Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1122423
Abstract: 

L'indagine punta ad approfondire e connettere tra loro almeno due filoni tematici, entrambi riferiti ai fenomeni migratori e alle relazioni interculturali nelle società complesse, inquadrati attraverso la prevalente dimensione comunicativa e simbolica. I due filoni sono rappresentati da un lato dalle dinamiche di rappresentazione e "costruzione" della diversità nello spazio mediale e comunicativo, dall'altro dalle diverse forme di attivismo e di voice che le comunità immigrate e di minoranza hanno attuato, puntando sull'autorappresentazione (talvolta in alleanza con soggetti della società civile organizzata) o sull'autoproduzione di propri contenuti comunicativi. In entrambi i fronti, centrale e meritevole di approfondimento, appare il concetto di co-costruzione di un "discorso" (che sia in grado di partecipare al discorso pubblico, pur da posizioni talvolta antagoniste o contronarrative) che si fondi non solo sulla capacità di narrativizzare le esperienze di relazione interculturale, ma anche sul confronto con, e sulla definizione di, "memorie attive" in grado di esprimersi sia sul piano storico-sociale, sia su quello più propriamente simbolico-politico.
La ricerca analizzerà, quindi, almeno due dimensioni: a) i legacy media e la rappresentazione del fenomeno migratorio all¿interno del discorso pubblico, indagati principalmente attraverso una prospettiva di storia sociale dei media che metta in luce la costruzione di frame interpretativi di medio-lunga durata nella comunicazione italiana; c) le produzioni dal basso, i media "diasporici", "comunitari" o "multiculturali" come luogo di autoproduzione di immagini e contenuti che si inseriscono nello spazio comunicativo e nel discorso pubblico. Tali dimensioni non saranno però indagate separatamente, ma in quanto attività di co-costruzione che mobilita un campo eterogeneo di attori e a partire da una prospettiva che vede l'attuale scenario comunicativo permeato da una logica ibrida, convergente e multipiattaforma.

ERC: 
SH3_12
SH3_3
SH5_8
Innovatività: 

Nelle ipotesi del team di ricerca, l'indagine potrà condurre avanzamenti significativi in differenti dimensioni, in particolare in riferimento al ruolo delle pratiche comunicative e di produzione e co-costruzione simbolica di frame, rappresentazioni e discorsi, rispetto ai processi migratori contemporanei e alla più generale questione del confronto interculturale, visto come chiave interpretativa centrale anche sul piano della convivenza civile e degli spazi di discussione pubblica e politica.
Sul piano delle rappresentazioni prodotte dai media mainstream su diversità culturali e migrazioni, queste potranno essere ulteriormente analizzate in riferimento alle logiche multipiattaforma e degli ambienti comunicativi ibridi definiti da digitalizzazione, frammentazione dei formati e delle audience, dimensione orizzontale della circolazione dei contenuti. L'inserimento di una prospettiva storica e di connessione dei materiali simbolici prodotti sulle migrazioni in oltre trent'anni di rappresentazioni mediali con le immagini e i discorsi prodotti da minoranze, soggetti migranti e autoctoni, consentirà una inedita profondità di analisi, anche in riferimento al più generale tema della costruzione e ri-costruzione delle memorie sociali e collettive.
Sul piano delle produzioni diasporiche e di comunità, pur attendendosi alcune conferme di quanto disponibile in letteratura (Gabellieri 2002; Maneri 2007) soprattutto rispetto al fatto che il mercato dei media interculturali è caratterizzato da eterogeneità, debolezza, spesso breve durata, tuttavia (in termini principalmente qualitativi) la dimensione digitale e la logica di ibridazione multipiattaforma possono evidenziare un più ampio spettro di interesse tematico rispetto ai media tradizionali. Si tratta, in questo senso, ancora di forme di costruzione collaborativa di segmenti discorsivi in grado di far emergere costrutti alternativi a quelli mainstream, in funzione di inclusione sociale e di integrazione. Al di là dei non pochi nodi problematici che presenta lo stesso termine "integrazione", è possibile rifarsi ad alcuni modelli teorico-interpretativi, in cerca di una più precisa validazione empirica che la presente proposta ambisce a ottenere, per i quali l'integrazione socio-culturale può trovare nell'ecosistema comunicativo un luogo importante di espressione, ad esempio per determinati contesti comunicativi (informazione locale, comunitaria, di prossimità, etc.) e ambiti spaziali (es. contesti urbani e metropolitani).
L'analisi consentirà inoltre di esplorare e auspicabilmente riconcettualizzare alcuni degli assunti dell¿analisi sociologiche sulle migrazioni e in particolare rispetto alla sua dimensione culturale. Oggi, sempre più, ci si confronta con dinamiche migratorie in cui i soggetti possiedono una visione del mondo relativa non solo a una cultura singola o a una sola patria, ma leggono la realtà almeno a partire da una duplice prospettiva, una duplice appartenenza. Tale posizione plurale genera una "consapevolezza di dimensioni simultanee" che è, per l'appunto, utilizzando un termine proprio del linguaggio musicale, "contrappuntistica", ad esempio grazie ai concetti di e-diaspore o di comunità deterritorializzate. Ad esempio, grazie a questo tipo di sguardo si è passati dalla categoria di "doppia assenza" (Sayad, 1981) a quella di "presenza connessa" (Diminescu, 2010) che indica come, grazie all'evoluzione delle pratiche di comunicazione non solo si possa rimanere in contatto con i luoghi d¿origine, ma si possa altresì contribuire attivamente al suo sviluppo soprattutto con l'avvento dei social media. Ovviamente, altamente interessanti, risultano le produzioni e riproduzioni simboliche di forme di località che dialogano e si intersecano con i flussi globali (Appadurai, 2000) e rispetto ai quali la dimensione comunicativa e gli ecosistemi digitali fungono da acceleratore e catalizzatore di esperienze.
Ciò che è in questione è l'inestricabile nesso tra i media, l'immigrazione e i modi con cui la dimensione interculturale può diffondersi e permeare la società; in particolare nelle forme di intercultura "dal basso" che vedono i cittadini in posizione complementare alle iniziative istituzionali, anche in chiave comunicativa, affinché siano effettivamente in grado di inserirsi nel processo di negoziazione dell¿integrazione su scala locale.
Tra i risultati attesi, vi è sicuramente anche quello di ridefinire concettualmente alcune delle tematiche indagate, anche in riferimento ai limiti delle ottiche mono-disciplinari. A puro titolo di esempio, rispetto all'attualizzazione della già euristicamente feconda categoria di "diaspora", grazie alla definizione di "e-diaspore" si lavorerà all'analisi di come gli ambienti digitali abbiano inciso nel superamento e/o nell'ampliamento e rinnovamento del vocabolario concettuale classico degli studi sulle migrazioni. In questo senso l'interdisciplinarità del team di ricerca costituisce un indubbio elemento di valore.

Codice Bando: 
1122423

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