Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1726823
Anno: 
2019
Abstract: 

La Malattia di Alzheimer (AD) è una Sindrome Neurodegenerativa che colpisce circa 50 milioni di persone l'anno. L'MCI, fase prodromica dell'AD, comprende un progressivo declino cognitivo che sembra associato a un decremento della connettività funzionale e a specifici pattern nella localizzazione corticale dell'attività oscillatoria su diverse bande di frequenza. È stato mostrato come infiammazioni periferiche e centrali, presenti molti anni prima dell'insorgenza della malattia, svolgano un ruolo chiave nella patogenesi e nel mantenimento dell'AD. E' riportata l'associazione di deficit della funzione vestibolare e AD così come la correlazione tra marcatori dell'infiammazione e perdita dell'udito. Tale stato di neuroinfiammazione sembra essere correlato allo stress psicologico precedente all'esordio di malattia. L'obiettivo dello studio è integrare diversi approcci metodologici nell'identificazione di biomarkers associati al MCI e nello sviluppo di possibili interventi terapeutici. Saranno reclutati 40 partecipanti con MCI che saranno suddivisi in 4 gruppi: il 1° con stimolazione rTMS; il 2° a rTMS più intervento psicologico; il 3° a intervento psicologico; il 4° sarà messo in lista di attesa. Gli interventi dureranno 6 settimane. Prima (T0) e dopo (T1) trattamenti e dopo tre mesi (T2) saranno svolti: valutazione neuropsicologica, registrazione EEG durante prova di memoria, prelievo campioni biologici e prove di funzionalità uditiva e vestibolare. I risultati attesi saranno: ritardo nel declino cognitivo associato a riduzione dei livelli di proteine pro-infiammatorie e incremento della connettività funzionale cerebrale dopo intervento integrato di rTMS associata a intervento psicologico mirato a riduzione dello stress. I risultati potranno permettere di individuare marcatori biologici e di sviluppare trattamenti combinati e non invasivi per intervenire sugli aspetti funzionali della malattia, al fine di ritardare lo sviluppo dei sintomi nelle fasi iniziali di AD.

ERC: 
SH4_1
SH3_9
SH4_4
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2254063
sb_cp_is_2271450
sb_cp_is_2252160
sb_cp_is_2245918
sb_cp_is_2231164
sb_cp_is_2231672
sb_cp_is_2226072
sb_cp_es_304966
sb_cp_es_304965
sb_cp_es_304967
Innovatività: 

Il presente studio integra diversi approcci metodologici nello sviluppo di possibili interventi terapeutici e nell'identificazione dei biomarcatori associati al MCI. Dati recenti indicano che l'identificazione dei processi di neuroinfiammazione nell'AD e nella patologia cocleare/vestibolare potrebbe avere un ruolo importante nello sviluppo di nuove potenziali terapie. Mentre alcuni fattori di rischio per la malattia neurodegenerativa non possono essere modificati, lo stress e la sintomatologia depressiva possono essere considerati un fattore di rischio modificabile per lo sviluppo e il corso dell'MCI. La possibilità di rallentare la cascata infiammatoria che contribuisce all'insorgenza dell'AD potrebbe risultare estremamente utile nello sviluppo di interventi precoci, rallentando il progresso della malattia. Un cospicuo numero di ricerche indica come interventi tempestivi in pazienti con MCI possano portare a considerevoli miglioramenti cognitivi.
L'integrazione di interventi psicologici mirati alla riduzione dello stress e di interventi di stimolazione transcranica potrebbero contribuire a diminuire lo stato neuroinfiammatorio ben documentato nell'AD e preservare le funzioni cognitive e sensoriali. Inoltre, la combinazione di TMS con altre tecniche neurofisiologiche, come l'elettroencefalografia ad alta densità (EEG), rende possibile studiare direttamente la plasticità corticale.
Le principali ricerche condotte nell'ambito dell'AD si sono focalizzate specialmente sulle modifiche strutturali che si verificano nel corso della malattia. Tuttavia, poter usufruire di trattamenti combinati e non invasivi per intervenire sugli aspetti funzionali, che attualmente risultano essere gli unici modificabili, potrebbe essere di cruciale rilevanza nel ritardare lo sviluppo dei sintomi e aumentare la qualità della vita dei pazienti e di chi si prende cura di loro.
L'integrazione di diversi approcci scientifici coinvolti in questo progetto rappresenta un grande punto di forza perché potrebbe consentire di ampliare la comprensione dell'eziologia di tale patologia neurodegenerativa. Il carattere multidisciplinare di questo progetto potrebbe consentire lo sviluppo di misurazioni e modelli nuovi, utilizzando le tecniche e le conoscenze specifiche di ciascuna disciplina.
Considerato il continuo aumento dell'età media della popolazione generale, concentrare gli sforzi della ricerca futura su interventi integrati e multidisciplinari sembra essere una prospettiva promettente per lo sviluppo di interventi clinici mirati a preservare la salute cerebrale e psicologica nella popolazione anziana che è in continuo aumento.

Codice Bando: 
1726823

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