aree interne

Positive Thinking a sviluppo locale. Quali approcci per la promozione dell'innovazione nelle aree interne

La “Strategia Nazionale per le Aree Interne” (Barca, Casavola, Lucatelli a c. di, 2014) attraverso un sistema di governance multilivello in cui diversi livelli di governo collaborano e cooperano con i territori locali, punta alla ripresa dello sviluppo economico e sociale dell’Italia a partire dalla valorizzazione del potenziale di sviluppo presente nelle aree marginali del Paese.

Geografie dell’abbandono territoriale. Mobilità definitive e quotidiane nella Valle dell’Aniene

Il territorio prevalentemente montano attraversato dal fiume Aniene, ai margini orientali della Città Metropolitana di Roma Capitale, è annoverato tra i più problematici del Lazio. Una delle questioni preliminari che esso si trova ad affrontare, da almeno cinquanta anni a questa parte, è costituita dal crescente distacco fisico tra le collettività insediate e i luoghi dell’abitare, che si manifesta non solo nel

Scuola, comunità, innovazione sociale

Il tema della formazione del capitale umano e del ruolo della scuola come presidio culturale e centro di aggregazione per la comunità è cru- ciale in tutte le strategie d’area della Strategia nazionale per le aree in- terne (Snai), in quanto il cambiamento e il rilancio delle aree interne passa necessariamente per la spinta propulsiva dei giovani che devono essere adeguatamente attrezzati con competenze di cittadinanza e di innovazione (come indicato nell’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile).

"Non è dolce vivere qua". Genesi e ricadute territoriali delle Soluzioni Abitative d'Emergenza

La serie di eventi sismici che dal 24 agosto 2016 ha colpito l’Appennino centrale, investendo quattro regioni, distruggendo migliaia di frazioni e lasciando decine di migliaia di persone senza casa, è uno dei disastri socio-naturali più significativi della storia recente d’Italia. Alla grave sequenza di scosse è succeduto il caos di un’emergenza che, tra risposte istituzionali equivoche e macerie immobili, ha lasciato segni indelebili sui territori colpiti.

Emidio di Treviri, uno sguardo critico sulla gestione del dopo-terremoto dell'Appennino Centrale, tra movimenti centrifughi e la (ri)costruzione di nuove vocazioni territoriali

Il contributo presenta alcuni dei primi risultati del progetto “Emidio di Treviri”, gruppo di ricerca sulla gestione del post sisma in centro Italia nato alla fine del 2016, a seguito di una call delle Brigate di Solidarietà Attiva. Scienziati sociali, architetti, psicologi, urbanisti, antropologi, ingegneri hanno aderito all’appello, dando vita a un’esperienza di ricerca collettiva e autogestita capace di produrre conoscenza critica dal basso.

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