I frammenti del corpo. Italo Calvino sugli «spalti» del disordine
La critica ha da tempo evidenziato come l'operazione di definire la letteratura coincida per Calvino con la ricostruzione dei sui suoi limiti. Agire sulla soglia del mondo non scritto presuppone il riconoscimento del confine, l'applicazione di una poetica del discreto che coinvolge esseri umani, città, apparati linguistici e cognitivi. È da questa parzialità che deriva il senso della mancanza, l'impulso ad agire/ricercare, la necessità di alimentare una volontà di completezza.