Il progetto si propone di studiare, nel contesto della città di Roma, il rapporto tra deprivazione territoriale, accessibilità dei servizi territoriali socio-sanitari e utilizzo del Pronto Soccorso, attraverso un approccio multidisciplinare che si avvale di strumenti di sanità pubblica, epidemiologia e geografia. A partire da un database riguardante gli accessi al Pronto Soccorso (PS) del Policlinico Umberto I per gli anni 2000-2014, il progetto si propone di mettere in relazione alcune caratteristiche degli accessi degli utenti del PS (appropriatezza dell'accesso, diagnosi, eventuale ricovero), sia con alcune caratteristiche di deprivazione territoriale dell'area di residenza sintetizzate attraverso un indice appositamente costruito, sia con caratteristiche socio economiche individuali degli utenti stessi (livello di istruzione, posizione lavorativa). Accanto a questa analisi di carattere epidemiologico e geografico, verrà svolta una valutazione diretta dell'accessibilità dei servizi socio-sanitari territoriali sia nei suoi aspetti spaziali (distanza dai luoghi di residenza, raggiungibilità) che a-spaziali (orario d'apertura, bacino d'utenza, servizi offerti). Lo studio permetterà, dunque, di ottenere una panoramica complessiva dell'interazione tra accesso al PS, variabili ecologiche legate all'area di residenza, variabili socio economiche individuali e accessibilità dei servizi socio-sanitari. Questa valutazione potrà essere replicata in altri contesti geografici e per altre tipologie di servizi socio sanitari, rappresentando un utile strumento di programmazione per i decisori di sanità pubblica nel contrasto alle disuguaglianze di salute.
Il progetto presenta numerosi punti di avanzamento rispetto alle conoscenze attuali del settore, con ricadute che possono essere anche lette nell'ottica della Terza Missione dell'Università, e cioè di restituzione al territorio delle conoscenze acquisite.
In particolare, l'analisi multilivello permetterà di ottenere informazioni per caratterizzare al meglio il contesto romano, per quanto riguarda il dato socio-economico, la presenza e l'accessibilità dei servizi e l'utilizzo dei servizi di Pronto Soccorso dell'Azienda Ospedaliera Policlinico Umberto I.
In primo luogo, infatti, avremo una valutazione su base territoriale di un indice di deprivazione, calcolato per ognuna delle circa 13.000 sezioni del Censimento del 2011 che ricadono nel territorio del Comune di Roma, e successivamente aggregato al livello delle 155 Zone Urbanistiche comunali. Questa metodica garantirà un livello di dettaglio sicuramente maggiore di quello calcolato su base municipale. Tale indice rappresenta di per sé un risultato, spendibile ad esempio per quanto riguarda la programmazione socio-sanitaria da parte dei servizi assistenziali delle ASL.
Allo stesso tempo, la valutazione dell'accessibilità spaziale ed a-spaziale dei servizi, attraverso l'utilizzo di software GIS e di metodiche di elaborazione specifiche, permetterà di avere una panoramica dell'attuale stato dei servizi e della loro accessibilità. In questo modo sarà possibile identificare, attraverso la costruzione di modelli, eventuali aree sprovviste o eccessivamente distanti dai punti di accesso, ed evidenziare eventuali criticità nell'assistenza territoriale che potrebbero avere delle conseguenze, in particolare per quanto riguarda l'utilizzo inappropriato del Pronto Soccorso.
Attraverso l'utilizzo del software GIS per la localizzazione delle aree deprivate e delle aree di residenza degli utenti del PS, e la valutazione dell'accessibilità dei servizi, sarà possibile individuare eventuali disuguaglianze di salute tra vari gruppi di popolazione residenti in aree differenti. In particolare queste disuguaglianze verranno studiate in relazione a alcuni esiti come il codice di triage all'accesso, l'appropriatezza dell'accesso stesso, ma soprattutto eventuali accessi al PS per ACSCs.
Sia il layer GIS dell'indice di deprivazione relativo alle Sezioni di Censimento comunali, sia il layer dell'accessibilità dei servizi di cure primarie territoriali, possono essere utilizzati in futuro per ulteriori studi ed analisi, in particolare per quanto riguarda studi sulle disuguaglianze sociali di salute riferiti al territorio romano. Possono però, e questo forse è il risultato più significativo, essere anche spesi per quanto riguarda la programmazione futura del Policlinico Umberto I, all'interno di un processo di digitalizzazione dei dati sanitari, così da garantire un continuo flusso informativo su base territoriale per la caratterizzazione del bacino di utenza ed all'interno di studi di prevalenza di eventuali cluster localizzati di patologie.