Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2639355
Anno: 
2021
Abstract: 

Il campo di indagine della ricerca è l'analisi di un corpus di opere di artisti e artiste operanti negli ultimi due decenni e del modo in cui all'interno delle loro pratiche, che si caratterizzano per una forte multimedialità e multimodalità, il medium del suono viene utilizzato in relazione alla dimensione visiva, a quella spaziale e a quella esperenziale.

L'ipotesi di ricerca è che le pratiche artistiche che si vogliono analizzare, pur nella diversità degli esiti e delle estetiche, anzi, proprio a partire da essa, stiano rimettendo radicalmente in discussione le usuali modalità di fruizione dell'esperienza estetica attraverso la creazione di opere, in alcuni casi di processi, che fanno dialogare in modalità inedite e innovative il mondo dell'arte con quello della comunicazione, dell'architettura e del design. In questo processo di riposizionamento e reinvenzione dello statuto dell'oggetto opera d'arte e del soggetto fruitore, nonché di rimodulazione e di messa in discussione dei linguaggi messi in campo, il suono in quanto medium sembra rivestire un ruolo fondamentale. Il suono, in queste pratiche multidisciplinari, vuole essere investigato non come elemento a sé stante, ma in quanto elemento fondamentale che contribuisce alla fluidità tra i diversi mezzi espressivi. Come afferma Anthony Huberman (direttore del California College of the Arts): "Il suono può oggi contribuire in maniera interessante a una comprensione dell'arte che riguarda non tanto i singoli prodotti quanto le traiettorie che attraversano i diversi linguaggi, media, luoghi e storie".
Si vuole dunque partire da un'analisi e un'interrogazione diretta delle opere e delle pratiche degli artisti a partire dai quali l'idea di questa indagine è scaturita. Il campo all'interno del quale si muoverà la ricerca è incredibilmente vario e complesso; le forme di espressione messe in campo sono molteplici, così come le estetiche e i contenuti.
Per quanto riguarda l

ERC: 
SH5_4
SH5_5
SH5_6
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3363346
Innovatività: 

La letteratura critica prodotta negli ultimi vent'anni in relazione all'utilizzo del medium del suono all'interno delle performing arts e delle visual arts, pratica spesso definita in maniera generica con il termine "Sound Art", è decisamente molto ristretta. I testi sono di varia provenienza e l'argomento non viene mai affrontato con completezza; non esistono tentativi di ricostruire una storia organica del genere, piuttosto ci si trova spesso di fronte ad analisi di singole opere o di singoli percorsi artistici che sottolineano aspetti particolari dell'estetica e della tecnica del genere senza però mai arrivare a strutturare discorsi più ampi.
Tutto ciò che fino a venti anni fa si riconosceva all'interno del vasto campo di studi della Sound Art (a sua volta termine di recente creazione, la cui prima definizione risale all'omonima mostra realizzata a New York nel 1986) è oggi esploso in una serie di campi di studio specifici le cui metodologie vale la pena indagare proprio per strutturare al meglio il percorso di ricerca. Tre sono le tradizioni critiche che verranno analizzate: quella relativa alle sound sculptures e alle sound installation, categoria di per sé molto ampia che raccoglie tutte quelle produzioni dove il suono dialoga con la dimensione spaziale ed esperenziale; quello dei soundscape studies, o dell'ecologia acustica, che si occupa della relazione tra l'essere umano e il paesaggio sonoro che lo circonda; e quella del sonic interaction design (pratiche interattive all'interno delle quali il suono riveste un ruolo fondamentale in quanto trasmettitore di contenuti, informazione ed esperienza estetica), che per le sue caratteristiche di multimedialità e multimodalità dialoga apertamente con la dimensione comunicativa, con il sonic branding e il sonic data visualization.
Quali nuovi settori di ricerca si sono aperti negli ultimi anni in relazione all'utilizzo del suono nel campo delle arti visive e della comunicazione? Come si sono ampliate la grammatica e le modalità di analisi del suono nel campo della produzione sonora? Quali inediti strumenti di analisi apportano questi recenti campi di indagine? Come farli dialogare all'interno della ricerca specifica che si vuole portare avanti?
Quale discorso critico si sta strutturando in Italia, in particolare all'interno di strutture come L'Università di Roma La Sapienza, l'Università IUAV di Venezia, il Centro di Sonologia computazionale di Padova che negli ultimi anni stanno dedicando ampio spazio di riflessione alla questione dell'utilizzo del suono nelle arti visive e performative? Si vuole arrivare a strutturare un discorso ampio e organico sullo stato dell'arte delle pratiche e della critica ad esse relativa, sulle estetiche dominanti e sulle tecniche del genere, così da produrre un testo critico che per la prima volta affronti il tema con la giusta completeza sia per quanto riguarda l'analisi storiografica che quella critica ed estetica.

Codice Bando: 
2639355

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