La pandemia di coronavirus 2019 (COVID-19) rappresenta un grave onere per il sistema sanitario e sta imponendo un cambiamento drastico in più ambiti, compresa la ginecologia e l'ostetricia.
Sono state prese decisioni difficili, tenendo conto delle diverse fasi della pandemia in ciascun paese, regione e singolo ospedale con l'obiettivo di limitare la diffusione della malattia. Il lockdown e la necessità di limitare gli spostamenti ha avuto e avrà senza dubbio un impatto sui percorsi diagnostici e terapeutici per le pazienti che presentano patologie ostetriche e ginecologiche. Questo progetto vuole esaminare gli scenari clinici nelle diverse fasi della crisi, le difficoltà diagnostiche specifiche, gli algoritmi modificati per la gestione delle pazienti e la riorganizzazione dei vari servizi nonché la applicabilità della telemedicina in ambito ostetrico e ginecologico.
L'innovatività della ricerca riflette l'eccezionalità della situazione mondiale attuale dovuta alla pandemia COVID-19.
Tuttavia, a differenza della gran parte della letteratura scientifica di questo periodo, focalizzata prevalentemente su diagnosi e cura di pazienti COVID positive, la nostra ricerca si focalizza sull'impatto che la pandemia ha avuto su pazienti non COVID, affette da patologie ginecologiche più o meno gravi, o su pazienti in gravidanza.
Per non farsi trovare impreparati ad eventuali nuove ondate riteniamo che sia utile attrezzarsi con tecniche di telemedicina per cercare di indirizzare le pazienti che necessitano di consulto a breve. A tal fine è importante stabilire la fattibilità e l'efficacia di tali metodologie nei diversi campi dell'ostetricia e della ginecologia.