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Caratteristiche tecniche:  BUILT TO ENDURE Motori ad alte prestazioni equipaggiati con eliche da 17 pollici assicurano un volo stabile anche con forte vento. Il sistema a doppia batteria tutela il volo anche in temperature sotto 0 C°. Il design stagno permette il volo nelle più svariate condizioni meteo. · MASSIMA DISTANZA OPERATIVA FINO A 7KM · AUTONOMIA DI VOLO (No Payload, con TB50) 27min (No Payload, con TB55) 38min (Payload Massimo, con TB50) 13min (Payload Massimo, con TB55) 24min · PROTEZIONE IP IP43 · PAYLOAD MASSIMO (con TB50) 2.34 kg (con TB55) 1.57 kg · ACTIVETRACK Mantieni l’inquadratura costante sull’elemento in movimento scelto. Perfetto per mantenere la traccia di una persona dopo aver rivelato la posizione al team di recupero. · POINT OF INTEREST Esegui un movimento circolare automatico intorno al punto scelto. Compatibile con X4S e X5S. · OBSTACLE AVOIDANCE Un Sistema collaudato con sensori frontali inferiori e superiori per il rilevamento di ostacoli. Evita gli ostacoli con precisione e affidabilità. · APP COMPATIBILITY E’ possibile controllare e customizzare il Matrice 210 con DJI GO 4 o DJI Pilot, applicazione Android per utenti professionali. Per le missioni automatiche è possibile utilizzare DJI GS PRO. · TRANSMISSION Il Matrice 210 utilizza il Sistema di trasmissione Lightbridge 2, permettendo controllo e trasmissione video a bassa latenza e fino a 7km di distanza. · DJI AIRSENSE Con il ricevitore ADS-B il Matrice 210 garantisce un volo sicuro grazie all’avviso in real-time della presenza di Aerei nelle vicinanze. □(c 1. FORNITURA BASE DRONE MATRICE 210 N..1 Drone Quadricottero N..1 Radiocomando CEDENCE DJI N..1 Carrello d’atterraggio N..1 Monitor CrystalSky 7.85” N..1 Base Carica batterie N..2 Batterie per radiocomando N.2 Batterie TB50 da 4280 mAh N. 2 Batterie TB55 da 7660mAh N.1 Carica Batterie N.1 Base Carica Batterie IN2CH N.4 Coppie di eliche N.1 Cavo di alimentazione N.1 Cavo USB N.1 MicroSD Card da 16Gb N.1 Valigia rigida di trasporto N.3 Supporto per Gimbal N.1 Propeller mounting plate N.1 Vision system calibration plate N.4 Adesivi per il dissipamento del calore batterie 2. ACCESSORI □ N.2 Batteria LiPo 6s 7660mAh TB55 □ N.1 Terminatore di volo( □ IPAD 9.7” 32 Gb wifi +cellular 3. SENSORI FOTOCAMERA DJI X5S on ottica )FOTOCAMERA DJI X5S + DJI MFT 15mm/1.7 ASPH TERMOCAMERA ZENMUSE XT Radiometrica La termocamera DJI Zenmuse XT è stata sviluppata per DJI da FLIR. Fornisce un'immagine termica ad alta sensibilità (50mK) a 640/30 fps oppure 336/30 fps a seconda del modello della termocamera. Questa sensibilità fornisce accurate misure di temperatura. Entrambe le telecamere sono disponibili con quattro opzioni di lente per soddisfare diverse esigenze aziendali. Stabilizzata e controllata da un connettore personalizzato DJI, fornisce immagini nitide e chiare e 360 gradi di movimento rotativo senza soluzione di continuità. □ Zenmuse XT 336x256 Radiometrica 9Hz · Frequenza 9Hz · Risoluzione 366 x 256 · Ottica 13mm □ Adattatore per gimbal Zenmuse XT (necessario per installare Zenmuse XT su Matrice 210).

