La ricerca dal titolo" Culture politiche, modelli costituzionali e pratiche di governance fra Mediterraneo e Atlantico dall'Illuminismo alla contemporaneità", coniugando temi e approcci propri dei più consolidati indirizzi di ricerca nell'alveo dei Transnational Studies; dei Migration Studies e della World History e avvalendosi di una metodologia eterogenea in virtù dell'interdisciplinarità dei partecipanti, si propone di ampliare e innovare le attuali conoscenze sui legami e sulle dinamiche occorse fra i diversi Continenti all'interno di uno spazio connesso e unitario, nella consapevolezza di un lungo processo storico condiviso fra Atlantico e Mediterraneo di cui molte trame attendono ancora di essere disvelate.
La ricerca suddetta, coniugando temi e approcci propri dei più consolidati indirizzi di ricerca nell'alveo dei Transnational Studies; dei Migration Studies e della World History e avvalendosi di una metodologia eterogenea in virtù dell'interdisciplinarità dei partecipanti, si propone di ampliare e innovare le attuali conoscenze sui legami e le interconnessioni esistenti fra le due sponde dell'Atlantico.
Nell'anno in corso, cade il bicentenario delle rivoluzioni costituzionali in Spagna (gennaio 1820) e nel regno delle Sicilie (luglio 1820) che, in virtù del loro felice esito (in entrambi i casi gli insorti riuscirono a piegare le resistenze dei rispettivi sovrani facendo loro accettare l'introduzione della democratica Costituzione di Cadice del 1812), favorirono la propagazione dell' "internazionale liberale" - per riprendere la recente e apprezzata definizione di Maurizio Isabella - nel resto del Mediterraneo e, infine, al di là dell'Atlantico.
Nell'ottobre scorso, si è svolto, fra Napoli e Salerno, un seminario internazionale di studi sul tema "1820-21 rivoluzione globale" in cui la dimensione della storia atlantica, intesa quale spazio omogeneo e interconnesso, è emersa con convinzione in numerose relazioni che hanno lasciato intravedere un rinnovato interesse nei riguardi del "dialogo" fra Atlantico e Mediterraneo con particolare riguardo al topos dell'esilio politico. Sulla base di tali parziali, ma incoraggianti risultati, è nostra convinzione che la ricerca in oggetto possa utilmente contribuire a un avanzamento delle attuali conoscenze sia da un punto di vista metodologico sia in relazione ai temi specifici su cui essa intende focalizzarsi.
Pertanto, abbandonando la prospettiva tradizionale della circolazione delle idee e delle reciproche influenze culturali fra mondi e modelli percepiti come a sé stanti, in cui si è a lungo avviluppata la storia comparativa, il presente progetto si propone di riconsiderare le dinamiche occorse fra i diversi Continenti all'interno di uno spazio connesso e unitario, nella consapevolezza di un lungo processo storico condiviso fra Atlantico e Mediterraneo di cui molte trame attendono ancora di essere disvelate, pur riconoscendo la necessità di utilizzare al plurale la nozione di "rivoluzioni atlantiche", in luogo di "rivoluzione atlantica", in modo da non sminuirne le rispettive specificità e alterità.