Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1606065
Anno: 
2019
Abstract: 

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l'ipertensione uno dei principali problemi di salute pubblica in quanto a essa si imputano circa la metà dei decessi per malattie cardio e cerebrovascolari. In Italia si stima che circa 15 milioni di persone abbiano una pressione arteriosa (PA) troppo elevata. L'analisi della curva della PA durante l'arco della giornata ha permesso di identificare dei pattern notturni, dimostrando che la PA subisce una riduzione nelle ore notturne (dipping) che dovrebbe essere compresa tra il 10% e il 20% rispetto a quella diurna. Tuttavia, in alcuni casi particolari questo calo subisce delle anormali modifiche sia in difetto ( 20%; Extreme-Dipping), o non avviene e si presenta un aumento notturno della PA (Reverse-Dipping). A oggi, un vasto numero di studi supporta la tesi secondo la quale una minore riduzione del fisiologico calo notturno della PA sia associata a una prognosi peggiore. In particolare, è stato evidenziato un aumento del rischio cardiovascolare di circa il 19% per ogni incremento di circa il 5% del rapporto tra Pressione Sistolica Notturna e Diurna (Dipping Ratio). Fattori di rischio per una ridotta presenza del fenomeno del dipping sembrano essere il genere maschile, l'aumentare dell'età, l'obesità, la scarsa qualità del sonno, le apnee ostruttive del sonno e la menopausa. Più difficile da evidenziare, per la poca mole di studi presenti, è la relazione tra dipping e caratteristiche psicologiche. In generale si evidenziano delle relazioni tra il fenomeno del dipping e rabbia, ansia e depressione. Lo scopo di questo studio è quello di valutare le caratteristiche di natura psicologica associate al fenomeno del dipping, vista e considerata l'importanza che quest'ultimo ha sulla salute cardiovascolare.

ERC: 
SH4_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2074754
Innovatività: 

L'analisi del fenomeno del dipping è stato, ed è tuttora, al centro di un controverso dibattito sulla sua effettiva valenza prognostica in quanto presenta delle criticità metodologiche: Prima di tutto, si è notato che, data l'attività del Sistema Nervoso Simpatico (SNS), la SBP e la DBP variano in base all'attivazione simpatica, ma non ambedue alla stessa maniera, ad esempio durante l'aumento dell'attività fisica diurna tende a innalzarsi la SBP notturna, mentre la DBP tende a diminuire. Così la classificazione del dipping può variare a seconda dell'indice di classificazione che si prende in considerazione, tant'è che alcuni autori prediligono la scelta di entrambi gli indici, ovvero sia quelli relativi alla SBP che quelli relativi alla DBP. Per ovviare a ciò, Birkenhager e van den Meiracker (2007) hanno proposto di utilizzare la pressione arteriosa media (MAP), che indica la pressione mediamente presente nell'intervallo di tempo di un ciclo circadiano, come misura convenzionale per analizzare questo fenomeno in quanto sembrerebbe più accurata nella classificazione dello stesso; tuttavia, nonostante tale misura sia molto utilizzata in ambito medico, pochi sono gli autori che hanno utilizzato tale misura in relazione a tratti psicologici. - Altra critica è volta all'utilizzo del termine "notturno" preferendo la dicitura "durante il sonno", in quanto il processo dipping non avviene quando una persona, di notte, non dorme (come ad esempio per chi lavora di notte) mentre il calo di pressione avviene durante il periodo di sonno diurno. Per la definizione del periodo di sonno diversi sono i metodi evidenziati dalla letteratura, tra questi il più utilizzato è quello che prevede nella definizione di tempo notturno un lasso temporale più breve. Questo permetterebbe maggior controllo e una maggiora certezza circa lo stato effettivo di addormentamento. Ultima critica è relativa alla dicotomizzazione arbitraria di una variabile continua (Dipping/Non-Dipping), che ha spesso sollevato problematiche relative alla validità del costrutto, in quanto non permetterebbe un'analisi in linea con le caratteristiche del fenomeno. Tuttavia, con le adeguate contromisure e la considerazione del fenomeno in maniera più ampia sembra si possa giungere a un miglioramento della validità con conseguente maggiore riproducibilità delle misurazioni. La forza di questo studio sta proprio nell'utilizzo di contromisure volte a tenere sotto controllo queste variabili che potrebbero condurre a risultati poco veritieri circa la relazione tra il fenomeno del Dipping e alcune caratteristiche psicologiche. Un accurato controllo di questi aspetti raramente è stato effettuato negli studi, a matrice psicologica, volti ad indagare questo tipo di relazione. Inoltre, verrà condotta per la prima volta su un campione italiano l'analisi di alcune caratteristiche psicologiche connesse al fenomeno del Dipping, quali rabbia e ansia e per la prima volta in assoluto sarà condotta un'analisi volta a indagare la relazione tra questo fenomeno e la regolazione emotiva. Altro aspetto importante sta nel fatto che lo studio si avvale di un approccio integrato e multilivello, difatti l'idea di ricerca è volta anche a suscitare una collaborazione tra due branche di ricerche che spesso in modo indipendente si sono occupate di analizzare questo fenomeno non riuscendo poi a delinearne una visione d'insieme. Le scelte progettuali, difatti, sono state orientate dal riferimento congiunto a modelli teorici elaborati in domini disciplinari diversi (medico e psicologico). La ricerca si avvarrà dell'uso combinato di tecniche quantitative e qualitative di rilevazione e di analisi. Inoltre, l'eventuale conferma delle ipotesi di partenza orienterà significativamente la progettazione di forme di intervento tese a prevenire lo sviluppo di patologie ipertensive, ipotizzando, in ottica multidisciplinare, un lavoro congiunto tra cardiologo e psicologo. Si potrà quindi proporre un approccio alla terapia dell'ipertensione basata su una diagnosi che tenga conto anche dell'andamento notturno, nonché degli aspetti psicologici del paziente, in particolar modo pensando a interventi di gestione della rabbia e/o che mirino a migliorare il rapporto con le proprie emozioni. Alla fine del percorso di indagine si redigerà un articolo scientifico, che sarà oggetto di pubblicazione e di presentazioni in congressi nazionali e internazionali.

Codice Bando: 
1606065

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