Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1060460
Abstract: 

La maggior parte degli studi sulle interazioni genitore-bambino si sono concentrati sulla comunicazione interattiva non verbale nei primi anni di vita. A partire dall¿età prescolare i bambini sviluppano maggiormente il linguaggio e le madri continuano a svolgere un ruolo importante nella co-costruzione del significato nelle conversazioni quotidiane. La maggior parte degli studi in questo campo si è interessata alla qualità dei dialoghi madre-bambino in famiglie con difficoltà psico-sociali, con poca attenzione verso la figura paterna. Inoltre, la letteratura ha sottolineato che alti livelli di alessitimia nel genitore sono associati a difficoltà nel regolare le emozioni nella relazione con il figlio, ma non sono stati riscontrati studi che abbiano indagato questo costrutto all¿interno dei dialoghi genitore-bambino sulle emozioni. Il presente lavoro vuole quindi valutare il contributo di difficoltà alessitimiche nei dialoghi madre-bambino e padre-bambino.
Grazie alla collaborazione con scuole primarie italiane, si vuole reclutare un campione di circa N= 60 nuclei familiari, con bambini di età compresa fra i 6 e gli 8 anni. Ai genitori verranno somministrati questionari self-report e report-form che valutino le difficoltà alessitimiche e il funzionamento emotivo-comportamentale proprio e del figlio. Alle diadi madre-bambino e padre-bambino verrà poi somministrato il protocollo dell¿Autobiographical Emotional Events Dialogues, una procedura per la valutazione della qualità interattiva all¿interno di dialoghi focalizzati sulle emozioni vissute dal bambino. Si ritiene importante poter indagare le variabili individuali e relazionali all¿interno della famiglia. Le risposte dei genitori possono non essere contingenti con i bisogni del bambino e lo studio delle variabili coinvolte è importante per la formulazione di politiche preventive e terapeutiche.

ERC: 
SH4_3
Innovatività: 

In base alla letteratura scientifica di riferimento, si ritiene importante poter indagare le variabili individuali e relazionali all'interno della famiglia, considerando l'importanza della figura paterna. Le risposte dei genitori possono non essere contingenti con i bisogni del bambino e lo studio delle variabili coinvolte è importante per la formulazione di un modello di comprensione delle dinamiche familiari ed il conseguente sviluppo di politiche preventive e terapeutiche. L'utilizzo di strumenti dialogici possono arricchire le conoscenze attuale sulle interazioni genitore-bambino e le capacità di co-costruzione della diade. Nell'età presa in considerazione dal presente studio, infatti (6-8 anni), le capacità linguistiche del bambino sono maggiormente sofisticate e il linguaggio verbale si costituisce come mezzo di importante condivisione con il genitore, nel quale possono essere esplorate le emozioni vissute dal bambino anche in assenza della figura di riferimento (come per esempio le emozioni vissute dal bambino a scuola e con i pari).
Gli strumenti osservativi dell'interazione dialogica possono infatti ampliare e arricchire i dati ricavati dagli strumenti self-report e report-form.
Inoltre, allo stato attuale studi di tipo osservativo nelle interazioni padre-bambino in campioni con sviluppo tipico sono pochi e si sottolinea la necessità di maggiori conoscenze sulle dinamiche interattive. Sulla base della letteratura scientifica di riferimento, si ipotizza di verificare empiricamente come alcuni indicatori del rischio psicopatologico materno predicano la qualità generale delle interazioni con i propri bambini, nella direzione di scambi meno contingenti e sensibili, in accordo con diversi studi empirici che hanno evidenziato l'influenza di profili di rischio materni sulle modalità interattive con i figli che si presentano poco coordinate, intrusive e scarsamente sintonizzate (Koren-Karie et al., 2012). Per quanto riguarda i padri, si vuole inoltre verificare come il rischio psicopatologico paterno possa predire interazioni con i loro figli caratterizzate da un maggior conflitto interattivo, in linea con alcuni studi, come quello di Atzaba-Poria e coll. (2010), che ha però indagato interazioni padre-bambino con figli di età inferiore a quella del presente studio. Si ipotizza inoltre che una maggiore capacità di identificare e descrivere le emozioni possa essere un fattore protettivo per i dialoghi genitore-bambino con genitori che mostrano difficoltà psicopatologiche.

Codice Bando: 
1060460

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