Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2522959
Anno: 
2021
Abstract: 

La presente ricerca prende le mosse da un Dottorato di Ricerca in Archeologia (Curriculum Etruscologia) di cui si vuole approfondire un aspetto in corso di studio. Tale ricerca ha come obiettivo quello di riconsiderare l'ingente mole di informazioni e materiali che provengono dalle aree sacre dell'importante città dell'Etruria Meridionale di Veio (Isola Farnese, RM), tentando di leggere in maniera diacronica e comparativa le dinamiche cultuali e produttive che ruotano intorno alla frequentazione dei diversi luoghi di culto.

La ricerca nello specifico si propone dunque di aggiornare e affrontare in modo esaustivo lo studio delle terrecotte votive provenienti dalla città di Veio, concentrandosi in questa sede sull'importante santuario extraurbano di Portonaccio, fondamentale per la storia dei depositi votivi sia per l'antichità delle manifestazioni del sacro, che si fanno risalire alla metà del VII sec. a.C., sia per la qualità e quantità di materiale donato da differenti fasce sociali della popolazione. Verrà preso in considerazione una parte del materiale inedito, circa 300 terrecotte, rivenute durante gli scavi dal 1914 al 1920, di cui si vogliono riconoscere le diverse fasi produttive. Nello specifico, ci si focalizzerà sulle terrecotte votive mediante un approccio multi-disciplinare, articolando il lavoro in diverse fasi operative: l'approccio formale-stilistico prevedrà la catalogazione e la documentazione fotografica dei materiali, conservati nei depositi del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (RM) e l'approccio archeometrico, applicato per la prima volta su circa 20 campioni di questo tipo, volto ad identificare i materiali costituenti il possibile strato pittorico presente sulla superficie, utile a riconoscere una ''pittura di terracotta''.

ERC: 
SH6_2
SH6_11
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3182909
Innovatività: 

L'aspetto innovativo della ricerca proposta, che si inserisce nel più ampio lavoro di Dottorato di Ricerca incentrato sulle stipi votive di Veio, è di duplice natura: da un lato, partendo dall'analisi autoptica, si analizzeranno i materiali da un punto di vista più approfondito, cercando di identificare le caratteristiche tecniche delle terrecotte e permettendo dunque di ipotizzare la presenza di pittura su questi oggetti, teoria finora non sufficientemente approfondita. Dall'altro, la ricerca si avvarrà dell'approccio archeometrico che attualmente non risulta essere stato applicato su terrecotte votive, ma principalmente su terrecotte architettoniche (F. BORDIGNON, P. POSTORINO, P. DORE, G. F. GUIDI, G. TROJSI, V. BELLELLI, Pittura etrusca su terracotta: studio della policromia con tecniche analitiche, 2007). Data la presenza, su queste ultime di diversi colori, ci si avvarrà delle stesse tipologie di analisi applicate quali XRF e VIL: si veda ad esempio le analisi condotte su terrecotte architettoniche da Cerveteri utili a comprendere la natura del ritrovamento e individuare possibili falsi (M. ANGELINI - C. FALCUCCI, Materiali e tecnica per una ''pittura di terracotta'', 2019), o quelle sul Blu Egiziano rinvenuto presso la città etrusca di Kainua - Marzabotto (P. BARALDI - M. NATALUCCI - A. ROSSI, Il blu egiziano a Kainua: dai pigmenti alla policromia su terracotta, 2017). Per svolgere tali analisi ci si avvarrà della collaborazione con il Prof. Claudio Falcucci, docente di ''Archeometria. Metodi fisici per i Beni Culturali'' presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Università la Sapienza di Roma.

La ricerca, inoltre, si inserisce più genericamente nel progetto dal titolo ''Da Etruschi a Romani. Veio, lost city tra studio, valorizzazione e fruizione'' e oggetto di finanziamento (Tipologia Progetto Medio). Questo progetto ha come obiettivo quello di indagare le modalità di passaggio a Veio dalla realtà etrusca a quella romana, momento ben visibile nelle manifestazioni votive presenti al Portonaccio. Infatti, l'altare di Minerva e i suoi annessi continuarono ad essere frequentati, nella fase romana, sia dai restanti abitanti che dai coloni con offerte e dediche votive in latino. Fine ultimo di tale progetto è la valorizzazione e fruizione del sito di Veio.

Visti e considerati tutti questi aspetti che permettono di approfondire la conoscenza di questo sito così importante, fondamentale sarà la pubblicazione dei risultati in un fascicolo monografico della Rivista di Dipartimento ''Scienze dell'Antichità''. Questi risultati permetteranno di aggiungere un ulteriore tassello di conoscenza sul tema della pittura su terrecotte votive.

Codice Bando: 
2522959

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