Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2471205
Anno: 
2021
Abstract: 

I disturbi funzionali gastrointestinali (FGID) sono caratterizzati da alterazioni dell'asse intestino-cervello: in particolare, i pazienti che soffrono di questi disturbi manifestano ipersensibilità viscerale e dolore addominale ricorrente, due sintomi invalidanti che compromettono la qualità della vita quotidiana di queste persone. Patologie con questa sintomatologia mostrano una compromissione della capacità di percepire correttamente lo stato fisiologico del proprio corpo, anche nota come interocezione. Allo stato attuale, nei pazienti FGID non sono state eseguite prove di accuratezza interocettiva propriamente gastrica, né sono stati correlati i livelli individuali di interocezione con misure fisiologiche oggettive di elettrogastrografia (EGG). Il progetto DIGERO si prefigge di misurare sensibilità, accuratezza e metacognizione interocettiva di un gruppo di pazienti con disturbi gastrointestinali funzionali (in particolare dispepsia funzionale e sindrome del colon irritabile), verificando se questi pazienti percepiscono lo stato fisiologico interno del proprio corpo in modo anomalo rispetto a un gruppo di controllo. Al fine di raggiungere i nostri obiettivi, verranno somministrati due compiti interocettivi: un compito di interocezione gastrica ed uno di interocezione cardiaca (utilizzato come controllo). Questi due compiti saranno accompagnati da una registrazione elettrogastrografica (EGG) e da una serie di questionari clinici. Il progetto DIGERO si propone come contributo pionieristico in un terreno di ricerca per lo più inesplorato, fornendo inoltre una base di partenza per future terapie di riabilitazione gastrointestinale. Infatti, una volta accertata l¿esistenza di deficit interocettivi nei pazienti FGID, diventerebbe possibile ideare protocolli di allenamento all¿interocezione atti a sviluppare una maggiore consapevolezza interocettiva in questa categoria di pazienti.

ERC: 
SH4_5
SH4_3
LS5_4
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3320345
sb_cp_is_3578397
Innovatività: 

Allo stato dell'arte attuale, le ricerche su abilità interocettive e disturbi funzionali gastrointestinali si sono limitate per lo più a studiare il fenomeno attraverso questionari, non considerando misure di accuratezza interocettiva gastrica. La capacità dello stomaco ed i sintomi gastrici nei pazienti con FGID sono stati studiati inizialmente tramite il Water Load Test: in questo compito, i partecipanti con disturbi funzionali gastrointestinali, in particolare dispepsia funzionale, mostravano prestazioni peggiori rispetto ai soggetti di controllo [28,29]. Sebbene il Water Load fosse considerato da alcuni un compito di interocezione [30], mancava una versione validata di questo compito per misurare le capacità interocettive gastriche. Questa versione arriva grazie al contributo di van Dyck e collaboratori (2016), che creano una versione del Water Load capace di misurare l'accuratezza interocettiva nei soggetti sani e in pazienti con disturbi alimentari [23]. Questa misura sembra adattarsi perfettamente allo studio delle abilità interocettive nei pazienti con disturbi funzionali gastrointestinali, risultando un utile strumento per il progetto DIGERO. Questo progetto si prefigge di aumentare le conoscenze attuali su queste patologie, investigando le possibili alterazioni nella consapevolezza corporea e viscerale in disturbi senza un evidente danno anatomico o fisiologico a livello del tratto gastro intestinale.

Oltre a fornire un contributo pionieristico in un terreno di ricerca per lo più inesplorato, il progetto DIGERO si prefigge di fornire una base di partenza per future terapie di riabilitazione gastrointestinale. Infatti, una volta accertata l'esistenza di deficit interocettivi nei pazienti FGID, diventerebbe possibile stabilire protocolli di training interocettivo [31] che mirino a sviluppare una maggiore e più funzionale consapevolezza interocettiva in questa categoria di pazienti, riequilibrando la loro eccessiva sensibilità viscerale.

I futuri protocolli di training interocettivo potrebbero avvalersi anche del cosiddetto EGG-Biofeedback [32]. La terapia biofeedback permette ai pazienti di apprendere come gestire i propri segnali fisiologici, di cui monitorano in tempo reale intensità e frequenza per mezzo di riscontri (feedback) mostrati su uno schermo. Il suo utilizzo è ampiamente diffuso in soggetti con incontinenza urinaria e fecale ed è stata esplorata la possibilità di implementarlo in diverse terapie per disturbi funzionali gastrointestinali [33]. Il progetto DIGERO, lavorando sulla consapevolezza viscerale di questi pazienti, si propone come punto di partenza per sviluppare protocolli di biofeedback atti a migliorare la loro qualità della vita.

Codice Bando: 
2471205

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