Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1537209
Anno: 
2019
Abstract: 

Dopo secoli di damnatio memoriae che ha tenuto in ombra personalità artistiche di elevata statura sotto la dispregiativa etichetta di "pittori bamboccianti" solo in tempi recenti si è giunti a un'adeguata attenzione critica di un fenomeno pittorico che nel Seicento ebbe grande rilevanza artistica ed economica. Prediligendo la raffigurazione dei "peggiori ovvero fantocci intenti a spulciarsi, chiedere l'elemosina, gozzovigliare e giocare a dadi" (Bellori), la pittura bambocciante divenne bersaglio di fiere condanne a partire dalla metà del Seicento, quando artisti come S. Rosa e A. Sacchi e teorici dell'Accademia si schierarono in aperto contrasto con la nuova tendenza. Integrando le scene di vita quotidiana - aventi per protagonisti gli strati più umili della società - con il paesaggio e la veduta urbana e suburbana, la pittura bambocciante si è affermata nelle principali collezioni romane, sovvertendo di fatto la tradizionale gerarchia dei generi. Nonostante i diffusi interventi critici che hanno tentato di inquadrare il fenomeno dei bamboccianti manca ad oggi una ricerca unitaria in grado di superare la frammentarietà dei contributi dedicati a singoli dipinti o personalità. La presente ricerca intende procedere a una revisione critica sulla pittura bambocciante esaminando, anche con il metodo storico quantitativo, le fonti dirette, la produzione teatrale e letteraria per una puntuale individuazione dei soggetti, della loro funzione estetica e sociale, dei luoghi rappresentati. Basandoci sugli inventari romani, solo in parte consultabili nel database del Getty Research Institute, la ricerca si propone di creare il primo catalogo unico della pittura bambocciante esplorando le esposizioni e i depositi delle principali collezioni pubbliche e private. Si prevede la creazione di una banca data online con le schede di ogni singola opera, al fine di giungere alla creazione di un evento espositivo per la città di Roma, estendibile ad altre capitali europee e mondiali.

ERC: 
SH5_8
SH6_7
SH5_7
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2226236
sb_cp_is_2229235
sb_cp_is_2079707
sb_cp_is_2198279
sb_cp_is_2079595
sb_cp_is_2276061
sb_cp_es_305709
sb_cp_es_305710
sb_cp_es_305711
Innovatività: 

Il progetto segna un decisivo avanzamento rispetto agli studi sino ad oggi dedicati alla pittura bambocciante contribuendo in maniera significativa ad una sua più articolata e obiettiva contestualizzazione rispetto alla semplice, e a tratti limitante, definizione di pittura di genere. Sebbene i recenti saggi abbiano in parte riconsiderato la pittura bambocciante in relazione alla "pittura del dissenso", aprendo a nuove interpretazioni e letture del contesto in cui questi artisti si muovevano, i bamboccianti sono sempre sostanzialmente considerati "pittori del reale", secondo l'intuizione longhiana degli anni Cinquanta o perlopiù eccentrici provocatori nella rappresentazione della realtà quotidiana e a tratti caricaturale.
Rivalutare il genere bambocciante dal punto di vista critico e storico, tramite un attento vaglio della letteratura dedicata a questo nutrito gruppo di artisti, offre nuovi modelli interpretativi per inquadrare la produzione dei pittori nordici italianizzanti diffusa in diversi musei italiani e stranieri spesso priva di un'adeguata catalogazione e identificazione.
Contestualizzare la pittura bambocciante nel più articolato ambito della Roma seicentesca consente di individuare il forte legame con alcuni tra i più importanti letterati europei afferenti diverse corti e ordini religiosi, conferma dell'esistenza di uno specifico pensiero storico, o già storiografico, che influenza la scelta di rappresentare gli avvenimenti del "presente", inedite e avveniristiche immagini cronachistiche della realtà.
Esaminare la produzione artistica dei bamboccianti in relazione all'opera dei paesaggisti presenti nell'Urbe in quegli stessi anni alla luce delle novità scientifiche e della particolare sensibilità nei confronti della natura e dell'ambiente naturalistico, contribuisce a chiarire il fondamentale passaggio dalla rappresentazione ideale del paesaggio seicentesco a quella reale e vedutistica di stampo settecentesco.
Entrambi gli aspetti inducono a ridefinire i contorni della pittura dal naturale nel Seicento a Roma, ad individuare i temi e i generi che fioriscono in quegli anni sotto la spinta innovatrice di questi artisti, in grado di confrontarsi con diversi generi pittorici e in contatto con i più disparati e colti ambienti.
La ricostruzione del catalogo dei bamboccianti e dei loro simpatizzanti in base ai nuovi criteri definiti nel presente progetto e alle ricerche svolte costituisce il fondamento metodologico dell'esposizione in programma, essenziale aggiornamento rispetto alle precedenti mostre risalenti ormai agli anni Ottanta.

Codice Bando: 
1537209

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