Anno: 
2017
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_520897
Abstract: 

Il presente progetto si propone di mettere a confronto testi norreni e fonti latine riguardanti i principali sovrani delle emergenti monarchie nordiche nei secoli X-XII. Il graduale consolidarsi del cristianesimo in Scandinavia, al termine dell'età vichinga, vede affermarsi il culto di re 'santi', la cui venerazione concorre al rafforzamento dell'entità statuale e del potere monarchico. In particolare saranno prese in esame le figure dei re di Norvegia Olaf Tryggvason (995-1000) e Olaf Haraldsson (1015-1030) e quella del re svedese Erik Jedvardsson (1150-1160).

Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_699980
sb_cp_es_103091
Innovatività: 

La presente ricerca intende approfondire le interrelazioni esistenti tra la storiografia nordica redatta in latino, le saghe islandesi e la produzione scaldica cristiana sulla figura di Olaf Haraldsson il Santo. In particolare, saranno prese in esame le 71 strofe della drapa Geisli, composte intorno al 1153 dallo scaldo Einarr Skulason, le quali celebrano quasi unicamente sotto il profilo agiografico re Olaf Haraldsson, morto nella battaglia di Stiklestad del 1030 contro il re danese Canuto il Grande. Tale analisi metterà quindi a confronto i miracoli attribuiti a sant'Olaf nel poema di Einarr Skulason con i sinottici norvegesi, la  Olafs saga hins helga, la Erfidrapa Olafs helga di Sigvatr Thordarson e la Olafs rima Haraldssonar al fine di enucleare il progressivo affermarsi del culto di sant'Olaf, ampiamente diffusosi anche in Inghilterra soprattutto in funzione antidanese. L'aspetto 'politico' della santità regale di Olaf Haraldsson, esaltata nel Geisli e nelle 'rimur' di Einar Gilsson, sarà poi messo a confronto con la tradizione su re Olaf Tryggvason, ricordato come l'Apostolo della Norvegia nelle saghe nordiche, ma bollato come apostata, dedito a riti pagani e pratiche magiche nelle fonti latine. L'ambivalente santità regale dei due Olaf - entrambi divenuti re dopo un passato vichingo e una conversione all'estero. nelle stesse terre costrette a pagare un pesante tributo in cambio di una tregua dalle scorrerie vichinghe - e il suo progressivo affermarsi in Norvegia sembrano infatti legati al processo di consolidamento di una Chiesa nordica, indipendente dalla sede arcivescovile di Amburgo-Brema e dalla fedeltà all'imperatore tedesco nei rapporti con il Papato. Similmente, verra analizzata la leggenda su Erik Jedvardsson di Svezia, la cui santità, secondo la tradizione, è collegata a una crociata del nord, in Finlandia, insieme al vescovo Henrik, per la diffusione della vera fede, nonché all'istituzione dell'Ordine benedettino nel Vastergotland. La sua uccisione, avvenuta il giorno dell'Ascensione del 1160, per mano di un pretendente danese al trono di Svezia, determinò la nascita del culto di Erik Jedvarsson come martire e patrono della monarchia svedese, ancora una volta in chiave antidanese.

Codice Bando: 
520897
Keywords: 

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma