Anno: 
2017
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_731846
Abstract: 

L'Artrite Reumatoide (AR) è una malattia autoimmune caratterizzata da una poliartrite simmetrica ed erosiva; se non trattata precocemente, determina una progressiva disabilità. Nella patogenesi dell¿AR, oltre al ruolo cruciale e ben noto dei linfociti B, grande attenzione è rivolta ai linfociti T con i subsets Th17 e Treg (T regolatorie). In particolare sembra che il disequilibrio tra questi due subsets, con aumento delle Th17 e diminuzione delle Treg circolanti, rappresenti un aspetto fondamentale nella patogenesi della malattia. Inoltre, diverse sedi sono riconosciute come sito d¿innesco del processo autoimmune: il cavo orale, il polmone e l'apparato gastroenterico. Il coinvolgimento dell'intestino sembrerebbe correlato all'influenza che i suoi batteri colonizzanti svolgono nelle risposte cellulo-mediate. Diversi studi hanno dimostrato che in corso di AR è presente una disbiosi intestinale e che specifici batteri sono più abbondanti nei pazienti affetti. Inoltre, considerata l¿influenza che il microbiota intestinale ha sul metabolismo dei composti xenobiotici, la sua composizione potrebbe influenzare il successo delle terapie farmacologiche usualmente prescritte e, viceversa, il trattamento con farmaci immunosoppressori potrebbe comportare un¿alterazione nella composizione del microbiota.
Il rapporto tra microbiota, cellule Treg/Th17 e terapia per l¿AR sarà studiato tramite tecniche di estrazione di DNA dai campioni fecali, next generation sequencing e analisi dei profili metabolici. I risultati ottenuti potranno suggerire gli effetti della terapia sul microbiota intestinale dei pazienti con AR e un possibile ruolo della composizione del microbiota nella mancata risposta al trattamento. I risultati del progetto proposto possono rappresentare i primi passi verso lo sviluppo di approcci terapeutici personalizzati che evitino l'assunzione di farmaci superflui da parte dei pazienti con AR e permettano di procedere verso cure individuali e mirate.

Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_951774
sb_cp_is_955722
sb_cp_is_935438
sb_cp_is_947949
sb_cp_is_951809
sb_cp_is_948159
sb_cp_es_120673
Innovatività: 

Ancora scarsi sono i dati sul microbiota intestinale nell'Artrite Reumatoide (AR) e sull'interazione con particolari sottopopolazioni di linfociti T (Th17 e Treg), nonché sull'impatto che potrebbe avere la terapia immunosoppressiva sull' "organo microbiota". E' noto il ruolo dell'immunità mucosale nella patogenesi della AR. In questo studio verrà esaminata anche la mucosa orale, sebbene con colture standard, per evidenziare la presenza di eventuali germi che possano agire come fattori confondenti. Tra le diverse mucose quella intestinale con il suo microbiota, oltre ad esssere "barriera" per patogeni, contribuisce al metabolismo dei farmaci. Recenti studi hanno evidenziato, ad esempio, che il successo dell'immunoterapia in oncologia dipende dalla presenza di specie appartenenti al phylum dei Bacteroides. Alla luce delle più recenti acquisizioni in campo oncologico, la risposta alla terapia potrebbe, in parte, dipendere dalla composizione del microbiota intestinale dei pazienti affetti da AR. Il presente studio pilota si pone, quindi, l'obiettivo di valutare le differenze nel microbiota tra pazienti con artrite reumatoide di recente insorgenza, naive a trattamento, e soggetti sani di controllo; di valutare l'impatto della terapia con metotressato e/o farmaci biologici sulla risposta Treg e Th17 e sul microbiota fecale dei pazienti valutando contemporaneamente la risposta clinica e lo stato anticorpale (FR e anti-CCP) per evidenziare eventuali correlazioni con il titolo dagli anticorpi anti-peptidi citrullinati (dati ancora non presenti in letteratura). Due sono i principali aspetti innovativi: il primo è la correlazione tra bilancio Treg/Th17 e microbiota intestinale in soggetti naive a terapia, quindi in fase infiammatoria, con possibili informazioni sul piano patogenetico; il secondo è la valutazione della risposta al trattamento correlata con le possibili variazioni della risposta Treg/Th17 e del microbiota, individuando possibili indici prognostici di buona o mancata risposta. Per tali scopi, di fondamentale importanza è l'arruolamento di pazienti naive a terapia (che non abbiano assunto alcun farmaco immunosoppressore - cortisone, metotressato, farmaci biologici) in precedenza, affinché il microbiota intestinale non sia stato già andato soggetto a possibili influenze e modificazioni. I risultati di tale studio possono rappresentare i primi passi verso lo sviluppo di approcci terapeutici personalizzati che in un futuro potrebbero essere integrati con regimi dietetici e/o probiotici. Abbiamo definito questo come studio pilota poiché, non essendo presente alcuno studio simile in letteratura simili, i dati preliminari ottenuti potremmo rappresentare uno spunto per verificare le ipotesi su più ampie casistiche.

Codice Bando: 
731846
Keywords: 

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma