La prevenzione del danno cronico rappresenta un obiettivo fondamentale nella gestione dei pazienti affetti da Lupus Eritematoso Sistemico (LES), alla luce dell'associazione fra sviluppo del danno stesso e aumentata mortalità. È ormai nota l'influenza dell'attività di malattia sullo sviluppo del danno ma è possibile identificare dei pazienti in cui, nonostante la remissione della patologia, si assiste alla progressione del danno. Tale dissociazione suggerisce il contributo di altri fattori nel determinismo del danno stesso. Questo è stato dimostrato per gli anticorpi antifosfolipidi, notoriamente associati allo sviluppo di fenomeni trombotici, ma è possibile ipotizzare anche il contributo di fattori genetici. Il presente progetto di ricerca si propone pertanto, attraverso l'analisi di varianti di geni codificanti per molecole coinvolte nella risposta immunitaria, di identificare l'associazione fra i suddetti polimorfismi e lo sviluppo di danno cronico. Questo consentirebbe di identificare i pazienti a rischio di sviluppare tale complicanza di malattia, garantendo la possibilità di attuare delle strategie di prevenzione del danno stesso, e quindi della mortalità.
La prevenzione del danno cronico rappresenta un obiettivo fondamentale nella gestione dei pazienti affetti da LES, alla luce dell'associazione fra lo sviluppo del danno stesso ed un aumentata mortalità. È ormai nota l'influenza dell'attività di malattia sullo sviluppo del danno, in maniera diretta attraverso la deposizione di immunocomplessi a livello tissutale, e indiretta, a causa degli eventi avversi legati all'impiego di farmaci, in particolare glucocorticoidi. Tuttavia, è possibile identificare dei pazienti in cui, pur essendo controllata la patologia, in assenza pertanto di segni evidenti di attività di malattia, si assista alla progressione del danno, suggerendo il contributo di altri fattori nel determinismo del danno. Questo è stato dimostrato per gli anticorpi antifosfolipidi, notoriamente associati allo sviluppo di fenomeni trombotici, ma è possibile ipotizzare anche il contributo di fattori genetici non sono sul danno in generale, ma anche nel coinvolgimento di specifici organi ed apparati. Il presente progetto di ricerca si propone pertanto, attraverso l'analisi di 22 varianti di geni codificanti per molecole coinvolte nella risposta immunitaria in un'ampia coorte di pazienti affetti da LES, di identificare l'associazione fra i suddetti polimorfismi e lo sviluppo di danno cronico. Questo consentirebbe di identificare i pazienti a rischio di sviluppare tale complicanza di malattia, garantendo la possibilità di attuare delle strategie di prevenzione del danno stesso, e quindi della mortalità.
Alla luce dell'allungamento della sopravvivenza dei pazienti affetti da LES, la possibilità di intervenire anche sul danno cronico determinerebbe la possibilità di intervenire in maniera più completa sul controllo della malattia, migliorando di conseguenza la qualità di vita dei pazienti