Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1063933
Abstract: 

Nonostante il dibattito sull¿inquadramento clinico-diagnostico dei disturbi mentali in adolescenza sia stato a lungo caratterizzato da controversie rivolte, in particolare, alla diagnosi di personalità, oggi evidenze empiriche sempre più consistenti suggeriscono che, in adolescenza: (1) la patologia della personalità si differenzia sia dallo sviluppo normale sia dalla psicopatologia psichiatrica; (2) la prevalenza delle sindromi di personalità appare sovrapponibile a quella in età adulta; e (3) i disturbi di personalità tendono non solo a consolidarsi nelle fasi di vita successive, ma anche a manifestarsi in comorbilità con altre sindromi cliniche. Per formulare diagnosi accurate, appare dunque necessario favorire ricerche sistematiche volte a identificare le caratteristiche personologiche in popolazioni di adolescenti con diverse condizioni psicopatologiche, e indagare la relazione clinica come fonte di conoscenze rilevanti sul funzionamento psicologico e interpersonale dei pazienti adolescenti in grado di informare il processo diagnostico e promuovere trattamenti individualizzati ed efficaci.
Questo progetto si propone di: (1) individuare attraverso un¿analisi esplorativa specifici stili di personalità negli adolescenti con patologie dell¿umore e ideazione o comportamento suicidari; (2) indagare l¿associazione tra gli stili e le sindromi della personalità dei pazienti adolescenti e le dimensioni della relazione clinica (risposte emotive del terapeuta, rotture e riparazioni dell¿alleanza terapeutica e pattern interpersonali dei pazienti), valutando se essa sia mediata o moderata dalla presenza di disturbi dell¿umore e/o ideazione o comportamento suicidari. La ricerca si basa su un disegno multi-method e multi-informant che coinvolgerà 400 terapeuti e i loro pazienti. I risultati avranno implicazioni cliniche significative e promuoveranno lo sviluppo di buone prassi per la progettazione di trattamenti patient-tailored.

ERC: 
SH4_3
SH3_7
SH4_2
Innovatività: 

La ricerca presenta diversi aspetti innovativi. Innanzitutto, promuove un approccio alla diagnosi e alla valutazione clinica in adolescenza diverso da quello che ha dominato per decenni e basato sulle direttive del nuovo manuale diagnostico internazionale PDM-2. L¿inquadramento clinico-diagnostico dell¿adolescente è stato a lungo caratterizzato da controversie tra due posizioni contrapposte. Alcuni tendevano a vedere l¿adolescenza come un periodo di esordio delle patologie mentali tipiche dell¿età adulta, finendo per applicare all¿adolescente gli stessi criteri e quadri diagnostici dell¿adulto. Altri la consideravano un momento di ¿crisi normativa¿, aperto sostanzialmente a ogni tipo di evoluzione. I due approcci non hanno ricevuto conferme soddisfacenti dalla ricerca, ma soprattutto si sono mostrati inadeguati nell¿aiutare i clinici a identificare tempestivamente le problematiche dell¿adolescente e progettare strategie di intervento ottimali.
Per una diagnosi articolata e utile alla pianificazione di terapie efficaci, è fondamentale considerare la personalità che, come già esplicitato, rappresenta la diatesi della psicopatologia e influenza in modo sostanziale la risposta del soggetto al trattamento. Questo progetto si propone, infatti, di estendere le conoscenze sulla diagnosi di personalità in adolescenza dal momento che numerose ricerche empiriche condotte su campioni di adolescenti documentano non solo la presenza di disturbi di personalità ¿diagnosticabili¿ e clinicamente significativi (con tassi di prevalenza sovrapponibili a quelli adulti), ma indicano che specifiche caratteristiche personologiche tendono a manifestarsi in comorbilità con altre sindromi cliniche (per ragioni di spazio, si rimanda al paragrafo sull¿inquadramento della ricerca).
L¿individuazione di stili di personalità negli adolescenti con patologie dell¿umore e con ideazione o comportamento suicidari potrà promuovere un avanzamento rilevante delle conoscenze cliniche e empiriche di queste condizioni psicopatologiche e avere notevoli implicazioni per il trattamento. Questo tipo di indagini volte a identificare i sottotipi di personalità in popolazioni cliniche eterogenee (come quelle prese in considerazione) si è rilevata molto utile nella comprensione della funzione che sintomi o comportamenti disadattivi acquisiscono nel contesto della personalità. Per esempio, ricerche condotte su popolazioni di adolescenti con disturbi del comportamento alimentare (Thompson-Brenner et al., 2008) hanno identificato tre gruppi con specifici profili personologici (alto funzionamento/perfezionista; coartato/depresso; disregolato emotivamente) che mostrano livelli di funzionamento e prognosi molto differenziati (cfr. Thompson-Brenner, Westen, 2005; Gazzillo, Lingiardi et al., 2013). Questi risultati suggeriscono che il trattamento di certi quadri psicopatologici (come le patologie dell¿umore e/o condizioni cliniche come ideazione o comportamento suicidari) dovrebbero implementare interventi rivolti anche agli stili di personalità che ne moderano l¿effetto.
Le ricadute cliniche di questo progetto potrebbero essere significative anche se si considera che attualmente, nelle popolazioni adolescenziali dei paesi occidentali, l¿incidenza dei disturbi depressivi e bipolari (così come dei comportamenti suicidari) è in aumento e questa diffusione richiede attenzione e politiche socio-sanitarie preventive. Autorevoli studiosi hanno segnalato con preoccupazione i rischi di un eccessivo ricorso alle cure farmacologiche (in larga parte dovuto a un iperdiagnosticismo esagerato; Frances, 2013; Paris 2012, ecc.). Senza demonizzare queste cure, consapevoli che psicofarmaci e psicoterapia non sono approcci alternativi ma spesso complementari, è importante tener presente che queste popolazioni di adolescenti non rappresentano gruppi omogenei, portatori di una domanda di cura che si esaurisce con la somministrazione di un modello unico di trattamento o di una terapia farmacologica specifica. Negli ultimi anni, clinici e ricercatori sottolineano la necessità di proporre trattamenti patient-tailored in grado di tener conto delle caratteristiche individuali dei pazienti. E ciò appare tanto più urgente in adolescenza.
Infine, l¿attenzione del progetto alle dimensioni della relazione diagnostica e terapeutica (risposte emotive del clinico, rotture e riparazioni dell¿alleanza, pattern interpersonali del paziente) è un altro elemento di innovazione. La relazione clinica rappresenta una fonte rilevante di informazioni sul funzionamento psicologico dei pazienti adolescenti, in base alle quali il clinico può calibrare e promuovere interventi terapeutici più mirati (Hayes et al., 2011; Safran, Muran, 2000). Esse giocano un ruolo fondamentale nel processo diagnostico e terapeutico finora abbastanza trascurato dalle ricerche. Questo studio intende contribuire a colmare le lacune (anche metodologiche) presenti in letteratura usando un disegno multi-method e multi-informant.

Codice Bando: 
1063933

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