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Uno sguardo oltre la parete della modernità: forme del classico, archeologia e arte contemporanea

Con la cd. arte povera gli artisti saccheggiano con determinazione l’anima più profonda dei resti e dei termini di quello che l’antichità ha tramandato: rilievi, occhi sottratti al corpo, mani, colonne spezzate, icone di bellezza. Giulio Paolini ad esempio si fa archeologo quando porta alla superficie immagini remote ricollocandole nella cornice di una rappresentazione fatta di rimandi e di interpretazioni ricche di riferimenti al passato. Da questo passato l’artista recupera le forme che un tempo esprimevano armonia e proporzione, disponendole nello spazio in forma frammentaria.

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