La letteratura relativa alle abilità percettivo-cognitive degli atleti ha permesso di identificare una strategia di fissazione oculare denominata quiet eye che, in alcune caratteristiche come il suo inizio e la sua durata, risulta in relazione con prestazioni ed expertise di alto livello. Nonostante siano noti gli effetti del quiet eye sulla prestazione degli sport e dei compiti di mira, non vi è ancora un consenso generale in letteratura relativamente ai meccanismi per i quali questa fissazione favorirebbe un'alta prestazione. Uno degli sport più studiati relativamente al quiet eye risulta essere la pallacanestro. Nel dettaglio, vari autori si sono focalizzati nel comprendere la relazione fra quiet eye e le prestazioni dei giocatori impegnati in tiri liberi e tiri da tre punti. Se nel tiro libero non vi è un consenso unanime sul perché il quiet eye favorirebbe un'alta prestazione, nel tiro da tre punti vi è accordo che il quiet eye svolga una funzione di controllo del movimento. Tuttavia, solo una piccola parte degli studi su questo compito si è focalizzato sull'implementare dei paradigmi con lo scopo di verificare le funzioni del quiet eye. L'obiettivo della presente proposta di ricerca è di proporre un nuovo paradigma di ricerca che sfrutti dei fattori noti per riuscire a modificare le caratteristiche del quiet eye, come la costrizione temporale e l'importanza percepita della prestazione, così da verificare le relative variazioni di questa fissazione, in un compito in cui è nota la funzione di tale fissazione, come il tiro da tre punti. Le variazioni sul quiet eye causate dalle manipolazioni sperimentali che verrebbero implementate nel presente studio permetterebbero quindi di fornire nuovi elementi per una maggiore comprensione delle funzioni di questa fissazione.
Vi è un consenso generale in letteratura sull'effetto positivo che un'ampia durata del quiet eye ha sulla prestazione sportiva, e sulla relazione fra le caratteristiche del quiet eye e i diversi livelli di expertise. Alcuni studi, tramite la manipolazione del tempo a disposizione e la pressione verso la prestazione, hanno permesso di comprendere meglio quali potrebbero essere le funzioni che questa particolare fissazione sottende. Nonostante la pallacanestro sia uno sport molto studiato nella letteratura del quiet eye, nessun autore ha mai manipolato il tempo a disposizione e i livelli di pressione verso la prestazione degli atleti durante il tiro da tre punti, in maniera simultanea. Pertanto, nel presente studio, verrà esaminato il comportamento oculare di giocatori di pallacanestro diversi per il loro livello di expertise (esperti e non esperti), impegnati ad effettuare tiri da tre punti in quattro condizioni differenti fra loro per il tempo fornito a disposizione e i livelli di pressione verso la prestazione. L'innovazione della presente ricerca rispetto alla letteratura è nel disegno di ricerca, che mira a garantire un alto controllo sperimentale e, allo stesso tempo, una buona validità esterna. Tale condizione potrebbe permettere di fornire importanti risultati, utili a comprendere maggiormente le funzioni del quiet eye in compiti caratterizzati da alta dinamicità.