E' oggi dimostrato che l'alterazione della gravità provochi modulazioni nell'espressione genica delle cellule del cervello, alcune delle quali potrebbero essere correlate con le alterazioni del sistema vestibolare, della coordinazione motoria e dei processi cognitivi negli equipaggi delle missioni spaziali. Non è però chiaro quanto permanenti possono essere queste modulazioni e se esse siano accompagnate da modificazioni epigenetiche che possano renderle stabili e trasmissibili alle cellule figlie. Tali variazioni dell'espressione genica potrebbero essere accompagnate da una variazione di biomarcatori rilasciati nel circolo sanguigno che a loro volta potrebbero essere usati per monitorare gli effetti della microgravita' durante le future missioni spaziali umane. A questo scopo abbiamo scelto di valutare la presenza di non-coding RNA (miRNA, lncRNA e circRNA) in sieri di modelli sperimentali adatti, come volontari sottoposti a bed-rest e modelli animali sottoposti a variazioni di gravita'.
Verranno auspicabilmente ottenuti dati su:
Lista dei cambiamenti trascrittomici statisticamente significativi indotti in NSC umane da prolungata esposizione a condizioni di gravità ridotta.
Classificazione ontologica dei geni modulati e lista dei gruppi funzionali arricchiti (processi biologici, funzioni molecolari e pathway funzionali).
Mappa dei cambiamenti del metiloma globale indotti in NSC umane da prolungata esposizione a condizioni di gravità ridotta.
Mappa dei cambiamenti della tri-metilazione della lisina 4 e della lisina 27 dell¿istone H3 indotti in NSC umane da prolungata esposizione a condizioni di gravità ridotta.
Analisi di correlazione tra i dati trascrittomici e quelli epigenetici.
Presenza di biomarcatori nel siero di pazienti bed rest
L'insieme di questi dati portera' ad una possibile diagnosi e monitoraggio dello stato dei pazienti sottoposti a microgravita' ed ad un sostanziale avanzamento delle conoscenze nella regolazione dell'espressione genica nelle cellule neurali sottoposte a microgravita'