Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_983983
Abstract: 

La progressiva diffusione e implementazione dei programmi nazionali di screening del tumore del colon retto sta portando a un considerevole incremento del numero di colonscopie eseguite. Durante questi esami, la grande maggioranza delle lesioni polipoidi riscontrate sono di tipo ¿diminutivo¿, ossia minore di 5 mm. Si stanno ormai moltiplicando le evidenze che la differenziazione in tempo reale durante l'endoscopia potrebbe sostituire l¿analisi istopatologica di questo tipo di lesioni, anche grazie alle tecniche di cromoendoscopia virtuale e di alta definizione. La possibilità di sostituire la valutazione istologica con quella ottica avrebbe enormi vantaggi in termini di costi e di carico di lavoro.
Secondo le linee guida europee, l¿implementazione della diagnosi ottica come sostitutiva della valutazione istopatologica nella pratica clinica di routine richiede una capacità di identificare lesioni neoplastiche nel retto sigma con un valore predittivo negativo (NPV) di oltre il 90%, utilizzando i risultati istologici come riferimento e avendo la capacità di assegnare il corretto intervallo di follow up in base alle caratteristiche del polipo in oltre il 90% dei casi.
Obiettivo principale di questo studio prospettico è quello di valutare la performance di endoscopisti esperti (senior) ed in formazione (junior) nel raggiungimento delle soglie richieste dalle linee guida europee, prima e dopo aver seguito un programma standardizzato e ripetibile di training nella diagnosi ottica e nella discriminazione tra lesioni neoplastiche e non.
Obiettivo secondario è quello di effettuare una valutazione del diverso impatto economico dei due approcci ai fini di valutarne e quantizzarne la costo-efficacia.

ERC: 
LS4_6
Innovatività: 

Il tumore del colon retto (CRC) è ancora oggi una delle maggiori cause di mortalità e morbidità per cancro in Italia e nel mondo. L'introduzione in molti paesi di programmi di screening ha permesso di migliorare molto le capacità di diagnosi e di trattamento, soprattutto grazie all'individuazione delle lesioni in fasi precancerose o precoci di malattia. Il trattamento endoscopico delle lesioni tumorali del colon in fase precoce sta assumendo un ruolo sempre più centrale grazie all'avanzamento delle tecniche e delle conoscenze, sia per quanto riguarda il riconoscimento delle lesioni trattabili endoscopicamente, sia per quanto riguarda la capacità tecnica e tecnologica di rimuoverle efficacemente. La maggioranza di questi avanzamenti sono stati introdotti nei paesi asiatici, in particolare in Giappone, e solo successivamente sono stati esportati nel resto del mondo occidentale, dove ancora non sono diffusi. Per questa ragione mancano dati occidentali da studi clinici o da centri di riferimento che confermino le esperienze già consolidate nei paesi asiatici. La necessità di confermare i dati già noti nei paesi asiatici appare di particolare importanza sia dal punto di vista della qualità della vita del paziente, sia dei costi a carico del sistema sanitario nazionale.
Questo studio si propone di verificare non solo se un programma standardizzato di training possa efficacemente portare un endoscopista a raggiungere le soglie raccomandate dalle linee guida internazionali, ma anche, per la prima volta, di verificare le conoscenze dei medici in formazione specialistica in Endoscopia e di verificare se e come l¿impatto del training sia diverso in questo sottogruppo di interesse. Questo aspetto è di particolare interesse per promuovere un eventuale inserimento nei programmi di formazione specialistica di sezioni dedicate all¿imaging endoscopico avanzato.
L¿eventuale impatto in termini economici di un semplice intervento formativo capace di far risparmiare una percentuale consistente di esami istopatologici deve essere ancora definito ma è presumibilmente considerevole.
Questo progetto verrà svolto in un centro universitario di Endoscopia Digestiva, dove è attivo il programma di screening regionale per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore del colon retto, di cui è direttore il Prof. Emilio di Giulio, già autore di numerose pubblicazioni scientifiche sull'argomento, e che è stato più volte finanziato dall'Università Sapienza. Per questa ragione il proponente si potrà avvalere sia della pluriennale esperienza scientifica consolidata da un gruppo di ricerca presso un centro universitario per lo screening, la prevenzione ed il trattamento del tumore del colon retto, sia dell'esperienza operativa e gestionale endoscopica pluriennale con la acquisita possibilità di effettuare resezioni endoscopiche avanzate (ESD, dissezione sottomucosa endoscopica) attualmente effettuabili in pochissimi centri italiani.

Codice Bando: 
983983

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