Fonte di Finanziamento: 
Media o grande attrezzatura acquisita/cofinanziata con fondi di Ateneo
anno del bando: 
2016
anno di collaudo: 
2018
Nome e acronimo del laboratorio o locale che ospita l'attrezzatura: 
AStRe-LabMat
Edificio: 
RM050 - Architettura Piazza Borghese 9
Contatti: 
cognomenomee-mail
Paolini
Priscilla
Numero di utenti per anno: 
1
Elenco Imprese utenti: 
Elenco altri utenti: 
Utilizzo per ricerca clinica: 
Policlinico Umberto I
Ricavi - trasferimenti interni: 
Anno: 
2020
fatture emesse: 
data
28/10/2020
spese manutenzione: 
anno
2020
Description of research activity: 
Realizzazione di modello fotogrammetrico da drone del centro storico di Foligno. Si sono effettuate 12 missioni di volo, di cui la prima sequenza ha sorvolato l’area attorno alla cattedrale di S. Feliciano, mentre la seconda si è incentrata su piazza del Grano, coinvolgendo un’area complessiva di 150.000 mq. Prima sequenza - Si è ritenuto opportuno iniziare dal luogo cardine della ricerca finanziata, l’Agello di san Feliciano, vescovo di Foligno e martire, considerato l’elemento poleogenetico della Civitas fulginea da cui si sviluppa il castrum Sancti Feliciani del VIII-IX sec., la prima originaria struttura viaria urbana da cui si svilupperà la viabilità futura. Da questo momento la città si dilata con il recinto delle mura, in più fasi, costruendo un tessuto urbano che a oggi giunge frammentato da terremoti, bombardamenti e interventi edilizi inopportuni. Il focus dell'indagine giustifica il rilievo integrato, che ambisce a ricostruire i vecchi limiti urbani e averne finalmente un'unica “vista d’insieme” tridimensionale, in appoggio ai documenti e rilievi che gli studiosi folignati, storici e archeologi, hanno sinora raccolto, permettendo di approfondirlo. Oltre al rilevamento da drone che ha prodotto tramite riprese nadirali e inclinate strisciate a una risoluzione di 300 DPI in scala 1:50 con abbracciamento (GSD) a terra di 1cm/pixel e sulle coperture di 0,22 cm/pixel (scala 1:10), si è materializzata e rilevata in tutta l’area coinvolta la poligonale topografica di appoggio, poi rilevata anche con sistema GNSS di alta precisione (statica Hz 3 mm ± 0,5 ppm, V 5 mm ± 0,5 ppm; tracciamento satelliti: GPS, GLONASS, GALILEO, Beidou e QZSS). A completare il progetto e a garanzia di un'accurata rappresentazione degli impianti viari e dei relativi edifici con i loro attacchi a terra, si è effettuato su tutta l’area il rilevamento con laser scanner. Orientato il primo modello fotogrammetrico con il riconoscimento dei punti GNSS, fatto lo stesso col modello di unione delle scansioni laser 3D e uniti i due modelli si è ottenuto un unico rilievo tridimensionale georiferito. Da esso si sono estratte ortofoto e sezioni sugli assi viari, ricostruite viste d’epoca sottraendo i profili falsanti di edifici moderni, misurate distanze e alzati alla ricerca delle unità di misura e moduli utilizzati e aggiunti, rilievi di dettaglio di alcuni edifici come pure ortofoto a maggiore risoluzione per la lettura dei prospetti più importanti. Seconda sequenza - La piazza del Grano, privata in parte di alcuni suoi fabbricati a causa dei terremoti del 1832, si presenta con parte del tessuto urbano modificato, priva al centro della loggia granaria, edificio autonomo di forma regolare descritto negli statuti del XIV sec. ed elemento dominante nell’ influenzare la distribuzione dello spazio circostante. Il rilevamento da drone ha compreso un’area molto estesa, mirando a raggiungere e includere gli edifici fino a via Palestro e utilizzando Palazzo Trinci come cerniera spaziale di collegamento con la precedente serie di riprese fotogrammetriche. Estesa a quest'area la poligonale topografica precedente e l’appoggio GNSS, posizionati chiodi e mire di riferimento che collaborassero a orientare l’esteso modello finale nella fase successiva di elaborazione, si sono effettuate altre sei missioni sempre a 55 m di altezza rispetto al piano della piazza sottostante, raccogliendo così circa 600 immagini con un'alta sovrapposizione frontale e laterale degli scatti, che garantisse la buona riuscita finale del modello allineato. A completare le operazioni, un'ampia serie di riprese con il laser scanner ha rilevato la fittissima rete di strade che circondano la zona prescelta e ha inoltre incluso, estendendosi all’esterno di essa, tutta l’area a sud di piazza della Repubblica per congiungersi a questa in modo omogeneo. L’utilizzo dello stesso database di appoggio sia topografico che GNSS ha permesso di elaborare i dati tutti assieme, da un lato quelli fotogrammetrici, dall’altro quelli da scansioni laser, per poi importarli tutti in un unico database.
Responsabile dell'Attrezzatura: 
priscilla.paolini@uniroma1.it
Settore ERC: 
SH5_9
Keyword iris: 
drone
aerofotogrammetria
ripresa aerea
Stato dell'attrezzatura: 
In funzione

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