Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1619488
Anno: 
2019
Abstract: 

L'introduzione di ICT nel campo ambientale sta avendo un impatto eclatante, investendo anche con un settore tradizionale come l'agricoltura. La coltivazione rappresenta un compito impegnativo per gli agricoltori. Il tempo e la selezione del raccolto sono fondamentali per la qualità del prodotto e i requisiti in termini di utilizzo delle risorse, logistica e controllo delle malattie/parassiti sono elevati. L'introduzione di nuove tecnologie in settori tradizionali porta con se sempre rischi nei confronti delle barriere culturali e della reticenza dei soggetti interessati, pertanto l'agricoltura 4.0 e tutti gli apparati di precision farming dovrebbero soddisfare le esigenze e le aspettative degli utenti ponendoli in uno stato di fiducia e tranquillità.
Partendo da tali premesse, il progetto di ricerca vuole evidenziare e porre in atto l'uso di Human Computer Interface - ed in particolare conversazionali - in sistemi di internet of farming rivolto ad una nuova figura ibrida fra l'agricoltore e l'agronomo: il digital farmer. A partire dall'analisi di best practices, il progetto intende sviluppare, progettare e testare (fino a porre le basi per un prodotto brevettabile), un sistema di HCI non tradizionale a partire da strumenti di IoT (Internet of Things), di facile comprensione ed accessibile - con l¿obiettivo di facilitare la metabolizzazione tecnologica - che possa co-adiuavere il processo di coltivazione attingendo a big data provenienti da sensori (termici, micro-climatici, di irrigazione) offrendo uno strumento - interfaccia - in grado di venire in contro alle esigenze di una figura professionale che ha il compito di destreggiarsi fra conoscenze informatiche, agronomiche e similari. L'incorporazione di ICT attraverso HCI non tradizionali basate sul concetto della calm technology ed attraverso una metodologia di co-design, ha il potenziale per favorire l'accettazione e lo sviluppo di questa nuova era dell¿agricoltura digitale.

ERC: 
SH5_4
SH5_8
SH1_12
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2034465
Innovatività: 

Come affermato da Nielsen nel 2004, Internet e le tecnologie digitali stanno velocemente cancellando il paradigma della rivoluzione industriale è basato sulla visione della produzione centralizzata e di massa, in favore di un ecosistema olistico e ad ampio spettro (Nielsen, 2004).
In questo scenario, anche settori produttivi tradizionali come l'agricoltura sono investiti dall'innovazione tecnologica a diversa scala. Da un lato, grandi operatori economici in grado adottare una vasta gamma di dispositivi e sistemi tecnologici come droni, intelligenza artificiale, apprendimento automatico, sensori, IoT e altre tecnologie informatiche guidate dai dati e dalla scienza vengono applicate all'agricoltura e all'agricoltura. D'altra parte, questo cambiamento culturale consente anche alle piccole realtà di adottare un approccio intelligente con un alto livello di innovazione IT e valore aggiunto a micro-culture sostenibili o esperienze locali per migliorare la raccolta e le produzioni alimentari (Bollini & Cerletti, 2009).
Parlare di innovazione tecnologica, design e agricoltura, vuol dire affrontare un tema centrale che per anni ha caratterizzato la produzione industriale nella volontà di aiutare l¿uomo nel sopportare gli sforzi fisici (Maldonado, 1987; Boni, 2014) ed al tempo stesso migliorare la produzione in termini di resa della coltura e risparmio di risorse.
Dalla precision farming (Auernhammer, 2001), all¿attuale paradigma dell¿Agricoltura 4.0 (Osservatorio Agrifood, 2018) ¿ ¿spin off¿ concettuale del più ampio fenomeno noto come Industria 4.0 ¿ basato su monitoraggio delle colture, sistemi di tracciabilità e gestione delle risorse idriche, l¿innovazione nei settori agricoli apre a scenari di progetto complessi che vanno oltre il mero - quanto importante ¿ fattore produttivo.
Se da un lato, le implementazioni tecnologiche nascono per rispondere ad una domanda crescente di fabbisogno alimentare unita alle necessità di sostenibilità ambientale e buona gestione delle risorse primarie ¿ prima fra tutte l¿acqua, nota come il male necessario dell¿agricoltura - dall¿altro la diffusione delle stesse in contesti produttivi ¿storicizzati¿ e basati spesso su una cultura di tradizione e trasmissione Etno-Botanica dei processi di coltivazione apre un nuovo scenario ¿ di assoluto rilievo - in merito alla figura dell¿agricoltore ed al suo ruolo dovrà avere nei nuovi contesti digitali. Agronomo e contadino ¿ in questo specifico scenario ¿ potrebbero giungere ad una fusione ibrida nella nuova figura del digital farmer: oggetto in grado di possedere quanto skill informatiche quante agronomiche e manageriali.
La nuova relazione tra Design e Agricoltura 4.0 ¿ che non nega o elimina il passato paradigma legato al prodotto ¿ definisce il proprio focus sul settore del prodotto immateriale e del servizio ¿ dall¿ Intelligent Enviroments al progetto di interfacce ¿cruscotto¿ funzionali non tradizionali, utili alla gestione di nuovi sistemi di ¿domotica agricola¿. L¿approccio Design-Driven-Innovation (Verganti, 2009) in agricoltura dovrebbe concentrarsi oggi sulla relazione esistente fra contesto reale ¿ ambiente digitale cercando di trovare connessioni culturali oltre la loro usabilità, in un¿ottica inoltre di narrazione e traduzione (Baule, Carrati, 2014).
Grazie a un'interfaccia conversazionale ¿ ad esempio - un linguaggio naturale può esser utilizzato per interagire, consentendo sia agli agricoltori esperti sia a coloro che si avvicinano a questi contesti, di comprendere meglio le piante. Da un punto di vista ¿educativo¿ è possibile notare un ponte tra passato e futuro. Nei tempi antichi le tecniche e le conoscenze venivano tramandate per trasmissione orale, padre in figlio e così via. Una interfaccia vocale utilizza lo stesso paradigma, andando oltre lo schermo e tornando alla "voce", anche se artificiale, remixando passato e futuro.
Il futuro dell¿interazione ¿ oltre che invisibile ¿ ha la necessità di instaurare relazioni e favorire sempre di più la quiete nei confronti della tecnologia traducendo in segni funzionali, tradizioni ¿colturali¿ differenti, non negando l¿innovazione e la tecnologia ma vedendola come partner e non come strumento.

Codice Bando: 
1619488

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