Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2797308
Anno: 
2021
Abstract: 

Lo studio dei processi cognitivi legato alla navigazione spaziale ha evidenziato il forte impatto delle differenze individuali, che modulano la percezione delle caratteristiche ambientali e le forme di acquisizione della conoscenza spaziale. L'effetto di questa modulazione ha un impatto non solo nelle prestazioni, ma anche a livello neurale, evidenziando differenze neuroanatomiche fra i cosiddetti buoni o cattivi navigatori. Una delle differenze individuali che maggiormente influenza la navigazione spaziale è lo stile cognitivo, inteso come dipendenza/indipendenza dal campo, che è una caratteristica pervasiva del funzionamento individuale, che non può essere modificata dall'apprendimento o dall'esperienza. Diversi studi hanno analizzato l'influenza dello stile cognitivo nei compiti di navigazione spaziale, evidenziandone un ruolo cruciale nel predire la modalità con cui gli individui elaborano le informazioni ambientali e la strategia navigazionale, specialmente l'abilità di presa di prospettiva egocentrica e la mental imagery. Ad oggi, nessuno studio ha però indagato i maccanismi neurali alla base della relazione tra lo stile cognitivo e la navigazione spaziale, pertanto questo studio si pone l'obiettivo di colmare questa lacuna. Saranno quindi indagati lo stile cognitivo, la presa di prospettiva egocentrica e la mental imagery utilizzando test appositi per lo studio di questi costrutti. I partecipanti allo studio si sottoporranno inoltre ad un protocollo di risonanza magnetica mirato ad individuare le differenze a livello del volume cerebrale e della connettività funzionale a riposo. I risultati di questo studio saranno utili a comprendere i meccanismi di base delle differenze individuali in compiti complessi come la navigazione spaziale e, più nello specifico, quali siano le regioni cerebrali coinvolte in questi meccanismi.

ERC: 
SH4_4
SH4_5
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3577645
Innovatività: 

Come ampiamente dimostrato in letteratura lo stile cognitivo ha un effetto sulle performance in compiti che indagano le abilità navigazionali ed ha una stretta relazione con la capacità di presa di prospettiva egocentrica e la mental imagery spaziale [1-5]. Ciononostante queste relazioni sono state indagate solamente a livello comportamentale pertanto il progetto qui presentato adotta un approccio inedito allo studio di queste relazioni ponendosi l'obiettivo di indagarle a livello neuroanatomico. La ricerca qui proposta potrebbe quindi fornire un importante contributo andando ad ampliare lo stato dell'arte dello studio di questi processi. Questa indagine potrebbe contribuire in maniera significativa allo studio di disturbi specifici dell'orientamento spaziale ampiamente descritti in letteratura. Il disorientamento topografico può essere una conseguenza di danni cerebrali acquisiti, malformazioni congenite e dell'invecchiamento normale o patologico [6-9]. È stato inoltre descritto il disorientamento topografico evolutivo (DTE), uno specifico tipo di disorientamento che non segue nessun evento neurologico, e si presenta in soggetti altrimenti sani come un'incapacità a sviluppare una corretta capacità di orientamento topografico. I pazienti affetti da DTE non presentano modificazioni a livello della morfometria cerebrale e sviluppano normalmente le capacità cognitive, tuttavia lamentano specifici deficit topografici che durano per tutta la vita [10-14]. L'indagine dei processi presi in esame potrebbe quindi mettere in luce nuovi ed importanti aspetti legati al disorientamento topografico, in particolare allo studio e alla spiegazione del fenomeno del DTE. In particolare, lo studio della connettività funzionale alla base di questi processi potrebbe essere un importante tassello nell'avanzamento delle conoscenze legate al DTE ed un valido strumento grazie al quale discriminare tra normalità e patologia.
1. M. Boccia, L. Piccardi, A. D'Alessandro, R. Nori, and C. Guariglia (2017), Exp. Brain Res., vol. 235, no. 6, pp. 1741-1748, doi:10.1007/s00221-017-4936-1.
2. M. Boccia, F. Vecchione, L. Piccardi, and C. Guariglia (2017), Front. Pharmacol., vol. 8, no. July, pp. 1-10 doi:10.3389/fphar.2017.00496.
3. A. Bocchi, M. Palmiero, R. Nori, P. Verde, and L. Piccardi (2019), Exp. Brain Res., vol. 237, no. 10, pp. 2523-2533 doi:10.1007/s00221-019-05609-9.
4. L. Tascón, M. Boccia, L. Piccardi, and J. M. Cimadevilla (2017), Front. Pharmacol., vol. 8, no. AUG, pp. 1-7 doi:10.3389/fphar.2017.00550.
5. M. Boccia, L. Piccardi, M. Di Marco, L. Pizzamiglio, and C. Guariglia (2016), Exp. Brain Res., vol. 234, no. 10, pp. 2799-2807 doi:10.1007/s00221-016-4682-9.
6. G. K. Aguirre and M. D'Esposito (1999), Brain, vol. 122, no. 9. pp. 1613-1628 doi:10.1093/brain/122.9.1613.
7. G. Iaria, C. Incoccia, L. Piccardi, D. Nico, U. Sabatini, and C. Guariglia (2005), Neurocase, vol. 11, no. 6, pp. 463-474 doi:10.1080/13554790500423602.
8. M. Boccia, M. C. Silveri, U. Sabatini, C. Guariglia, and F. Nemmi (2016), Am. J. Alzheimers. Dis. Other Demen., vol. 31, no. 8, pp. 618-630 doi:10.1177/1533317516654757.
9. F. Nemmi, M. Boccia, and C. Guariglia (2017), Aging, Neuropsychol. Cogn., vol. 24, no. 1, pp. 29-44 doi:10.1080/13825585.2016.1167162.
[10] Bianchini, F., Incoccia, C., Palermo, L., Piccardi, L., Zompanti, L., Sabatini, U., Peran, P., & Guariglia, C. (2010), Neuropsychologia, 48(6), 1563¿1573. https://doi.org/10.1016/J.NEUROPSYCHOLOGIA.2010.01.025
11. G. Iaria, N. Bogod, C. J. Fox, and J. J. S. Barton (2009), Neuropsychologia, vol. 47, no. 1, pp. 30-40 doi:10.1016/J.NEUROPSYCHOLOGIA.2008.08.021.
12. Palermo, L., Piccardi, L., Bianchini, F., Nemmi, F., Giorgio, V., Incoccia, C., Sabatini, U., & Guariglia, C. (2014), Journal of Clinical and Experimental Neuropsychology, 36(5), 464-481. doi:10.1080/13803395.2014.904843
13. Bianchini, F., Palermo, L., Piccardi, L., Incoccia, C., Nemmi, F., Sabatini, U., & Guariglia, C. (2014) J. Neuropsychol., vol. 8, no. 1, pp. 107-124 doi:10.1111/jnp.12007.
14. Conson, M., Bianchini, F., Quarantelli, M., Boccia, M., Salzano, S., Di Vita, A., & Guariglia, C. (2018), J. Clin. Exp. Neuropsychol., vol. 40, no. 9, pp. 940-950 doi:10.1080/13803395.2018.1451493.

Codice Bando: 
2797308

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