
La presente ricerca nasce all¿interno di un più vasto progetto internazionale cui la Sapienza sta partecipando come ateneo: il Solar Decathlon Middle East. Lo scopo che ci si prefigge è quello di studiare come lo user della solar house in costruzione andrà ad interfacciarsi con i sistemi di domotica e come far in modo che le sue azioni siano rispondenti ad esigenze di consumo energetico consapevole facendo in modo che ciò non pregiudichi gli elevati livelli di comfort prefissati. L¿impatto che questo studio si propone di determinare è di fornire degli indispensabili strumenti al fine di armonizzare l¿interazione tra lo user, la casa, l¿ambiente e il contesto culturale ed economico locale.
A questo scopo, si procederà operando una ricognizione dello stato dell¿arte in materia e, in seguito, la dott.ssa Gurashi si occuperà di comprendere quali potrebbero essere gli incentivi economici e non economici che spingerebbero il prosumer ad adottare i comportamenti sperati. In particolare, ci si soffermerà sui più recenti studi di economia comportamentale e di nudging. La dott.ssa Iannuzzi procederà, poi, a mettere a fuoco ed evidenziare le più importanti teorie sull¿incentivazione legate alla comunicazione, con una particolare attenzione alla comunicazione a carattere ambientale e al fondamentale ruolo che essa svolge nel plasmare l¿agire sociale dei soggetti coinvolti, cogliendo anche l¿occasione per sottolineare la primaria importanza della formazione dello user energetico e, all¿interno di essa, dell¿innovativa componente rappresentata dalla cd. gamification.
Lo studio che, in questa sede, ci si propone di realizzare si prefigge l¿obiettivo di indagare in maniera approfondita alcuni specifici aspetti legati alla tematica dello user behaviour, sino ad oggi non considerati nel dibattito sul tema o considerati soltanto parzialmente. Il carattere innovativo della ricerca in oggetto è rappresentato, in particolare, dall¿adozione di un diverso punto di osservazione su un tema ampiamente dibattuto e dalla riflessione sul tema applicata al caso di studio oggetto della ricerca, il Solar Decathlon. Attraverso questa ricerca sociologica si intende, infatti, cogliere il punto di vista del singolo, ossia dello user, ponendolo in continua connessione con il livello strutturale nel quale è situato e con il contesto relazionale da cui è circondato. L¿individuo è chiamato, al giorno d¿oggi, a mutare la propria pelle da quella di semplice consumer a quella, più complessa, di prosumer. In questo articolato processo ¿ che rappresenta, per il nostro tempo, un tema d¿imprescindibile interesse ¿ un ruolo di primo piano è svolto dal livello istituzionale e, dunque, strutturale, dell¿organizzazione sociale, mediante la comunicazione di carattere ambientale che, oramai quotidianamente, investe tutti i soggetti. Vi sono, in questo ambito, numerosi aspetti critici che tale ricerca si prefigge di analizzare con uno sguardo innovativo. Si ritiene, infatti, che la comunicazione, in un settore così delicato e, al contempo, essenziale, sia un elemento fondamentale per il processo con cui viene influenzato e plasmato l¿agire sociale degli individui e che, in questo settore, essa sia stata, spesso, fallace poiché non ha generato gli effetti desiderati e ha assunto i connotati non tanto di vera comunicazione quanto, piuttosto, di mera informazione. ¿Ciò che non si comunica non ha alcun effetto sociale¿, afferma Luhmann (1989). Non è sufficiente, dunque, fornire un¿informazione se essa non viene comunicata. La comunicazione ambientale, da tale punto di vista, è stata, spesso, rivolta a un target indistinto; è stata incentrata sulla generazione di un sentimento di paura e di colpa, adottando una connotazione prescrittiva e a carattere monodirezionale, dall¿alto verso il basso, e non bidirezionale; non ha avuto continuità nel tempo e si è focalizzata molto sui sintomi del problema e non sui processi che lo generano, producendo, come risultato finale, un sovraccarico di informazioni non collegate tra loro e la sensazione ¿ che, spesso, si è tragicamente mutata in convinzione ¿, da parte dell¿utente, di non avere gli strumenti adatti per poter affrontare le tematiche proposte dalle campagne di sensibilizzazione e, di conseguenza, la generazione di un sentimento di rassegnazione (Balzaretti, 2009). La conoscenza del problema, in altre parole, raramente si è trasformata in coscienza del problema. Numerose ricerche, inoltre, evidenziano come una larga percentuale di soggetti sia altamente interessata alle tematiche ambientali e sia disposta a elargire, di tasca propria, contributi necessari per il miglioramento di svariate situazioni critiche e a impegnarsi attivamente per il cambiamento (Tacchi, 1996). Cosa impedisce, quindi, che tali intenzioni si trasformino in agire concreto? Le barriere sembrerebbero essere rappresentate da motivazioni non tanto e non solo di carattere economico e materiale quanto, piuttosto, da ragioni di natura psicologica e sociale, che la ricerca in oggetto si propone di indagare dettagliatamente. La presenza di barriere di natura prettamente sociale rende evidente come l¿approccio alle tematiche in questione spesso adottato, basato sull¿incentivazione di misure concrete di carattere esclusivamente economico e miranti a generare comportamenti virtuosi sulla base della semplice soddisfazione utilitaristica del soggetto ¿ e che non tiene conto di elementi quali l¿incidenza della comunità o del capitale sociale ¿ sia, di fatto, insufficiente a fare in modo che i virtuosismi vengano prodotti. Per tale ragione, con tale ricerca si intende concentrare l¿attenzione sulle possibili misure concrete di carattere non economico che fanno capo alla branca dell¿economia cd. comportamentale e che possono essere prodotte da strumenti come il cd. nudging ¿ il quale mira a generare comportamenti virtuosi sulla base di un approccio non prescrittivo e di un coinvolgimento attivo dell¿utente ¿ e la cd. gamification, ossia l¿utilizzo di un metodo ludico che pone l¿accento sul carattere divertente e non sacrificale di determinate azioni e che rende il singolo consapevole di poter intessere una reale trama di possibilità, nella quale il suo agire si pone come elemento indispensabile per il cambiamento. Attraverso questo studio nel complesso così condotto e che si colloca pienamente all¿interno del dibattito di rilevanza sempre più crescente sui temi della smart city e della smart society, si ritiene, dunque, possibile apportare un avanzamento nello stato attuale delle conoscenze sul tema.