Anno: 
2017
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_476139
Abstract: 

Il progetto si basa sulla possibilità di identificare dei parametri clinico-strumentali e/o di laboratorio specifici nei pazienti cosiddetti "Very Early Diagnosis of Systemic Sclerosis"(VEDOSS), che consentano di porre il sospetto di possible evoluzione verso la malattia Sclerodermica (ScS) conclamata, sulla base dei nuovi criteri classificativi del 2013.
Questo per poter identificare I pazienti con ScS prima che si manifestino le alterazioni più severe della malattia, in particolare il coinvolgimento dei diversi organi e apparati, che determina una prognosi peggiore.
Per fare questo si vuole utilizzare la metodica strumentale della Capillaroscopia periungueale (NC) che costituisce un ben noto strumento diagnostico per identificare precocemente sia i pazienti VEDOSS che quelli con ScS.
Verranno quindi arruolati pazienti VEDOSS e valutati sulla base della loro progressione a ScS. I parametri saranno selezionati al basale, cioè prima dell"evoluzione a ScS, per poi essere messi a confronto con quelli rilevati nei soggetti VEDOSS non progrediti a ScS, per identificarne il possible ruolo predittivo.
Oltre alla valutazione strumentale capillaroscopica, verranno studiati I livelli circolanti di alcune chemochine coinvolte nel determinismo del danno endoteliale, da considerare come biomarcatori precoci del coinvolgimento del microcircolo, caratteristica preminente della ScS al suo esordio. Anche queste molecole verranno ricercate nei pazienti VEDOSS, sia in quelli progrediti a ScS che in quelli rimasti VEDOSS.
In conclusione si cercherà di identificare delle caratteristiche, capillaroscopiche e di laboratorio, che qualora presenti, possano avere un valore diagnostico precoce.

Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_764504
sb_cp_is_816646
sb_cp_is_585347
sb_cp_es_93562
sb_cp_es_93563
sb_cp_es_93564
sb_cp_es_93565
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sb_cp_es_93568
Innovatività: 

Questo progetto si propone di definire, sulla base delle attuali possibilità diagnostiche migliorate dai recenti nuovi criteri classificativi, quali possano essere alcuni parametri da valutare con attenzione e da considerare per un corretto approccio al paziente con ScS.
Attraverso lo studio VEDOSS, ormai arrivato al suo sesto anno di attività, è stato possibile identificare precocemente quei soggetti a rischio di sviluppare una ScS conclamata. In tal modo è possibile intervenire precocemente sul paziente con terapie mirate, cercando di prevenire la comparsa dei diversi coinvolgimenti d'organo, caratteristici della malattia.
In particolare è così possibile cercare di prevenire:
1) le ulcere digitali, fortemente invalidanti e presenti in più del 40% dei pazienti;
2) l'interstiziopatia polmonare, alla base di una delle più frequenti manifestazioni della ScS, la fibrosi polmonare;
3) l'ipertensione polmonare, che seppur rara è una delle principali cause di morte di questi malati;
4) il coinvolgimento renale, anch'esso raro ma da considerare una delle complicanze più sfavorevoli della ScS;
5) le manifestazioni dell'apparato muscolo-scheletrico, in primis l'artrite ma anche la miosite, dove si manifestano gli aspetti più francamente infiammatori della malattia sclerodermica.
La maggior parte di queste manifestazioni sono legate alla precoce sofferenza vascolare del microcircolo, presente appunto fin dalla diagnosi di VEDOSS.
Ad oggi non sono ancora stati presentati studi che abbiano valutato le alterazioni precoci del microcircolo nei pazienti definiti VEDOSS. In particolare non esistono dati sulle alterazioni capillaroscopiche precoci che possono essere evidenziate fin dai primi sintomi di malattia, quando ancora il paziente non soddisfa i criteri classificativi della ScS ma, dalle sue caratteristiche clinico-strumentali e di laboratorio, induce il clinico ad approfondire la sorveglianza.
L'inclusione di anomalie capillaroscopiche considerate specifiche, quali la presenza di megacapillari e la perdita di capillari, ha incrementato la sensibilità dei criteri classificativi, diventando sia criterio minore dei Criteri Classificativi ACR/EULAR 2013, sia criterio maggiore (con importante rilevanza) per il VEDOSS.
Non va inoltre sottovalutato che, oltre ad essere importantissima per la diagnosi precoce di ScS, la NC viene vista anche come un utile strumento prognostico. Infatti, come dimostrato recentemente da diversi studi ai quali ha partecipato anche il nostro centro, la progressione del danno capillaroscopico può essere considerata un fattore predittivo di futuro coinvolgimento d'organo nel paziente ScS.
In tale contesto, date le premesse sull' importanza di una identificazione precoce di ScS e del ruolo della NC sia nei pazienti VEDOSS che con ScS conclamata, è chiaro che indagare quali caratteristiche capillaroscopiche nei pazienti VEDOSS possano predire la progressione verso la malattia ScS sia da considerare prioritario. Parallelamente può essere utile ricercare dei potenziali biomarker precoci di danno del microcircolo, quali CXCL4 e CXCL10.
Per questo il nostro progetto si propone di identificare fin dall'esordio dei primi sintomi VEDOSS le alterazioni capillaroscopiche precoci e di dosare due chemochine (CXCL4 e CXCL10) che sembrerebbero coinvolte nella patogenesi della ScS, per intervenire in modo adeguato su specifici pazienti che potrebbero con grande probabilità evolvere in una malattia autoimmune invalidante, con forte rischio di coinvolgimento dei diversi organi e apparati, qual è la ScS, sia nella forma limitata che ancor più in quella diffusa.

Bibliografia
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- Smith V, Riccieri V, Pizzorni C, et al. Nailfold capillaroscopy for prediction of novel future severe organ involvement in systemic sclerosis; J Rheumatol. 2013 Dec;40(12):2023.

Codice Bando: 
476139
Keywords: 

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