Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2033730
Anno: 
2020
Abstract: 

La relazione tra il consumo di fenoli di oliva e la protezione da danno ossidativo è ben documentata, mentre sono necessari ulteriori studi per quanto riguarda l'attività antinfiammatoria.
L'olio di oliva, grazie al suo alto contenuto di squalene, potrebbe essere considerato un sistema naturale di delivery di fitocomposti bioattivi.
Lo scopo di questo studio è valutare il ruolo dello squalene nell'effetto antinfiammatorio dei fenoli di oliva. L'olio di nocciola (HO) contiene un contenuto di acidi grassi simile a quello dell¿olio extra-vergine di oliva (EVOO). Risulta interessante valutare l'effetto dell'EVOO rispetto all'olio di nocciola sulle proprietà antinfiammatorie dell'estratto di olivo in relazione a markers di stato metabolico. Saranno reclutati 10 soggetti sani sovrappeso/obesi, sedentari, con bassa aderenza alla dieta mediterranea. Seguendo un disegno crossover in cieco randomizzato, controllato con placebo, i soggetti consumeranno in due giorni differenti una bevanda di estratto acquoso di foglia di olivo con perle di EVOO o HO. Sarà valutata la variazione dei livelli di trigliceridi da sangue capillare, e saranno raccolti prima e 3 ore dopo il trattamento campioni salivari per misurare i livelli di acido urico e IL-6 a istanti di tempo selezionati.

ERC: 
LS9_5
LS9_1
LS7_4
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2632885
sb_cp_is_2563865
Innovatività: 

In aggiunta ai risultati scientifici, questo studio porterà conoscenze sugli effetti salutari dell'olio di oliva, utile per pianificare programmi di educazione, in particolare per gli studenti universitari.
È ben noto il ruolo dello stile di vita e di alimenti vegetali ricchi di composti fenolici nella prevenzione dell'infiammazione cronica di basso grado e delle malattie correlate (1,2). Comportamenti non salutari (abitudini alimentari, attività fisica e stile di vita) sono comuni nella popolazione europea e in particolare gli studenti universitari abbandonano i modelli alimentari sani anche nell'area Mediterranea (3). In Italia il 13,7% degli studenti universitari risultava sottopeso, il 9,8% in sovrappeso e l'1,4% obeso (4). Tuttavia, malgrado l'11,2% degli studenti fosse sovrappeso/obeso, l'11% era a dieta e il 28% esprimeva il fatto che non erano al momento a dieta ma avrebbero dovuto esserlo (4). Quindi, la percezione del proprio corpo è probabilmente distorta in alcuni casi e il rischio del mito che "magro è meglio" è spesso trascurato (5). Sebbene l'etichettatura delle calorie risultasse nella riduzione delle calorie e del contenuto di grassi dei pasti scelti dagli studenti universitari, senza compromettere la composizione in micronutrienti (6), deve essere preso in considerazione che il condimento dei vegetali ha un ruolo importante nell'assorbimento delle vitamine liposolubili. In particolare, il non assorbimento dei carotenoidi è stato osservato quando venivano consumate insalate con condimento senza grassi e un maggiore assorbimento dei carotenoidi è stato osservato quando le insalate venivano consumate con condimenti per insalate con grassi totali piuttosto che con ridotto contenuto di grassi (7). Inoltre, l'attitudine ad usare spremiagrumi domestici a bassa velocità per la preparazione dei succhi di verdura (8,9) può ridurre il consumo di olio di oliva e negli studenti universitari può essere osservata l'ortoressia nervosa, l'ossessione patologica del mangiare sano (10).
Pertanto, i risultati di questo studio potrebbero chiarire il ruolo dello squalene nell'effetto benefico dell'EVOO e potrebbero migliorare i programmi di promozione per la salute, che dovrebbero prevenire non solo l'obesità ma anche l'evasione dai grassi e aumentare la conoscenza sugli effetti salutari dell'olio di oliva.

1) Bonaccio M et al. Relative contribution of health-related behaviours and chronic diseases to the socioeconomic patterning of low-grade inflammation. Int J Public Health. 2017 Jun;62(5):551-562.
2) Pounis G et al. Polyphenol intake is associated with low-grade inflammation, using a novel data analysis from the Moli-sani study. Thromb Haemost. 2016 Jan;115(2):344-52.
3) Baldini M et al. Is the Mediterranean lifestyle still a reality? Evaluation of food consumption and energy expenditure in Italian and Spanish university students. Public Health Nutr. 2009 Feb;12(2):148-55.
4) Teleman AA et al. Physical activity and health promotion in Italian university students. Ann Ist Super Sanita. 2015;51(2):106-10.
5) Peluso I. Exercise and diet: the unmentionable truth. Int J Clin Nutr Diet 2015, 1: 104..
6) Nikolaou CK et al. Effects of calorie labelling on macro- and micro-nutrients in main-meal choices made by young adults. Eur J Clin Nutr. 2016 Mar;70(3):386-92.
7) Brown MJ et al.. Carotenoid bioavailability is higher from salads ingested with full-fat than with fat-reduced salad dressings as measured with electrochemical detection. Am J Clin Nutr. 2004 Aug;80(2):396-403.
8) Kim et al. Quality evaluation of fresh tomato juices prepared using high-speed centrifugal and low-speed masticating household juicers. Food Science and Biotechnology 2015: 61-66.
9) Vanhanen L, Savage G. Comparison of oxalate contents and recovery from two green juices prepared using a masticating juicer or a high speed blender. NFS Journal, 2015, 1:20-3
10) Dell'Osso L et al. Prevalence and characteristics of orthorexia nervosa in a sample of university students in Italy. Eat Weight Disord. 2018;23(1):55-65.

Codice Bando: 
2033730

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