
La nozione di depoliticizzazione è entrata nel dibattito politico all¿inizio del nuovo millennio per indicare una serie di mutamenti nel modo in cui è esercitato il potere. Parte di un più ampio processo di de-istituzionalizzazione che ha interessato le istituzioni della modernità, il processo di de-politicizzazione chiama in causa i rapporti tra la dimensione politica e sociale sia nella sua dimensione istituzionale che nelle pratiche informali riscontrabili al livello sociale.
A partire da ciò, il progetto ha l¿obiettivo di indagare origini, caratteristiche ed effetti dei fenomeni della depoliticizzazione e della deistituzionalizzazione, nelle loro molteplici dimensioni, avvalendosi di un impianto metodologico che comprenda sia l'indagine teorica sia l'approfondimento empirico.
I processi di deistituzionalizzazione e depoliticizzazione, salvo alcune eccezioni, sono stati affrontati da una prospettiva teorica, finalizzata ad evidenziare il mutamento nelle modalità di costituzione del legame sociale e i suoi risvolti sul piano politico e sul futuro della democrazia.
Il progetto di ricerca vuole porsi in termini di innovatività andando a sondare dimensioni, attori e procedure che, al contrario, hanno finora ricevuto un¿attenzione limitata da parte della comunità scientifica, quali il cambiamento della struttura delle élites politiche, i fenomeni sociali di de-istituzionalizzazione e le implicazioni in termini di populismo e antipolitica. La finalità che il progetto si pone è quella di recuperare il filo rosso che unisce tra loro tali manifestazioni, nel tentativo di collocare i risultati emersi dall¿indagine empirica all¿interno di una cornice comune che guarda ai processi di mutamento politico e sociale di lungo periodo.
I processi di deistituzionalizzazione e depoliticizzazione, salvo alcune eccezioni, sono stati affrontati da una prospettiva teorica, finalizzata ad evidenziare il mutamento nelle modalità di costituzione del legame sociale e i suoi risvolti sul piano politico e sul futuro della democrazia.
Il progetto di ricerca vuole porsi in termini di innovatività andando a sondare dimensioni, attori e procedure che, al contrario, hanno finora ricevuto un¿attenzione limitata da parte della comunità scientifica. I concetti di depoliticizzazione e deistituzionalizzazione, così come quelli di populismo e antipolitica, hanno ricevuto un interesse della comunità scientifica ormai consolidato da almeno due decenni. Il tentativo di riflessione proposto nel presente progetto prende le mosse da tre direttrici d¿analisi, i cui fenomeni presi a oggetto di studio risultano aver ricevuto un¿attenzione minore, e comunque più recente all¿interno del dibattito accademico.
La prima direttrice è costituita dal binomio concettuale depoliticizzazione - deistituzionalizzazione che verrà analizzato a partire dalle caratteristiche del personale politico; a differenza delle ricerche a sfondo comunicazionale, che mettono in evidenza la ¿fuga¿ delle tematiche considerate ¿politiche¿ verso una dimensione ¿privatistica¿, o di quelle relative al rapporto politica-tecnocrazia (le due declinazioni poco sopra richiamate che vanno a costituire il fenomeno della depoliticizzazione), l¿analisi delle caratteristiche sociografiche e culturali dei rappresentanti politici si pone quale percorso alternativo per sondare i legami fra crisi delle democrazie contemporanee e depoliticizzazione dal punto di vista dei rappresentanti istituzionali dell¿attuale vita democratica.
La seconda direttrice riguarda l¿analisi del linguaggio politico, tema certo non innovativo per sé, ma dagli interessanti risvolti in termini di innovazione se applicato al populismo. Già Laclau, nella seconda metà degli anni Settanta, inquadrava il populismo quale fenomeno discorsivo-performativo.
La terza direttrice di ricerca, anch¿essa elaborata in un¿ottica di innovazione dell¿attuale produzione scientifica, è tesa a verificare l¿ipotesi di una corrispondenza fra il dilagare dei fenomeni di depoliticizzazione e il fiorire di pratiche di resilienza incarnate nei casi di gestione e fruizione di beni comuni urbani e nella cosiddetta politicizzazione del sociale.
A fianco a queste tre direttrici di ricerca che, per contenuti, orientamenti teorici e oggetti di analisi, si pongono come esempi di innovazione, o comunque continuità su temi e problematiche solo recentemente apparse quali punti di riflessione della comunità scientifica, il progetto intende avvalersi di tecnologie digitali quali supporti sia per lo svolgimento della ricerca sia per la diffusione dei suoi risultati e per accogliere il dibattito che, nelle speranze dei suoi proponenti, esso intende contribuire ad alimentare.
Le fasi della ricerca troveranno dunque ¿ospitalità¿ in una piattaforma interattiva appositamente creata all¿interno del sito del Dipartimento di Scienze politiche, dalla quale si potrà non solo avere accesso ai contenuti di volta in volta prodotti (sotto forma di working papers), ma contribuire mediante commenti o discussioni. La piattaforma avrà anche la funzione di agire quale echo chamber del progetto, promuovendo al suo interno, convegni, conferenze nazionali e internazionali, e workshop ai quali i proponenti parteciperanno col duplice scopo di raccogliere materiale utile alla fase di ricerca di sfondo prima, e disseminazione dei risultati di volta in volta pervenuti.
In vista di un adeguato livello performativo nell¿ottica dell¿internazionalizzazione della ricerca e delle attività ad essa legate, il progetto ¿De-politicizzazione, de-istituzionalizzazione e anti-politica: la ridefinizione dello spazio politico e sociale¿ intende coordinarsi con standing-groups e working-groups di carattere internazionale presenti all¿interno delle principali associazioni internazionali di Sociologia Politica e Sociologia Generale, quali ad esempio l¿International Sociological Association (ISA), l¿European Sociological Association (ESA), l¿International Institute of Sociology (IIS) e lo European Consortium for Political Research (ECPR).