al recupero delle informazioni spaziali, alla rappresentazione mentale dell'ambiente, e alla pianificazione di percorsi. Studi recenti hanno evidenziato come questi processi possono essere alterati sia nell'invecchiamento sano che patologico, infatti in alcuni disturbi neurodegenerativi alcune di queste competenze possano rappresentare un marker neuropsicologico per la diagnosi precoce [1;2] Inoltre, anche nell'invecchiamento tipico emerge un cambiamento significativo nella capacità di memorizzare sequenze di posizioni spaziali, nel generare immagini mentali di oggetti topografici (ad es., palazzi) rispetto ad oggetti comuni e nell'apprendere ambienti virtuali [3-5]
Il presente progetto intende analizzare le varie componenti delle capacità navigazionali (memoria navigazionale; travel planning; mental imagery) in un'ampia popolazione di anziani con invecchiamento tipico e atipico (pazienti con Malattia di Alzheimer-AD; Mild Cognitive Impairment-MCI; Demenza Fronto-Temporale-FTD; Disturbo Soggettivo di Memoria-DS) al fine di: a) individuare le componenti della cognizione spaziale maggiormente sensibili agli effetti dell'età; b) identificare quali componenti della cognizione spaziale mostrano deficit selettivi nei vari disturbi neurodegenerativi. Inoltre, l'ampio campione di anziani permetterà di avere dati normativi sulle prestazioni ai vari test che misurano le capacità navigazionali al fine di avere una batteria di test che integri quelle attualmente in uso per la diagnosi differenziale dei disturbi neurocognitivi.
Bibliografia
1 Boccia M et al (2019) J Alzheimers Dis. 68:679-693.
2 Bianchini F. et al. (2014) American Journal of Alzheimer s Disease and Other Dementias, 29:749-54.
3 Piccardi L et al. (2015) Neuroscience Letters, 602:79-83.
4 Nemmi F et al (2017) Neuropsychol Dev Cogn B Aging Neuropsychol Cogn. 24:29-44.
5 Bird CM (2017) Cortex 93:155-165

ERC: 
SH4_4
SH3_9
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2605222
sb_cp_is_2605570
sb_cp_is_2681396
Innovatività: 

L'interesse verso la cognizione spaziale e l'invecchiamento è indubbiamente aumentato nell'ultima decade, ciononostante resta ancora da approfondire e indagare quali componenti dell'orientamento spaziale siano maggiormente sensibili agli effetti dell'avanzare dell'età. La navigazione è un'abilità complessa che richiede una serie di processi cognitivi (elaborazione visuo-percettiva; memoria topografica a breve e lungo termine; mental imagery; travel planning; problem solving), comprendere quali di questi processi si modificano nell'invecchiamento tipico e quali di essi rappresentino dei predittori neuropsicologici nelle prime fasi dei disturbi neurodegenerativi non è ancora stato fatto in modo esaustivo. I lavori esistenti si sono concentrati su singoli processi cognitivi [ad es., 1; 2]. Nel presente progetto, invece, i diversi processi cognitivi sottostanti alla navigazione verranno valutati e confrontati sia nel singolo partecipante che confrontando i gruppi dei partecipanti. Inoltre, il gruppo con invecchiamento tipico servirà a fornire anche dati normativi sui test sperimentali della batteria navigazionale permettendo di stabilire un cut-off da utilizzare nella pratica clinica per la diagnosi differenziale andando a colmare il vuoto attualmente esistente nella routine clinico-diagnostica. Infatti, allo stato attuale vi sono pochissimi test disponibili che valutano per lo più solo alcuni aspetti della navigazione [ad es. 3; 4], spesso tali valutazioni avvengono attraverso ambienti virtuali [es. 5; 6; 7] che sebbene diano una serie di indubbi vantaggi non rappresentano pienamente la navigazione in ambiente reale e sono spesso invisi a pazienti anziani non nativi digitali e poco avvezzi all'uso di tali strumenti. Spesso, quindi, i deficit di orientamento spaziale emergono solo attraverso le lamentele dei pazienti e/o dei loro caregiver. Diversamente nel presente progetto viene proposta una batteria di test che consentirebbe di raccogliere informazioni sulla competenza navigazionale nel suo insieme senza tralasciare la componente percettiva, immaginativa, esecutiva e di memoria che caratterizza la cognizione spaziale. Inoltre, la valutazione delle componenti della navigazione nei diversi disturbi neurodegenerativi consentirà di evidenziare specifici profili cognitivi di alterazione di tali funzioni al fine di migliorare la diagnosi differenziale volta ad una precoce individuazione dei disturbi. Nello specifico ci aspettiamo che nei pazienti con AD sia presente una maggiore compromissione della cognizione spaziale e in particolar modo degli aspetti di memoria sia a breve che a lungo termine così come della mental imagery in tutte le sue componenti. Diversamente ci attendiamo che i pazienti con FTD mostrino una compromissione del travel planning e degli aspetti maggiormente legati al funzionamento esecutivo, inclusi aspetti di problem solving navigazionale e di ordine sequenziale della rappresentazione egocentrica. I correlati neurali raccolti nella seconda fase del progetto ci permetteranno altresì di differenziare tra AD e MCI, evidenziando negli MCI deficit di apprendimento anterogrado, non presenti in altre forme neurodegenerative (i.e., FTD). Ci si aspetta inoltre che la componente di memoria topografica anterograda sia compromessa anche nei DS e che sia uno degli aspetti maggiormente sensibili alla presenza di patologia. Sebbene i pazienti con DS molto probabilmente rappresenteranno un gruppo dalle prestazioni disomogenee. Ci aspettiamo inoltre che i DS con maggiori deficit nella sfera navigazionale siano anche quelli che con maggiore probabilità convertiranno in MCI e successivamente in AD. Sempre nella seconda fase del progetto comprenderemo i correlati neurali dei processi navigazionali tramite l'individuazione delle aree di connettività e la presenza di rispettivi deficit specifici.
Bibliografia
1. Bianchini F et al. (2014) Am J Alzheimers Dis Other Demen.;29:749-54.
2. Bird CM (2010) Hippocampus. 20:1154-69
3. Piccardi L et al. (2008) Neuroscience Letters, 432, 127-131.
4. Stepankova K. et al (2003) Behavioural Brain Research, 147, 95-105.
5. Allahyar & Hunt (2003) International Journal of Testing, 3:3, 263-275.
6. León I et al (2018) PLoS One. 2018;13(10):e0204995.
7. Piccardi L. (2009) Cognitive Neuropsychology, 26 (3): 247-265.

Codice Bando: 
2064255

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