La personalità è una unità dinamica nella quale entrano in gioco fattori epigenetici, psicologici e sociali. Che rapporto c'è però fra questa e la variazione linguistica?
L'obiettivo del presente progetto, intrinsecamente interdisciplinare, è ambizioso perché mira a sondare un territorio del tutto inesplorato, con tutti i rischi che questo comporta, giacché finora nessuna ricerca sembra essersi interessata a questa domanda.
Si intendono pertanto testare attraverso delle indagini empiriche le interrelazioni possibili tra i fattori che descrivono la personalità (p.e. il grado di estroversione, di ostilità, di coscienziosità, di stabilità emotiva e di apertura culturale) e i comportamenti linguistici in senso lato (sia dal punto di vista del grado di consapevolezza di questi, ovvero il livello metalinguistico, che da quello più intuitivo, detto epilinguistico). La ricerca, mira, perciò, a comprendere se nell'uso spontaneo della lingua (livello epilinguistico, spontaneo) così come in quello riflessivo (livello metalinguistico, controllato), oltre ai fattori interni al sistema (per esempio il contesto pragmatico) ed esterni al sistema (per esempio le variabili di tipo sociolinguistico come la differenza d'età tra gruppi di parlanti oppure le situazioni di multilinguismo) anche i fattori più soggettivi, di ordine psicologico, e che sono legati alle modalità comportamentali, giochino un ruolo nel determinare la variazione.
La ricerca proposta non si inscrive né in un filone di ricerca già consolidato né mira a confermare o disconfermare un quadro teorico/empirico già definito bensì prova a esplorare un terreno ancora ineslorato che riguarda il confine tra psicologia della personalità, temperamento e uso linguistico.
Il progetto è intrinsecamente interdisciplinare perché richiede la sinergia tra competenza diverse, (a) di tipo linguistico (giacché si tratterà di studiare i comportamenti linguistici di locutori francesi e tedeschi, analizzandone le scelte fonetico-fonologiche, morfosintattiche, semantiche e testuali), di tipo (b) psicolinguistico (giacché l'elicitazione del materiale linguistico da analizzare avverrà attraverso la somministrazione di test psicolinguistici, THAM/MKT-3; il che permetterà un doppio vantaggio visto che oltre ad un profilo psicolinguistico che sonderà la competenza epilinguitica e la coscienza metalinguistica si otterrà un corpus di dati linguistici ben definiti dal punto di vista pragmatico), (c) di tipo psicologico (giacché si tratterà di effettuare delle analisi sul temperamento). L'apporto della parte informatica, infine, permetterà di facilitare la procedura di somministrazione, grazie alla creazione di un programma specifico, nonché di velocizzare il processo di quantificazione dei dati.
La ricerca sarà dunque sia di tipo qualitativo (nella misura in cui i dati linguistici e psicolinguistci necessiteranno di uno sguardo attento alle variazioni intersoggettive) che quantitativo (nella misura in cui dai tre tipi di test da somministrare saranno ricavati indici numerici che potranno essere trattati statisticamente).
Si tratta di un lavoro ambizioso perché mira a sondare un territorio del tutto inesplorato, con tutti i rischi che questo comporta, giacché finora nessuna ricerca sembra essersi interessato a questa problematica.