Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2650725
Anno: 
2021
Abstract: 

Il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) è una patologia autoimmune sistemica associata ad una mortalità per eventi cardiovascolari superiore rispetto alla popolazione generale.
La disfunzione endoteliale rappresenta un'alterazione precoce della placca aterosclerotica e diversi elementi cellulari sono coinvolti nei meccanismi che concorrono a garantire una fisiologica attività endoteliale. I progenitori endoteliali (EPC) rappresentano un marcatore della capacità riparativa dell'endotelio e l'alterazione delle EPC, osservata nei pazienti con LES, potrebbe contribuire alla formazione della placca aterosclerotica.
Il caffè, una delle bevande più consumate al mondo, costituisce una delle principali fonti di caffeina. Un consumo abituale e moderato di caffè sembra associato ad una riduzione del rischio cardiovascolare. È stato dimostrato come la caffeina, in vitro e in vivo, sia in grado di indurre un significativo miglioramento qualitativo e quantitativo delle EPC, dato confermato anche da studi preliminari del nostro gruppo su pazienti affetti da LES.
Alla luce di queste evidenze, scopo del nostro studio sarà quello di valutare l'effetto della caffeina in vitro sulle EPC di pazienti affetti da LES attraverso lo studio dell'autofagia e delle capacità proliferative di tali cellule.
Verranno arruolati pazienti affetti da LES, seguiti presso il nostro ambulatorio dedicato (Lupus clinic), e ne verranno registrati dati demografici, manifestazioni clinico-sierologiche, terapie farmacologiche. A ciascun paziente sarà fornito un diario volto ad indagare il consumo giornaliero di caffeina della durata di una settimana. Al termine, sarà eseguito un prelievo di sangue venoso dal quale le EPC saranno isolate e messe in coltura su piastre ricoperte di fibronectina umana incubate e non incubate con la caffeina. Dopo 15 giorni di incubazione verrà valutato il numero di EPC formanti colonie e, attraverso Western Blot, l'autofagia.

ERC: 
LS6_3
LS9_5
LS4_7
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3386271
Innovatività: 

Una delle principali cause di mortalità nei pazienti affetti da LES è rappresentata dalla patologia cardiovascolare per la presenza di un'aterosclerosi accelerata legata alla presenza di fattori di rischio tradizionali e a fattori legati alla patologia infiammatoria stessa. Appare evidente quindi, la necessità di biomarcatori in grado di identificare i soggetti a rischio di sviluppare patologia cardiovascolare.
Negli ultimi anni ha assunto sempre maggiore interesse il ruolo della dieta nel LES e nelle patologie autoimmuni in generale; accanto ai risvolti prettamente patogenetici, la comprensione del ruolo dei fattori dietetici consentirebbe di fornire indicazioni ai pazienti sullo stile di vite da adottare per ottenere un miglior controllo della propria patologia. Ad oggi, tuttavia, non sono state ancora suggerite delle chiare evidenze al riguardo.
La caffeina rappresenta una delle sostanze maggiormente consumate dalla popolazione generale. Assume perciò particolare interesse indagare i suoi effetti sull'organismo e, in questo caso, sul sistema immunitario. Già il nostro gruppo ha evidenziato, nei pazienti affetti da LES, come la caffeina sia in grado di modulare, non solo il fenotipo e l'attività di malattia, ma anche i livelli sierici delle principali citochine coinvolte nella patogenesi della malattia (1).
Nonostante siano presenti dati sull'effetto della caffeina sulle EPC, ad oggi non sono stati condotti studi nei pazienti con LES nonostante il ruolo che queste cellule svolgono nella patologia. Alcuni dati preliminari del nostro gruppo di ricerca hanno mostrato una correlazione positiva tra la quantità di caffeina assunta e la percentuale periferica di EPC.
In questo contesto il presente studio si pone l'obiettivo di indagare, l'effetto della caffeina sulla disfunzione endoteliale nei pazienti affetti da LES, attraverso la valutazione delle EPC indagando non solo il loro aspetto funzionale ma anche il possibile meccanismo patogenetico alla base.
I risultati di questo studio potranno dare un contributo nell'indentificare possibili fattori ambientali in grado di influenzare la funzione endoteliale. Individuare fattori ambientali, per definizione modificabili, potrebbe permettere al medico di agire su questi con consigli pratici da dare ai pazienti, oltre a fornire dati di interesse patogenetico che ad oggi non sono stati ancora identificati.

BIBLIOGRAFIA
1. Orefice et al Lupus 2020

Codice Bando: 
2650725

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