Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2703139
Anno: 
2021
Abstract: 

Al giorno d'oggi, per ottenere un ascolto binaurale le perdite uditive gravi-profonde e profonde hanno indicazione non al solo impianto cocleare (IC) monolaterale, ma ad una correzione binaurale con IC da un lato e protesi convenzionali o protesi impiantabili dall'altro, quindi usando una differente stimolazione, per ottenere il recupero di quelle funzioni binaurali, come direzionalità del suono, effetto squelch, fondamentali per la comunicazione verbo acustica.
Scopo dello studio: confrontare le performance di percezione verbale in quiete e nel rumore di 2 gruppi di studio, il primo composto da pazienti portatori di IC da un lato e protesi convenzionale o impiantabile dall'altro (stimolazione bimodale, gruppo A); il secondo composto da pazienti affetti da ipoacusia grave-profonda bilaterale, riabilitato monoauralmente con IC (gruppo B)
Materiali e metodi: 18 pazienti (età media 55 anni; 8 femmine e 10 maschi) affetti da ipoacusia asimmetrica (ipoacusia profonda da un lato e ipoacusia moderata o moderata-severa dall'altro) portatori di IC in un orecchio e protesi acustica convenzionale o impiantata nell'altro, ed un gruppo omogeneo per età, sesso e numero, di pazienti portatori di impianto cocleare monolaterale sono stati pertanto sottoposti ad audiometria tonale e vocale in campo libero, basale senza nessuna protesi, col solo IC, con la sola protesi controlaterale e con entrambi i dispositivi (IC+protesi controlaterale). I pazienti che raggiungevano la percezione di almeno il 50% di parole in quiete (Speech Recognition Threshold), venivano sottoposti preliminarmente ad un allenamento con le liste di parole senza rumore normalmente usate nel Matrix test, versione italiana. Se i pazienti ottenevano il 75% di intellegibiltà venivano testati col Matrix test nel rumore.
Sono stati inoltre indagati il tempo intercorso tra la sordità e la riabilitazione uditiva; il tempo intercorso tra la fine della protesizzazione convenzionale e l'IC; la presenza di acufeni.

ERC: 
LS5_2
LS7_10
LS5_5
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3450669
sb_cp_is_3577071
Innovatività: 

Esistono molti lavori sulle performance di localizzazione spaziale verbale nel rumore negli utilizzatori di impianto cocleare monoaurale (Single Sidede Deaf Cochlear Implant users), pochi invece studi su coloro che utilizzano o l'impianto cocleare bilaterale o l'impianto cocleare combinato con protesi convenzionale controlaterale, quando si possano riabilitare residui uditivi presenti nell'altro orecchio; in quest'ultimo caso sembra ci siano evidenze sulla perturbazione da parte della protesi controlaterale sulla localizzazione del suono, con preservazione peraltro della percezione della parola. Rispetto al nostro interesse specifico esiste un solo lavoro che ha confrontato la percezione verbale in presenza di rumore, negli impianti cocleari con stimolazione bimodale, con stimolazione monoaurale e nella percezione monoaurale neii soggetti normoudenti,
con stimolo presentato monoauralmente dimostrando che le migliori performance erano in questi ultimi (Williges B. 2019) Infatti ludito binaurale accresce la oudness di circa 10 db e la intelleggibilità verbale del 20% ma è possibile che questo non abbia rilievo nel normoudente che ascolta da un solo orecchio,e che anche l'ascolto nel rumore, pur essendo una facoltàbinaurale ,non sia inficiato non sia inficiato se non quando rumore e suono provengono dallo stesso lato. , Le questioni del beneficio bimodale rimangono quindi ancora aperte ma è possibile che l'abilità della processazione bimodale nelle situaziioni di impianto cocleare considerate in questo progetto si avvalga di una variabilità di modelli di riconoscimento della parola e di localizzazione che potrebbe variare da individuo a individuo ed sulla base del corretto fitting della protesi controlaterale all'impianto e dell'interfaccia tra la protesi e l'impianto stesso, considerando che le 2 modalità di stimolazione sono diverse (elettrica da un lato dell'IC e acustica dal alto della Protesi ).
La novità della nostra ricerca consiste nella valutazione a confronto delle performance uditive e percettive verbali in quiete e nel rumore tra 2 gruppi di studio: il gruppo che utilizza entrambi gli orecchi con 2 modalità di stimoli diversi (stimolo bimodale ) e il gruppo di controllo che utilizza una stimolazione monoaurale, partendo dal presupposto che i 2 gruppi sono omogenei per età, sesso e utilizzazione delle protesi acustiche prima dell'impianto e tempo intercorso tra utilizzazione delle protesi e impianto cocleare. Spesso è difficile valutare la percezione verbale soprattutto nel rumore in questi pazienti, sia perchè dopo l'ic la percezione verbale non è acquisita immediatamente come la percezione uditiva, ma sono presenti soltanto le capacità di discriminazione soprasegmentale con difficoltà al riconoscimento delle parole; sia perchè l'effetto binaurale più importante, che è quello che consente l'estrapolazione della parola dal rumore di fondo, quando si vuole testare col test attualmente più affidabile a disposizione ovvero il Matrix test, diventa non riproducibile in una situazione quando non lo è la percezione verbale in quiete e per rapporti tra segnale e rumore positivi. Per superare questo ostacolo abbiamo selezionato i pazienti che avevano un SRT (livello di intensità necessario per il riconoscimento del 50% delle parole) quantificabile e un allenamento preliminare al test Matrix italiano con le liste di parole utilizzato dallo stesso, presentate in quiete. Sono quindi poi stati selezionati solo i pazienti col 75% di intellegibilità delle parole alla fase di allenamento. Il confronto trai 2 gruppi servirà a verificare l'effettiva importanza di una stimolazione binaurale rispetto a quella monoaurale nelle peformance che necessitano di una reale binauralità, oppure se un impianto cocleare monolaterale in un soggetto cofotico (ipoacusia severa o severa profonda bilaterale) sia di per se stesso sufficiente ad innescare quei meccanismi di compenso periferico e centrale che permettano di utilizzare nella comunicazione verbo-acustica task percettivi differenti da quelli fisiologici

Codice Bando: 
2703139

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma