Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1024256
Abstract: 

Il progetto dedicato al tema 'Dibattiti epistemologici in età ellenistica e post-ellenistica' intende investigare da diverse prospettive i dibattiti e le polemiche filosofiche in ambito gnoseologico che si svilupparono accesamente in età ellenistica e imperiale. Più nello specifico, gli ambiti di indagine riguarderanno (1) le critiche epistemologiche sollevate reciprocamente dagli Accademici e dagli Stoici, (2) la dottrina del criterio in Epicuro, (3) il contributo che i primi allievi di Aristotele (Teofrasto in particolare, ma anche altri peripatetici) diedero alla discussione circa l'enorme eredità aristotelica sul problema della conoscenza, (4) la serrata critica scettico-pirroniana contro qualunque tentativo dogmatico di fissare un criterio stabile di conoscenza, (5) la sezione epistemologica dello scritto 'Sul criterio e sull'egemonico' del matematico e astronomo greco Tolemeo e le sue implicazioni per il metodo di analisi scientifica. Il fine privilegiato del progetto di ricerca è quello di mostrare (a) il ruolo assolutamente cruciale e decisivo che il problema della conoscenza ha assunto non solo in ambito strettamente filosofico, ma anche nella medicina e nella scienza antiche; (b) quanto il dibattito filosofico dei primi secoli dell'età imperiale sia profondamente debitore delle diverse scuole filosofiche di età ellenistica e, più in generale, tanto dei grandi sistemi filosofici classici (Platone e Aristotele) quanto degli sviluppi teorici innovatici delle scuole ellenistiche (epicureismo, stoicismo, scetticismo) nell'affrontare le molte e delicate questioni concernenti lo statuto della conoscenza.

ERC: 
SH5_11
SH4_12
SH5_8
Innovatività: 

La ricerca scientifica nell'ambito della filosofia antica tanto in Italia quanto all'estero si è focalizzata nell'ultimo ventennio/trentennio soprattutto sull'indagine dell'epistemologia dei grandi sistemi filosofici di età classica (Platone e Aristotele). I dibattiti epistemologici di età ellenistica sono stati essenzialmente trascurati dalla critica, il che non rende giustizia alla comprensione storica del pensiero antico. Per limitarsi a un solo esempio, se si prendono le cosiddette opere filosofiche di Cicerone, si può osservare con estrema facilità quanto le problematiche epistemologiche sollevate da Platone e da Aristotele siano assenti o quanto meno sporadiche. Cicerone, infatti, testimonia come, pur a partire da Platone e Aristotele, l'interesse per la dottrina della conoscenza ha assunto forme diverse, riguardando soprattutto le proposte dottrinarie delle scuole filosofiche di età ellenistica, quali in primo luogo Scetticismo (accademico e pirroniano), Epicureismo e Stoicismo. Da questo punto di vista, il presente progetto di ricerca non può che presentarsi come originale e innovativo, dato che pone al centro dell'attenzione le filosofie ellenistiche e, dunque, il loro contributo all'epistemologia antica.
Ciò che costituirà un avanzamento concreto delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte, quindi, rispetto alla generalizzata e più diffusa ricerca sulla gnoseologia ellenistica, è la stretta connessione con la filosofia di Platone e di Aristotele. Abitualmente, e ciò è ben riscontrabile nella letteratura secondaria più e meno recente, gli studi sulle filosofie ellenistiche non tengono in debito conto lo stretto legame dottrinario che queste intrattengono con Platone e Aristotele. Per essere più chiari e per limitarsi a pochi esempi, il 'Teeteto' di Platone e il 'De anima' di Aristotele non sono affatto opere dimenticate nel periodo ellenistico, ma sono profondamente conosciute e, per così dire, 'saccheggiate' da Epicurei e Stoici, in particolare. Sebbene risulti difficile verificare su base testuale questa connessione, essendo gli scritti di questi filosofi irrimediabilmente perduti, è possibile, però, individuare tracce significative circa tale relazione nei frammenti e nelle testimonianze che provengono da altri autori antichi. Questo porta a concludere che il problema della conoscenza rimase vivo e centrale nell'ellenismo esattamente come in Platone e Aristotele: ciò che cambia sono le soluzioni filosofiche, il progresso e l'affinamento dell'epistemologia, grazie al serratissimo dibattito tra le diverse scuole. Epicurei e Stoici non di rado assumono la terminologia e il vocabolario già platonico e aristotelico per modificarne il significato e adattarlo alle loro posizioni filosofiche. Oltre a ciò, la continua polemica tra i diversi indirizzi filosofici contribuisce perfino a modificare le posizioni teoriche di partenza, affinandole, rendendole più solide dal punto di vista argomentativo o anche alterandole del tutto (ciò risulta evidente nel caso dell'epistemologia stoica, per esempio). La conclusione di questo discorso è che tra la filosofia ellenistica e quella di Platone e Aristotele non vi è né stacco né frattura, ma continuità pur nella diversità dei contenuti filosofici.
Il presente progetto di ricerca, pertanto, risulta fortemente innovativo proprio in virtù di questo originale approccio storico che non è stato ancora sistematicamente tentato dalla critica. Ciò produrrà un concreto avanzamento delle conoscenze nell'ambito dell'epistemologia ellenistica, fornendo un contributo decisivo alla comprensione storico-filosofica dell'ellenismo e, più in generale, del pensiero antico.

Codice Bando: 
1024256

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